GLI "ESPERTI"? "BEN VENGANO, MA CON UMILTA'!"


“Sulla vicenda Lo Uttaro bisogna restare uniti e non lasciarsi strumentalizzare da chi vorrebbe usare i comitati cittadini per scopi politici...”

 


Riceviamo e volentieri pubblichiamo questo articolo di Giuseppe Nuzzo
:

«Improvvisamente, dopo anni di latitanza politica (per fortuna, visto i “successi” della Giunta Bulzoni della quale egli stesso faceva parte, se non sbaglio, insieme all'Ing. Petteruti...), il dr. Messina torna agli onori della cronaca politica come “presidente del comitato scientifico di Legambiente” e “rappresentante del comitato emergenza rifiuti”...
Chiedo scusa, ma personalmente non mi fido dei politici che, messi da parte dai loro rispettivi partiti, tuonano contro tutto e tutti; non mi fido di coloro che fino a quando fanno parte del potere stanno zitti e quando ne vengono estromessi, perché è arrivato il turno di qualche altro, denunciano a più non posso “malefatte” che stranamente si sono ben guardati dal denunciare, pur essendone a conoscenza, quando a farle erano i loro amici...
Io mi fido solo della tanta gente perbene che, a prescindere dal colore politico, sta cercando da mesi di far valere il proprio diritto di esistere in quanto cittadini...in quanto esseri umani che chiedono solo di vivere in buona salute...
Faccio un appello a tutti coloro che sono impegnati in questa battaglia che, a mio avviso, è la prima di una grande guerra che deve portarci ad essere partecipi di ciò che oggi, purtroppo, ci viene imposto da politici corrotti, ipocriti e incapaci. Stiamo attenti, però, a chi oggi dà giudizi su una parte politica come fa il dott. Messina, al quale voglio ricordare che non era certo con il votare la mozione della CDL in Consiglio Comunale a Caserta che avremmo risolto il problema rifiuti. Esso oggi va ben oltre la realizzazione della discarica che a tutti gli effetti in quella zona già esiste a cielo aperto e senza alcuna sicurezza. Stranamente non ho mai sentito niente contro quello scempio che si perpetra da anni in zona Lo Uttaro dal “presidente” dott. Messina: bisognerebbe chiedergli se la CDL ha mai invitato i comitati a discutere sull’atteggiamento da tenere in Consiglio Comunale, come invece ha fatto RC a Caserta sabato 3 marzo quando, anche insieme agli stessi comitati, alla CGIL e al PDCI, si è deciso di non appoggiare la strumentale mozione che la CDL avrebbe presentato il lunedì in consiglio comunale, chiedendo, allo stesso tempo, la revoca di quanto deciso nel protocollo d’intesa.
Vada a chiedere lo stesso dott. Messina chi c'era in prima linea contro i celerini ad Acerra e chi è sempre in prima linea a difesa dei diritti dei cittadini...
A cosa serve sputare tanto veleno su chi, purtroppo, ha dovuto fare una scelta politica che sicuramente non viene compresa dai più ma che è stata fatta pensando anche al futuro della città di Caserta e convinti che si può  far cambiare idea ai firmatari del protocollo sulla localizzazione della discarica?
A cosa serve minacciare denunce o fare demagogia come la CDL o lo stesso dott. Messina (il cui contributo è certamente prezioso come “esperto” ma non come ex amministratore o aspirante tale...)?
Se Petteruti andasse  a casa e sindaco diventasse il Prefetto Maddaloni con la CDL risolveremmo il problema?
Delegittimare e offendere come fa Messina non serve alla causa comune. La critica sì, ma le offese, rivolte a chi fino ad oggi come i comunisti hanno partecipato in forze e soprattutto senza speculazioni politiche ai vari comitati che spontaneamente si sono creati, servono solo a fare il gioco di chi specula sulla salute dei cittadini, sperando che gli stessi comitati si dissolvano nel nulla, e dei soliti furbetti politici o aspiranti tali interessati solo a stare sulle prime pagine dei giornali....
Già una volta a San Nicola ci si è battuti contro le discariche... Si è vinto allora, ma grazie alla enorme partecipazione dei cittadini e non certo grazie a chi poi ha tratto i frutti politici di quella battaglia spartendosi posti di potere (e non solo) nei vari consorzi Comunali di gestione rifiuti ai quali il dott. Messina non fu certo estraneo...
Concludo appellandomi al buon senso di tutti: restiamo uniti e non lasciamoci strumentalizzare dai soliti furbetti che vorrebbero usare i comitati cittadini per risorgere dal letargo politico al quale erano stati spediti o da inutili polemiche funzionali solo agli interessi politici di parte e/o personali....
Ben vengano gli esperti come il dott. Messina e/o altri, ma con umiltà e servilismo alla causa comune e non a fare le prime donne. Di queste ce ne sono già tante. Bastano.

Giuseppe Nuzzo
(componente del Comitato civico contro la discarica Lo Uttaro)»


Mi permetto una sola considerazione, caro Ing. Nuzzo.
Agli inizi degli anni ’90 (credo che Lei si riferisca proprio a quell’epoca nel citare precedenti battaglie contro le discariche) nacque, è vero, il primo comitato civico contro gli “ecomostri” che stavano sbocciando nella zona dello Uttaro.
La mia memoria (e non solo, visto che è tutto scritto sullo storico giornale “Il Ponte”, da me creato e diretto), però, non ricorda assolutamente vittorie. Anzi, nonostante la massiccia partecipazione dei cittadini (questo sì che me lo ricordo anch’io!) fu un disastro completo, finito presto nel dimenticatoio, miseramente abbandonato proprio da quelle forze sociali, politiche e culturali che avevano promosso la protesta. Il tutto, mentre le discariche dello Uttaro iniziarono il periodo del loro maggior fulgore e mentre (mi riferisco a San Nicola la Strada, di cui ben conosco la storia) un gruppo di  politicanti, cosiddetti progressisti o roba del genere, si resero protagonisti, pur di conservare il posto in consiglio comunale od in giunta, della più disastrata, inutile, vergognosa e fallimentare amministrazione comunale della storia sannicolese.  Il tutto, e va ripetuto, mentre le discariche dello Uttaro vissero, incontrastate, il periodo del loro maggior fulgore. Ovvero, l’inizio di una ventennale tragedia per gli abitanti di San Nicola e dintorni. Sì, proprio quelle discariche contro cui costoro si erano battuti, evidentemente solo per scendere in piazza e farsi conoscere, per carpire voti, per conquistare il potere, per la sempre più maledetta ed esecranda fame di comando.
Gli uomini di oggi (mi riferisco a Lei, a Roano e a tantissimi altri spiriti puri che si battono per la salute e l’ambiente sannicolese), però e per fortuna, sono decisamente tutta un’altra cosa. Sono di un’altra pasta. Non sono “ingannatori nati” come tanti politici “di professione” (mi riferisco esclusivamente a quelli sannicolesi, perché dei casertani non so e non interessa al mio giornale) che si sono visti sfilare l’11 febbraio.  E credo, purtroppo, che, proprio perché sono anime pure ed indifese, Roano & C. non ce la faranno a vincere. E, con loro, perderanno tutti i cittadini sannicolesi, ormai inesorabilmente condannati a morte.
Ma, ovviamente, non per questo bisogna deporre le armi. Anzi, proprio ora, invece, bisogna essere più che mai a disposizione della causa e della salute di tutti i cittadini di San Nicola. Politici ingannatori compresi, anche se quelli lì non moriranno mai di tumore.

(Nicola Ciaramella)