Terra dei fuochi e dei sogni spezzati…

…e di anni perduti 

-di Giovanna Angelino-

 

 

Poche settimane fa è andato in onda in tv un servizio relativo all’operazione “Strade sicure” in Campania, che ha come principale obiettivo la lotta allo sversamento illegale dei rifiuti tossici.

L’intervento per tempi e luoghi s’incontra quasi con la triste vicenda della bimba Rom di 6 anni, fulminata da un cavo elettrico scoperto e deceduta in seguito all’ospedale di Giugliano.

Il 15 gennaio, grazie a una nuova linea di trasporto (che arriva al campo Rom) e a qualcosa che stava finalmente cambiando nelle idee e nella testa delle persone, Michelle avrebbe iniziato ad andare a scuola.

La storia della terra dei fuochi è triste e anche piena di occasioni mancate, tentativi inappropriati e di concorrenti allo sbaraglio.

Per fare un esempio, alcuni anni fa l’amministrazione del comune di Giugliano aveva pensato di assegnare alloggi, e di conseguenza smantellare quei campi Rom, che somigliano sempre di più a dei lager.

Ma i cittadini, una certa politica, l’informazione erano insorti: "Con i nostri soldi dobbiamo pagare le case a quella gente?"

La comunità che occupa il campo Rom di Giugliano proviene dalla Bosnia. Le amministrazioni passate e quella attuale non hanno agito, non hanno voluto utilizzare i fondi che l’Unione Europea da qualche decennio mette a disposizione, non hanno voluto guardare oltre, non hanno voluto superare i pregiudizi, continuando a temere il giudizio dei cittadini-elettori.

Eppure un percorso di inclusione era stato avviato nel 2021, quando la Giunta aveva approvato il progetto “A.b.r.a.m.o.” per l’integrazione abitativa, lavorativa e sociale delle popolazioni Rom, Sinti e Camminanti presenti sul territorio giuglianese.

Non dimentichiamo che quei campi sorgono su discariche abusive e tossiche e che ogni giorno alcuni membri di quelle comunità incendiano i rifiuti, dando origine al fenomeno dei roghi tossici, che invano si cerca in tutti i modi di contrastare da decenni. Forse e a volte, le soluzioni sono molto più semplici di quanto possiamo immaginare e sono a un passo da noi, anche se si fa finta di non vedere.

Questo mese di febbraio 2024 è iniziato con la notizia dei 70 provvedimenti disciplinari contro gli studenti che avevano occupato il liceo “Alfonso Maria de Liguori” di Acerra, per protestare contro l’inceneritore e contro il silenzio calato sulla Terra dei Fuochi.

Viviamo in un mondo che colpevolizza comunità svantaggiate, in un mondo di dilettanti allo sbaraglio che non conoscono né la legge, né sanno trovare soluzioni. Viviamo in un mondo in cui i sogni di una bimba di 6 anni vengono spezzati dall’arroganza e dalla superficialità e dove chi protesta contro i reati ambientali e per la salute di tutti viene punito e sospeso da 3 a 5 giorni, con pesanti conseguenze e il rischio di perdere un prezioso anno scolastico.

 

Nord Napoli e Caserta Sud: Attività commerciali controllate e sequestrate per reati ambientali. 69 attività sequestrate negli ultimi sei mesi. Il servizio completo su Rainews 
https://www.rainews.it/tgr/campania/video/2024/01/esercito-nella-terra-dei-fuochi-69-attivita-sequestrate-in-sei-mesi-c5e94b01-a320-42f9-9b6a-3971ae871f2a.html

-Fonte immagine: Fanpage

Giovanna Angelino 
©Corriere di San Nicola
Scrittrice e Copywriter SEO 
Editorialista presso meer.com/it 
dirige lifestyleslow.com