Peppe Rienzo, musica nel sangue

Il famoso cantautore sannicolese ha festeggiato, con un bellissimo concerto, i suoi primi 55 anni di età e i 36 di lavoro: ora può finalmente dedicarsi solo alla sua grande passione.

VIDEO (realizzato dal Corriere di San Nicola)
Alcuni momenti del concerto sono stati ripresi anche in diretta
(tutti i link sono nell’articolo)



VIDEO (backstage e tutte le fasi della serata)
https://youtu.be/SwXbYivIFLQ


VIDEO (alcuni momenti trasmessi in diretta)
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“Lavoratore per caso, musicista per passione”: così era scritto sull’invito a partecipare al concerto di lunedi 18 marzo per festeggiare il suo 55° compleanno. In genere per queste occasioni si sceglie, normalmente, un ristorante: ma lui, che “normale” non è, essendo stato colpito, sin da bambino, come spesso dice, da una cosa che si chiama “arte”, ha organizzato una gustosissima riunione (un vero e proprio “raduno”, considerata la folla che è intervenuta) al teatro Città di Pace di Puccianiello, dove, oltre alle pietanze del buffet, prima, e dei dolci a coronamento delle candeline, dopo, ci si è potuto alimentare di canzoni, di testi, di originali arrangiamenti, di note aleggianti che deliziano il ristretto delicato spazio esistente, in ciascuno spettatore, tra gli occhi che vedono, le orecchie che sentono e il cuore che si arroventa.
Un romanzo, meglio dire una romanza, perché il tono della narrazione, parlata o cantata, spesso si è fatto epico, contornando il sentimento di emozioni che non sembrano vissute, ma che invece sono state cardini della sua vita.

Peppe Rienzo aveva fatto le analisi qualche giorno prima. Aveva dovuto necessariamente sottoporsi agli esami di laboratorio per capire bene lo stato della sua “salute”, alla luce di alcune strane percezioni avvertite negli ultimi tempi.
Il responso del refertante, che gli è stato portato poco prima del concerto, è stato chiaro, netto, preciso, indiscutibile. Nel sangue di Peppe Rienzo sono state rilevate numerose tracce indelebili di musica. Andando nel dettaglio, gli strumenti (quelli del laboratorio di analisi) hanno letto percentuali altissime di “funk”, "rock progressivo", “folk”, “blues”, “jazz”, “afro-mediterranea”, “melodica mediterranea”, “musica di periferia” e addirittura anche “samba”. Tutti valori molto discostanti dalla normalità, decisamente fuori dai limiti consentiti. I medici, da professionisti seri e freddi, gli hanno espresso perplessità. Ma lui se n’è fregato: ha preso in mano la chitarra, è andato a riscaldarla sul palco della sala ancora vuoto, ha incominciato a far vibrare le sue corde davanti agli occhi di Nicola Ciaramella e alla telecamera di Biagio Pace e ha detto di essere pronto a qualsiasi cosa. Rifugiatosi dietro le quinte mentre Enzo Mazzarella raccontava la sua biografia (che il Corriere di San Nicola ha pubblicato in svariati articoli scritti nell’ultimo trilustre -vedi qui in calce), è poi esploso in tutta la sua grandezza.
Peppe Rienzo non ha festeggiato solo i suoi primi 55 anni di età. A questo numero, prorompente ma pervaso di dolcezza, va aggiunto 36, raggiante ma anche malinconico: 36, ovvero gli anni di lavoro che a Peppe Rienzo servivano per andare in pensione. Ora potrà finalmente dedicarsi solo alla musica. Solo alla musica. Ma con grande nostalgia. Sì, perché ad un sentimentale, ad un romantico come lui certamente mancheranno le fortissime esperienze vissute in un istituto dove ha cercato anche con la sua arte, oltre naturalmente che con il proprio lavoro, di costruire immagini di speranza per un futuro migliore.

Il concerto-festa di Peppe Rienzo, cantautore sannicolese con San Nicola la Strada nel cuore, tenutosi lunedi 18 marzo al teatro Città di Pace di Caserta-Puccianiello, si è snodato in un percorso abilmente e magistralmente messo su con il trasporto della passione unito alla evidenza della realtà.
Nella scaletta c’è stato posto per tutto: i suoi brani storici, le sue riflessioni, l’arte nascente dei suoi rampolli "Dust" e Salvatore, il ricordo della sua vita, il bagliore dei suoi ideali.
Chi ha assistito può ben gridare ad alta voce, un po’ come spesso fa Peppe Rienzo nelle canzoni in cui ci vuole, di aver partecipato ad una serata fantastica, per certi versi fuori dai canoni tradizionali. Soprattutto emozionante.

Nel VIDEO (e anche nella galleria fotografica) che il Corriere di San Nicola dedica e porge a Peppe Rienzo in segno di grande amicizia, ammirazione e rispetto, certi di essere ricambiati nell’affetto, ci sono tutti i momenti salienti di una indimenticabile serata, compresi dirette e backstage, pensieri e parole dette ma solo da noi ascoltate: dall’arrivo degli ospiti al buffet prima del concerto, dal riscaldamento della sua chitarra al concerto (in cui è stato accompagnato da Claudio Romano, Vito Barbato, Gioacchino Cortese, Antonio Sacco, Lucky Di Blasio, Mirko Nastri e Sergio Di Gennaro e dove ha ospitato amici ospiti finali come Germano Iacelli e i ballerini de La barca di Teseo), dal taglio della torta alle foto ricordo.

Siamo onorati ed orgogliosi che nessuno più del Corriere di San Nicola (grazie alla penna di Nicola Ciaramella e alla telecamera di Biagio Pace) abbia mai scritto di Peppe Rienzo, narrandone continuamente ed incessantemente le tappe artistiche.
Nella homepage dell’Enciclopedia Corriere di San Nicola basta pigiare sul bottone “Ricerca Articoli”, digitare la parola chiave “Peppe Rienzo” e ci si imbatte in una miriade di articoli scritti, dove si succedono eventi che lo vedono protagonista, dove si descrivono scopi e significati delle sue composizioni, dove si sottolineano i suoi pensieri, il senso del suo impegno, dove si parla di Peppe Rienzo con tutte quelle sfaccettature che nessuno ha mai saputo esprimere.

Peppe Rienzo ci aveva confidato, prima del concerto, che avrebbe voluto salutarci e ringraziarci, come ha fatto con altri, ma gli abbiamo chiesto di non chiamarci sul palco, di non citarci, perché gli umili narratori non vanno citati.

Di Peppe Rienzo il Corriere di San Nicola, con Nicola Ciaramella alla penna e Biagio Pace alla videocamera, ha raccolto tutti i momenti fondamentali della vita artistica. Per narrarne tappe importanti. Per immortalare Peppe Rienzo nella storia. Chilometri di parole e “chilogrammi” di giga dedicati dal Corriere di San Nicola a Peppe Rienzo forse sfuggono anche alla sua memoria.

Di Peppe Rienzo, “cantautore raro nel panorama musicale nostrano, che fa della passione ed originalità la sua regola, che riesce sempre a regalare un sorriso a chi siede ad ascoltarlo”, il Corriere di San Nicola scrisse nel giugno 2009 della sua strepitosa esibizione alla Rotonda in occasione della presentazione del suo primo album “E’ n’ata manera”.

Di Peppe Rienzo il Corriere di San Nicola ha ricordato le sue partecipazioni a varie manifestazioni popolari e culturali tra luglio e dicembre 2009, come la festa del pane canestrato, la cavalcata borbonica e la piantumazione dell’albero della pace.

Di Peppe Rienzo “grandissimo musicista quanto umile” il Corriere di San Nicola ha raccontato, nel 2012, l’incantevole presentazione dell’album “Vita nova” al teatro “Don Bosco” e il suo personale omaggio artistico offerto alla rassegna estiva sannicolese all’arena comunale.

Dello “straordinario” Peppe Rienzo il Corriere di San Nicola, nel marzo 2014, ha raccontato il “coinvolgente sound”, la “musica partecipativa” nel musictalkshow di UbiTv (la prima, e sinora unica web tv di San Nicola Strada).
«Rienzo  -scrisse Nicola Ciaramella- è un artista sopraffino, attentissimo alla realtà, dotato di originale creatività, mai banale nelle scelte, sempre arguto lettore delle ansie del suo pubblico. Le sue canzoni, decorate con ritmi che vanno dal blues al jazz e da sonorità spazianti dalla musica “di periferia” alla afro/mediterranea, dal funk al samba accattivante e nostalgico di buarqueana memoria, hanno dentro tutti i sentimenti, tutta la rabbia, tutte le preoccupazioni, tutte le speranze di chi vive il mondo che lo circonda, dalla Terra dei Fuochi al mare di Mondragone, dalla tradizione popolare alla crisi economica. Tutto in una irrefrenabile spinta verso il raggiungimento dell’unico desiderio possibile: l’amore per la vita (“nova”, a dirla con il titolo del suo secondo, eccezionale album), quella cosa che ti fa dare un senso ed un sorriso anche alle cose che sembrano meno accettabili. Senza mai drammatizzare, anzi spesso ironizzando, senza nessuno incolpare, con smisurata incrollabile passione da riuscire a farla esplodere nell’animo di chi, catturato da cotanta forza artistica, si pone all’ascolto della sua voce e dei suoi versi incatenati da genuinità allo stato puro. Sì, perché Peppe Rienzo, figlio artistico di una terra artistica, è soprattutto un poeta: di quelli che non ci mettono molto tempo per buttar giù le riflessioni partorite dalla mente; di quelli che sanno “improvvisare” senza paura di smarrimento. Perché naturalmente dotati di intuizione immediata, che altro non è se non segno di grande intelligenza».

Nel maggio del 2016 il Corriere di San Nicola scrisse del nuovo album “Progetto Rienzo” e del “Progetto CO2” con il maestro Franco Mussida della PFM volto a portare la musica nelle carceri.
“A 47 anni  -disse Rienzo nell’intervista pubblicata dal quotidiano diretto da Nicola Ciaramella- ho capito che la musica oltre ad essere stata un'ottima compagna nella vita mi ha aiutato sempre a superare i momenti difficili. Penso sia un buon master da divulgare”.

“I messaggi di Peppe Rienzo -scrisse Nicola Ciaramella- sono sempre pieni di contenuti importanti. In ogni nota di una sua canzone c’è una pillola di saggezza, ispirata dalle sue esperienze e non solo musicali. E come tutti quegli artisti che costruiscono sull’umiltà la loro bravura, Peppe Rienzo ha un’anima plasmata su oceani di sentimenti. Ascoltarne la musica e leggerne i testi è come mettersi sotto la pioggia senza ombrello. Non serve ripararsi, perché la tempesta è forte, quasi insuperabile. Si resta inebriati dalla potente miscellanea delle sue espressioni, del suo dialetto, della sua ironia. C’è l’arte del saper parlare dei problemi attraverso versatili decorazioni sonore. Dal blues al jazz, dal funk al folk-etnico sperimentale e al melodico mediterraneo. Tempeste di ritmi per rappresentare tempeste sociali. Un gustoso cocktail di genialità. Non importa essere esperti; orecchie semplici sanno ascoltare anche se gli occhi non leggono enciclopedie. Non c’è stornello che Peppe Rienzo canta che non abbia dentro tutti i sentimenti, tutta la rabbia, tutte le preoccupazioni, tutte le speranze della realtà che ci circonda”.

E poi ancora, a proposito del progetto sulla musica nelle carceri con Mussida, Ciaramella scrisse: “E’ noto che nel suo impegno c’è molta partecipazione alle problematiche sociali, anzi proprio questo è parte integrante della sua arte. Rienzo, artista sopraffino, è attentissimo alla realtà, non è mai banale nelle scelte, è sempre arguto lettore delle ansie di chi lo ascolta. Egli è soprattutto un poeta: di quelli istintivi, di quelli immediati, di quelli fatti per dialogare; senza paura di smarrirsi tra solite chiacchiere da salotto. Gli è stato naturale, quindi, anche perché in quel mondo ci lavora da anni, portare ai detenuti il frutto della sua sensibilità artistica”.

“Io cerco di affrontare i problemi sociali in tutte le mie canzoni,  -così Peppe Rienzo in quell’intervista-  perché alla fine lo scopo è solo di portare un benessere con la musica, adoperandomi per far trasparire quel senso di altruismo e perbenismo di cui tutti abbiamo bisogno. Sono 28 anni che lavoro presso le carceri. Ed in occasione di questo mio ultimo disco ho voluto raccogliere le sensazioni di alcuni detenuti del Penitenziario di Secondigliano che seguono, con la mia direzione, il corso CO2 di Franco Mussida, dove, in effetti, la musica viene usata quasi come misuratore e livellatore dei nostri sentimenti. Ho raccolto i loro pensieri e li ho tramutati in una canzone, che non esito a definire fantastica”.
Si trattava del brano “Addò”, inserita nell’album “Progetto Rienzo”, che poco dopo fu presentata al Festival della canzone di Napoli, al quale Rienzo fu invitato come ospite.

“Se tutti i carcerati del mondo ascoltassero questa canzone, -scrisse Ciaramella sul Corriere di San Nicola- la vita e la libertà acquisterebbero un valore molto più grande e soprattutto più intenso. La famiglia, l’amore, i sentimenti troverebbero più calore e più ampio spazio per potersi affermare ai sordi e agli insensibili. Con questa canzone e con queste parole nella mente e nel cuore ci si può sentire meno soli ed aver meno paura”.

Tra il 2016 e il 2019 il Corriere di San Nicola ha raccontato le partecipazioni di Peppe Rienzo alla serata di premiazione del “natale in vetrina”, ad un salotto letterario e alla manifestazione popolare del “Maialino in Festa” promossa dall’associazione “I Fiori della Mowha” che si occupa dei disabili.

Nel gennaio 2021 il Corriere di San Nicola narra della vittoria al Festival di Napoli della canzone “Na vota ancora”, il cui arrangiamento fu scritto da Peppe Rienzo.

Nel maggio dello stesso anno, Nicola Ciaramella conia il “Rienzo sound”, giornalisticamente mai usato prima, per definire la multiculturalità musicale di Peppe Rienzo. L’occasione gli viene fornita dall’annuncio dell’uscita del nuovo disco “Si nun teng a te”, nel quale Rienzo diventa icona di un genere di musica dove blues, jazz, funk e melodico mediterraneo si fondono semplicemente in un solo nome, “Rienzo sound”, per l’appunto.

Nel giugno del 2021 il Corriere di San Nicola parla di Peppe Rienzo in ripartenza a “Le Volte di Annibale e Bacco”, dopo il lockdown per la pandemia.

Il 18 dicembre 2021 il Corriere di San Nicola immortala, con articolo e video, Peppe Rienzo (“musicista-poeta che affronta nelle sue canzoni le tematiche attuali della nostra società lanciando originali ed illuminanti messaggi soprattutto ai giovani affinché essi si approprino della dignità dei valori indistruttibili della vita”) nella sua esibizione al “Concerto per la pace”, organizzato da Nicola Ciaramella, Biagio Pace e Don Franco Catrame, il più grande concerto mai tenutosi nella chiesa di Santa Maria degli Angeli di San Nicola la Strada.

E poi, nei mesi a seguire, la storia dell’eclettico e coinvolgente Peppe Rienzo raccontata ed immortalata dal Corriere di San Nicola si arricchisce ancora della sua partecipazione alla Festa di San Nicola, all’evento organizzato da La Barca di Teseo "Racconti-musica in giardino" svoltosi nel "Giardino dei frutti dimenticati" e ad un'altra manifestazione svoltasi a Bellona sempre con il corpo di danza diretto da Germano Iacelli.

Inverno 2022-primavera 2023: il Corriere di San Nicola parla in vari articoli, interviste e video di “E tu ce staje”, una “tammuriata intima”, un capolavoro di danza e di musica con i danzatori de La Barca di Teseo”, realizzato da Peppe Rienzo e Germano Iacelli, due grandi amici entrambi icone della fede nel valore della tradizione.

A luglio 2023, la scorsa estate, il Corriere di San Nicola pubblica un articolo sull’ultimo singolo di Peppe Rienzo, “Vulè bene”, brano che ha chiuso il meraviglioso concerto di compleanno del cantautore sannicolese, oggetto di questo nostro servizio.
«In un mondo, quello di oggi, -dice Peppe Rienzo- in cui spesso si gioca sui sentimenti delle persone, sulle frustrazioni, io ho capito che l’unico messaggio che ognuno vuole sentirsi dire è “ti voglio bene”. In quel momento, quando una persona ti viene vicino, ti sorride e te lo dice, tu acquisisci subito un dato positivo. Questa è una grande fonte per ognuno di noi per stare meglio, ma purtroppo c’è tanta cattiveria in giro. Io siccome mi sento uno che cura molto i sentimenti, volevo fare proprio un inno al “volerci bene”. Il concetto mio è che dopo tutto quello che ho visto nella mia esperienza nella musica, dove ho trattato sempre temi attuali, l’unica cosa da fare è volersi bene».

Di Peppe Rienzo il Corriere di San Nicola ebbe anche a riportare, alcuni anni fa, un’idea formulata al Comune di San Nicola la Strada, che poi, per vari motivi, non ha potuto aver seguito.
Si tratta della proposta di istituire a San Nicola la Strada una audioteca pubblica con seminari per la conoscenza e l'ascolto della musica.
“A questo scopo, per raccogliere fondi,  -disse Rienzo nell’intervista- farò un concerto gratis, all'arena comunale, con un biglietto di 5 euro che serviranno per allestire questa piattaforma, che, credo, farebbe molto piacere soprattutto ai giovani della nostra città”.

Peppe Rienzo raccontato dal “Corriere di San Nicola” (“Ricerca Articoli” nella homepage del sito corrieredisannicola.it):
https://www.corrieredisannicola.it/cerca-articoli?ordering=newest&searchphrase=exact&searchword=peppe+rienzo



Nicola Ciaramella

©Corriere di San Nicola
Regia video Biagio Pace