MARTE, è uscito il nuovo singolo del cantautore Ubaldo Di Leva

Dall'11 giugno è su tutte le piattaforme digitali.
Si appresta ad entrare nella lista delle canzoni “tormentone” di questa estate 2021. 

 

«L’anno scorso con il singolo “Martina” -racconta Ubaldo Di Leva- credo ci sia stato un vero e proprio cambio di rotta nella mia musica; mi sono letteralmente lanciato in un genere che poco mi apparteneva e avevo anche il timore di risultare poco credibile, ma poi ho visto che il brano funzionava ed è piaciuto soprattutto al pubblico che mi segue e che mi ha scoperto proprio con quel singolo. C’è stato un cambiamento importante nella mia scrittura ma soprattutto nella produzione. Quando a febbraio di quest’anno ho iniziato ad immaginare quale sarebbe stato il mio prossimo “appuntamento” musicale, un po’ mi sono spaventato perché non volevo rifare qualcosa di già fatto, ma nemmeno abbandonare alcune idee iniziate proprio con il singolo precedente. All’inizio non è stato facile, ma poi sono arrivati i suoni giusti e una melodia abbastanza interessante provando sempre a non cadere in cose scontate, ripetitive e già sentite. Quando mi metto al lavoro ad una nuova canzone è perché ho qualcosa da dire, nonostante gli ultimi mesi non siano stati poi così spumeggianti a livello di rapporti umani per colpa anche della pandemia». 

La ..."missione" di Marte, nel senso del significato di questo titolo... 

«L’idea di “Marte” nasce dalla mia grande passione per l’esplorazione spaziale e penso che questo 2021 sia un anno importante perché in questo momento ci sono ben tre missioni attive e credo sia davvero un grande passo in avanti per il progresso scientifico. Ovviamente non volevo annoiare le persone con la scienza, in questa canzone cito il pianeta rosso come una sorta di via di fuga da questa terra che diventa sempre più triste e depressa
».

Il nuovo lavoro di Di Leva è un racconto incalzante di tutte le fragilità e delle speranze di chi vive di sentimenti, ma che spesso deve affrontare anche la vita vera, fatta di momenti positivi e negativi.

«In questi mesi mi sono reso conto che ogni volta diventa sempre più difficile andare avanti con la musica, è sempre più faticoso seguire tutta una produzione, dalla scrittura, al video, alla promozione. Una fatica immensa soprattutto per chi come me fa praticamente tutto da solo, con le difficoltà di un ambiente musicale, quello italiano, che pone tanti ostacoli ad artisti emergenti ed indipendenti. Proprio per via di questo periodo buio che la musica ha vissuto, bisognerebbe fare una vera e propria riforma su musica, artisti, musicisti, tecnici. Siamo onesti, se non hai risonanza nazionale o fai numeri importanti, sulla carta si viene sempre considerati come disoccupati.»

MARTE è probabilmente la canzone che il vasto pubblico degli ascoltatori di Ubaldo Di Leva stava aspettando.
Un brano fresco, estivo come si dice adesso, allineato con il pop moderno, quello semplice ma sempre attuale, con contenuti originali e spunti di riflessione arguti. 

I testi delle canzoni di Di Leva sono sempre nuovi, diversi dai precedenti. Il suo stare con i piedi per terra, che traspare da ogni verso, è segno inequivocabile di bravura. Quello che scrive è cosa che solo un personaggio "di musica e di vita" come lui può avere dentro. La fatica che ci mette in ogni passo del suo lavoro è semplicemente enorme.
Ogni suo nuovo disco è l'ennesima dimostrazione di maturità che rinforza le sue radici artistiche.
La sua creatività è un focolare sempre acceso.
Se a soli 26 anni Ubaldo Di Leva ha già prodotto qualcosa -tutto inedito e frutto della sua capacità- come un album e quindici singoli, senza contare raccolte e decine di cover che hanno caratterizzato la fase iniziale del suo impegno artistico (non sappiamo quanti cantautori, alla sua età, siano mai riusciti a fare tanto), una ragione ci dovrà pure essere. 

MARTE, come tutte le sue opere, più si ascolta e più piace e più si desidera riascoltarla.
Certamente sarà un "tormentone" di questa estate...
Un pezzo incalzante. In ogni nota, in ogni parola del testo, nell’arrangiamento e nella declamazione musicale dei versi, domina una sensazione che l'ascoltatore subito avverte: il desiderio, quasi "curiosità", di conoscere quello che verrà subito dopo. Nulla sembra scontato di ciò che viene suonato e cantato. 
MARTE, pur lontana, appare vicinissima all'universo delle sensazioni umane. Alla galassia dei sentimenti che avvolge oggi la nostra mente.

Le scelte sonore dell’arrangiamento prodotto interamente da Ubaldo Di Leva (che è anche mix engineer del brano), sono sempre un misto tra elettronico e acustico, un pop moderno che oggi viene identificato nella “zona indie” del panorama cantautorale italiano.

MARTE è disponibile in download e streaming qui: https://ubaldodileva.com/MARTE 

©Corriere di San Nicola 
diretto da Nicola Ciaramella 

TUTTA LA CARRIERA ARTISTICA DI
UBALDO DI LEVA: 
https://www.corrieredisannicola.it/arte-cultura-e-spettacoli/notizie/arte-cultura-e-spettacoli/ubaldo-di-leva