Terra dei fuochi senza tregua

Si brucia notte e giorno

 

 

Il 27 maggio scorso, proprio dalle pagine del corriere di San Nicola avevamo fatto il punto della situazione roghi. Qualcosa si stava muovendo, il sindaco di Giugliano, dott. Nicola Pirozzi, dopo una serie di prese di posizione era stato convocato più volte dalla Procura e dal Prefetto di Napoli per colloqui.

“Promesse”: questo era stato l’esito di quegl’incontri, come riportato nell’articolo Roghi e Rom a Giugliano: il punto della situazione.

Cosa è cambiato nel frattempo? Nulla, anzi, va peggio.

“Ieri sono stato in Prefettura per partecipare alla riunione del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica sulle emergenze che vive il nostro territorio!": è quanto scrive dalla sua pagina social il primo cittadino di Giugliano, il 9 giugno.

Poi le parole di sempre: “finalmente i riflettori sono accesi con costanza su questioni come i roghi tossici e i campi Rom”:

“Sono riuscito a far comprendere al Prefetto, e quindi al Governo, e ai vertici delle forze dell’ordine che qui la situazione è esplosiva perché i cittadini sono disperati e non più disposti a sopportare questi scempi. Il Prefetto in persona mi ha rassicurato che nel medio periodo i due campi Rom di Giugliano saranno smantellati a cominciare da quello di via Carrafiello ma serve il tempo necessario per individuare una sistemazione adeguata ai Rom. E anche su questo fronte le Prefetture di tutta la Campania stanno già lavorando in sinergia, anche grazie alla nostra azione che abbiamo messo in campo dal basso, per individuare luoghi adeguati dove sistemare gli abitanti dei due campi Rom di Giugliano, da distribuire in diverse località della regione. Per motivi di ordine pubblico non è dato sapere nulla di più ma la parola del Prefetto Palomba vale più di qualsiasi impegno scritto”

Pur comprendendo i poteri limitati del sindaco, su una vicenda di tali dimensioni, l’arrivo dell’estate a Giugliano e in Campania coincide, purtroppo, con i roghi tossici. L’estate non più sinonimo di spensieratezza e vacanze, ma da circa trent’anni per i campani è diventata un incubo.

E quando arriva l’estate, s’inizia a parlare di roghi, e ciò procede fino all’arrivo dell’inverno.

La stampa nazionale non dedica attenzione né articoli a un’emergenza cronica, non vi è una trasmissione fra il servizio pubblico che tentasse, almeno in parte, di fare davvero un servizio pubblico per il pubblico.

E, per di più, le parole, gli incontri del sindaco, l’interesse (vero? Chissà?) del prefetto e della procura, quest’estate hanno avuto l’effetto contrario.
Tutti i giorni si avvertono anche a distanza di chilometri puzza di bruciato, odori nauseanti.

Si appiccano roghi sia di giorno sia di notte; in questi giorni un settantenne è stato arrestato a Giugliano mentre dava fuoco a rifiuti tossici. Sempre a Giugliano è stato sequestrato un deposito contenente materiali speciali, pronti per essere bruciati.

Quali sono le pene che la legge prevede per i reati ambientali? Che fine fanno i responsabili di roghi e altri reati contro l’ambiente?

La nostra legge prevede la reclusione da 2 a 6 anni e con la multa da 10.000 a 50.000 euro. Quindi qualche anno e un po’ di soldi e ritorneranno liberi di distruggere l’ambiente.

I fuochi si uniscono alle temperature record registrate in questi giorni, tanto che, in Campania, la domanda esistenziale ricorrente è: finestre chiuse o puzza? Condizionatore o pace?

Giovanna Angelino 
©Corriere di San Nicola

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fonte immagini: web