VINCENZO SALZILLO, il talentuoso ragazzino che suona Bach


Pianista, dodicenne, sannicolese, ha partecipato al festival di musica classica “Bach in the Subways”, evento mondiale che ha celebrato il 338° anniversario della nascita del grande musicista. 

VIDEO 
(link nell'articolo)


VIDEO
https://youtu.be/6EgwV9onRPw



“Bach in the Subways” è un Festival Internazionale nato da un movimento di base per attirare l'attenzione del pubblico sulla musica classica, soprattutto per celebrare il compleanno di Johann Sebastian Bach, che avviene il 31 marzo.
In questo periodo, per quasi tutto il mese, in luoghi inusuali, aperti e anche chiusi ma liberamente accessibili al pubblico (metropolitane, stazioni ferroviarie, piazze, centri commerciali, uffici pubblici, ecc.), vengono eseguiti concerti gratuiti da migliaia di musicisti solisti di tutti gli strumenti in centinaia di città di numerose nazioni di tutti i continenti, dall’Europa all’Australia, dagli Stati Uniti al Giappone, dal Canada all’Australia, dalla Cina al Sudamerica, dall’Africa alle Filippine e alla Thailandia.
Nell’edizione di quest’anno, patrocinata da MIUR (Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca) e AFAM (Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica), per l’Italia hanno partecipato il Conservatorio Lorenzo Perosi di Campobasso e il Conservatorio di Trapani.
Tra gli esecutori scelti dal primo conservatorio, c’è stato anche VINCENZO SALZILLO, sannicolese, figlio di sannicolesi, che si è esibito giovedì 30 marzo mattina ad Isernia (presso l’Ufficio Postale in Corso Garibaldi) e nel pomeriggio a Campobasso (presso il Centro Commerciale Monforte).
Il giovanissimo artista ha eseguito al pianoforte due Minuetti in Sol Maggiore BWV114 e BWV116 di J. S. Bach.

Chi è Vincenzo Salzillo. La sua storia musicale.
Vincenzo Salzillo, talentuoso pianista e non solo (ve lo spiegheremo dopo) è nato 12 anni fa da genitori sannicolesi.
La musica gli piace da sempre. La ascoltava con piacere sin da neonato. I genitori, grandi appassionati, lo portarono, quando aveva due anni, ad un concerto live dei Toto, a Roma.
Grazie ai suoi nonni, amanti della musica folk tradizionale, Vincenzo assisteva spesso, con attenzione ed interesse, a manifestazioni locali organizzate dall’associazione Il Giardino.
La “tammorra”, il tamburo o tamburelli facevano parte della sua quotidianità, come le “cucchiarelle” e le “pentole” a casa con i nonni.
Ai suoi compleanni chiedeva come regalo strumenti musicali. Il primo, all’età di due anni, fu la batteria acustica. Chiara e palese la sua passione per questo strumento, seguì per un paio di anni lezioni private con il maestro sannicolese Pasquale Zitelli, grande amico di famiglia e grande batterista.
Su suo consiglio fu iscritto presso l’Accademia “Toscanini” diretta dal maestro Franco Damiano.
Qui Vincenzo ha trovato una grande famiglia che tutt’oggi continua a sentire sempre vicino, nonostante la distanza tra San Nicola la Strada e Isernia, dove i genitori, apicoltori, conducono una rinomata azienda produttrice di miele.
Il maestro Damiano e la sua signora Annamaria Riello lo hanno sempre seguito e furono loro ad indirizzarlo allo studio del solfeggio e poi del pianoforte, affidandolo alla maestra Raffaella Caporaso.
Il 27 dicembre 2019 il suo primo concerto, precisamente il “Mini Concerto di Natale”, tenuto nel cortile dell’Associazione N. S. di Lourdes, nell’ambito del calendario della manifestazioni natalizie organizzate dal noto sodalizio di San Nicola la Strada, alla presenza di un folto pubblico. Nell’occasione, Vincenzo si autopresentò in piena autonomia con un programma tutto suo studiando da solo gli spartiti.
Poco dopo è arrivato il Covid, ma a casa nulla è cambiato, musica e concerti tutti i giorni con il suo papà.
Nel 2020, mentre il nonno materno è in ospedale, Vincenzo scrive la sua prima composizione in assoluto dal titolo “Guarisci presto”.
Nel 2021, dopo il trasferimento in Molise della sua famiglia (che comunque continua frequentemente a fare capolino a San Nicola la Strada, dove risiedono i nonni) Vincenzo ha iniziato a frequentare il maestro Eligio Di Nocera a Isernia, mettendo in disparte la batteria e dedicandosi di più al pianoforte.
A scuola ha conosciuto la maestra Ylenia Volpe, che, accorgendosi del suo enorme potenziale, lo ha iscritto al suo primo concorso, organizzato dai Carabinieri di Venafro, dove il 5 giugno 2022 Vincenzo esegue i brani “Al Chiar di Luna” di L. V. Beethoven e “Le petite négre” di Debussy, con i quali si classifica al primo posto. Poco dopo si esibisce al saggio di fine anno scolastico eseguendo brani sia con il pianoforte (Valzer in Do Minore di Shostakovic) che con la batteria “perché i suoi amici non riuscivano a tenere il tempo” (“The show must go on” dei Queen, “La Famiglia Addams” di Mizzy e “Imagine” di John Lennon).
Successivamente con il maestro Di Nocera, a Isernia, per il saggio di fine anno, ha eseguito “Rondò alla Turca” di Mozart e un pezzo a 4 mani, presentandosi con il soprannome di “ragazzo con la coda”, facendo riferimento ai suoi lunghi capelli.
A settembre 2022, dopo essersi confrontati con i vari maestri, in particolare con il suo attuale, i genitori decidono di iscrivere Vincenzo al Conservatorio “Lorenzo Perosi” di Cambobasso.
Il 28-11-2022 sostiene il suo primo esame in conservatorio, eseguendo un brano di Chopin, “Nocturne op. 9 No. 2”, e viene selezionato per seguire il “Corso Libero”, in attesa di iscriversi ai corsi accademici.
Lo studio al “Conservatorio Perosi” inizia a dicembre 2022 con il maestro di fama internazionale Aldo Ragone, che ha iniziato un percorso formativo-didattico incentrato sull’esercizio fisico e tecnico, portando Vincenzo ad un notevole miglioramento. Grazie a lui, Vincenzo sta avendo molte opportunità di crescita e di approccio al pubblico. Il 2-3-2023 Vincenzo ha suonato al Music Free Space organizzato dal “Conservatorio Perosi” con i seguenti brani: “Minuetto in Sol Maggiore op. BWV anh114” di  J.S. Bach e “Maple Leaf Rag in Sol Maggiore” di S. Joplin.

Vincenzo possiede il dono dell’orecchio assoluto, cosa che gli rende particolarmente facile riconoscere le note e suonare qualsiasi brano. Per questo, si è avvicinato, con gli anni, anche a strumenti come il violino, l’ukulele e la chitarra e ha cominciato a studiare autori come Kara Karayev, Aram Khachaturian e Alfredo Casella.

Ma gli interessi artistici e conoscitivi di Vincenzo non si fermano certamente alla musica classica. Dei grandi compositori classici esegue praticamente tutto, ma esegue alla perfezione anche molti grandi nomi storici della musica rock, dai Pink Floyd ai Genesis, dai Deep Purple ai Jethro Tull.
E non si fermano neanche a tutta la musica in generale. Vincenzo è anche autore di un’opera teatrale (“Il cretino assecondatore”),  scritta dimostrando originalità e fantasia, oltre che la rara virtù di una perfetta conoscenza della grammatica e della sintassi.
Inoltre, Vincenzo è cultore di astronomia, sa tutto del mondo delle api, aiutando al riguardo i genitori durante le lezioni a studenti e visitatori dell’azienda di famiglia.
Dietro Vincenzo c’è un mondo in evoluzione che si racconta giorno dopo giorno, con una varietà infinita di conoscenze, il cui andamento veloce e continuo l’adulto a stento riesce a seguire.
Vincenzo è un genio? Forse sì.  

Nicola Ciaramella
©Corriere di San Nicola