DOMENICO PALMIERO, una voce, tante emozioni

Vi presento il teatro” all’Arena comunale: strabiliante esibizione del giovane attore sammarchese (di casa anche a San Nicola la Strada).

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Domenica 16 luglio nella meravigliosa Arena Comunale “Ferdinando II” di San Nicola la Strada. Gran pubblico per assistere allo spettacolo “VI PRESENTO IL TEATRO”, quarto appuntamento della tradizionale rassegna teatrale “R…estate a San Nicola” 2023.
Si tratta di una produzione FSSL Compagnia di Teatro, il nuovo, conosciutissimo nome che ormai da alcuni anni ha assunto la gloriosa Compagnia “Fratello Sole e Sorella Luna” di San Marco Evangelista.

In scena DOMENICO PALMIERO, l’ideatore e regista (assistito da Iris Golino), soprattutto l’unico attore impegnato.
Palmiero, da diversi anni uno dei più grandi talenti del teatro casertano, è di casa all’Arena, avendo partecipato a diverse edizioni della annuale kermesse teatrale sannicolese.

L’opera, originale e meravigliosamente un po’ fuori degli schemi finora seguiti, era stata cosi presentata dal suo geniale autore: «Tantissimi personaggi, tantissime storie, tantissime emozioni in una voce sola. Uno spettacolo che avvolge e protegge, fatto insieme al pubblico. È un viaggio di parole nei sentieri della drammaturgia napoletana contemporanea e non. Molto spesso ci si chiede di quale sia il compito del Teatro nella nostra società perdendo di vista il fatto che piú di ogni altra forma d’arte, in modo molto viscerale e diretto, racconta di noi, delle nostre emozioni, sentimenti, tipi e personaggi. Questo spettacolo attraversa i pilastri della drammaturgia napoletana in un sentiero che racconta il prototipo dell’uomo dalla nascita, alla morte, al rapporto con l’aldilà».

I testi recitati di “Vi presento il teatro” sono … sentite sentite!…. di Eduardo De Filippo ("Bene mio, core mio" e "De Pretore Vicenzo"), Raffaele Viviani ("Guappo innamorato" e "Fravecature"), Antonio De Curtis (" 'A livella"), Ferdinando Russo (" 'E sfugliatelle"), Salvatore Di Giacomo ("Lassamme fa' Dio")…
Mamma mia…
...e poi anche di Pippo Cangiano ("La tasca"), Crescenzo Autieri ("Attacco ai poteri" e "L'attore"), Enzo Moscato ("Rondò" e "Luparella") e Maurizio De Giovanni (" 'O viecchio sotto 'o ponte").

Una bravura mostruosa: Palmiero è passato dall’uno all’altro senza alcun timore, con padronanza assoluta, timone nelle sue mani, personalizzazione interpretativa di alta levatura, bravura impressionante, dimestichezza totale con linguaggio, movenze, scenografia, espressività.

La prima, anzi l’unica, domanda che lo spettatore possa farsi, e che si fa dopo neanche molti minuti di spettacolo, è questa: “Può un ventitreenne ‘presentare’ il teatro?”

Sembra quasi impossibile, infatti, che un giovanotto nato agli inizi di questo nuovo millennio possa farsi carico di un’impresa che appartiene solo ai grandi, come età e come esperienza, ai “veterani”, agli artisti affermati, ai “big” del teatro.

Ebbene sì. Invece è proprio così.
E’ vero, all’età di Domenico Palmiero si dovrebbe solo essere definiti “alle prime armi”.
Ebbene no. Ed invece no.

DOMENICO PALMIERO grande, per il teatro, lo è sempre stato.
Aveva appena quattro anni quando si innamorò follemente del teatro. Una passione nata assistendo alla tv, a casa del nonno, a “Natale in casa Cupiello” del sublime Eduardo.

«A distanza di qualche mese,  -cosi ci racconta spesso- venni a sapere che mio padre, che faceva parte di una filodrammatica a Caivano, doveva proprio recitare in quella commedia».

Da lì, Domenico iniziò ad assistere alle prove, ad avere un copione in mano. Lo entusiasmava questo mondo, le scenografie, le luci, il palco.

A dieci anni, nel 2010, pensate, aveva già formato la sua compagnia teatrale, "Fratello Sole e Sorella Luna", insieme al coetaneo Domenico Carozza. La passione era già forte. La prima commedia che i due Domenico portarono in scena, dopo un anno e mezzo di prove, fu "Tre pecore viziose" di Eduardo Scarpetta. Era il 2012/2013, la loro prima stagione teatrale.
A 13 anni Palmiero esordì addirittura come autore. "O’ suonno d’ ’o passato" fu la sua prima commedia, che narra la storia, del tutto metaforica, di un signore qualunque che si ritrova nel suo paese dopo tanto tempo e, addormentandosi, sogna di vivere nel passato. L'obiettivo dell’opera girava tutto intorno a una frase: "guarda al passato e vivi il presente" che sta a significare che non possiamo guardare al futuro senza sapere cosa e chi c'era prima di noi…».
… Detto da un bambino che del suo passato non ha ancora costruito nulla…

Da quel momento, commedie, repliche, esibizioni, rielaborazioni, con Eduardo nell’animo e sulla scena: Eduardo, sempre Eduardo, fortissimamente Eduardo. Non era ancora maggiorenne quando Palmiero affermava (è tutto scritto sul Corriere di San Nicola…): «Eduardo per me è una guida, non riferito soltanto al campo teatrale; con le sue storie mi ha aiutato tanto, mi ha fatto crescere, maturare in qualche modo. Per me è tutto, la mia acqua, il mio pane. Una figura fondamentale nel vero senso della parola, perché da lui, dalle sue parole messe in scena e dalle sue testimonianze ho appreso la tecnica della recitazione».
Noi che seguiamo Domenico da adolescente, incontrandolo in tanti teatri casertani e della provincia, un giorno ci trovammo a scrivere, in un articolo, il suo nome come Domenico De Filippo…
E’ tutto dire. Non c’é assolutamente nulla da aggiungere o da spiegare.
Talento artistico naturale, Domenico Palmiero ha il Grande Eduardo nel sangue. Se chiudi un attimo gli occhi, stai ascoltando Eduardo. Quando li riapri, vedi le movenze di Eduardo.

Di Domenico Palmiero e della sua compagnia ricordiamo anche il gemellaggio artistico con il noto attore sannicolese Vittorio Di Tommaso (suo Prof al Liceo Artistico di S. Leucio) e la sua compagnia “I Vari…età”. Gemellaggio iniziato nel 2016 e tradotto in numerose rappresentazioni proprio qui nell’Arena e in altri teatri casertani. Su tutti, Natale in casa Cupiello del dicembre 2016 con gli zampognari Ianniello di San Clemente ad aprire lo spettacolo.

Di Domenico Palmiero ricordiamo, infine, numerosi premi ottenuti in concorsi artistici, in provincia e in regione: su tutti il prestigioso Festival Teatrale Nazionale "TEATRAMM" del Teatro Marconi di Roma.

Per leggere tantissime importantissime tappe della carriera di Domenico Palmiero, basta andare in “Ricerca Articoli” dell’Enciclopedia Corriere di San Nicola.it (tasto in alto a destra del sito internet) ed affettuare la ricerca per “parola chiave”. Digitate Domenico Palmiero e tutto il suo eccezionale mondo si aprirà davanti agli occhi. Articoli, video, foto, interviste: un giovanotto di 23 anni è nella storia del teatro. Chi riesce a trovare un bambino che a dieci anni fonda e dirige una sua compagnia teatrale e che a tredici anni compone la sua prima opera teatrale e che a ventitre “presenta” il teatro interpretando testi e spicchi d’arte di certi signori che si chiamano De Filippo, Viviani, Totò, Russo e Di Giacomo, beh, ce lo faccia sapere. Lo pubblichiamo subito per far conoscere al mondo del teatro un altro portento.

Ah, per chiudere. Verso la fine dello spettacolo, un fuori programma… Mentre Palmiero stava recitando “’A livella di Totò”, un bambino, di nome Michele Loffredo, allievo maddalonese del laboratorio di teatro di Domenico Palmiero, è salito sul palco per continuarla lui… Palmiero non ha potuto che cedergli il microfono e la scena… Per chi non lo avesse ancora capito, un altro portento è, comunque, già in arrivo.

Nicola Ciaramella
©Corriere di San Nicola