Luca Ioime, la propria storia meravigliosamente narrata

Ammirazione al "Pirandello" per la bravura dell’attore sannicolese e per l’alto valore morale, oltre che artistico, della sua opera “Una barzelletta raccontata male


Grande successo al Teatro Pirandello di San Nicola la Strada dello spettacolo “Una barzelletta raccontata male" di Luca Ioime, di cui il Corriere di San Nicola aveva pubblicato, nei giorni precedenti, un’ampia presentazione.

L’autore ha raccontato sé stesso. “Per 30 anni -ci ha detto- ho portato delle maschere che ho deciso di togliere, tutte, davanti a chi mi ama, a chi non mi conosce, a chi sta imparando a conoscermi per la prima volta. La mia opera è un messaggio di vita proprio perché a volte pensiamo che la l'unica scelta possibile sia la morte quando tutto intorno a noi è buio ed invece bisogna vivere".

Lo spettacolo ha catapultato il pubblico nei frammenti di vita del protagonista, che ha scelto in modo catartico di raccontare se stesso senza fronzoli nella storia intricata e complessa dei sui 30 anni di vita.

In “Una barzelletta raccontata male” i fili della gioia e della tristezza si intrecciano in modo imprevedibile nella vita di Luca che, appena compiuti trent'anni, riflette sulla sua vita ripercorrendone le tappe più importanti attraverso gli occhi di due figure misteriose, dai richiami mitologici: Eros, che rappresenta l’amore, e Thanatos, la morte.
Eros, affascinante ed eterea, accompagna Luca negli attimi più passionali, facendo emergere il calore delle relazioni, le vittorie e la gioia dell'essere amato e amare. Thanatos, enigmatica e misteriosa, si materializza nei momenti di perdita, dolore e riflessioni profonde sulla finitezza dell'esistenza.
Luca scopre che la sua vita è un'interessante miscela di risate e lacrime, lo spettacolo guida il pubblico attraverso la sua altalena emotiva e il suo viaggio verso l’accettazione di sé stesso. Mentre il racconto avanza, tra momenti di commozione, come la rievocazione dei ricordi della sua infanzia spezzata o la lettura della lettera che decise di lasciare alla madre Maria Rosaria Tambaro quando sfiorò l'idea del suicidio e la sua rinascita, il pubblico inizia a riconoscere i sottili frammenti della vita di Luca che può sembrare come una barzelletta: a volte raccontata male, ma con un messaggio profondo ed universale. Alla fine, attraverso le interazioni con Eros e Thanatos, Luca scopre che l'equilibrio tra amore e accettazione della morte è ciò che rende unica la sua barzelletta personale.

Non sono mancati momenti pura gioia quando l'attore ha reso noto alla platea l'avvio delle pratiche per il suo riconoscimento come figlio del compagno della madre Enrico Popolo, "l' unico che mi ha restituito in un colpo solo la capacità di essere bimbo, ragazzo ed uomo" -ha commentato Ioime.
"Io stasera ho vinto” - ha raccontato l'attore – “perché dentro di me è entrata la luce e se nella vita di ognuno di noi in un momento buio riusciamo a fare entrare un po' di luce anche solo con una risata abbiamo vinto".

Nel suo viaggio intimista, Luca Ioime è stato accompagnato dalle attrici Simona Barbarulo e Claudia Lazzari. I momenti musicali sono stati affidati ai musicisti Valerio Tambaro e Ciro Cernicchiaro; assistenti tecnici Ludovico Barone e Andrea Tambaro.
L’ evento è stato realizzato grazie alla collaborazione tra la madre del giovane Luca Ioime, anche Event Planner della serata, Maria Rosaria Tambaro, e di una sempre presente Avv. Angela Carozza.
Fondamentale l’aiuto offerto dall’assessore alla cultura e politiche sociali Alessia Tiscione, che ha contributo in prima persona in tutte le fasi organizzative dell’iniziativa.
L'incasso della serata è stato devoluto all'associazione StayAleeve, che si occupa della prevenzione dei suicidi, in special modo dei giovani.
Il parterre degli ospiti si è arricchito della modella internazionale Imani Jones e del Presidente del Consiglio del Comune di Pulsano (TA), Giovanna Tomai, la quale ha proposto una collaborazione con il l’assessore Tiscione.

©Corriere di San Nicola