Numero Storico 24 - Novembre 2003 - Home

( ...ma, a parte... l'Amministrazione, finora chi li ha avuti? )

Articolo di: Nicola Ciaramella
Nella "Bolgia" dei contributi

La concessione di contributi, di qualunque natura, alle associazioni, organizzazioni del volontariato e ad altri organismi privati senza fine di lucro -recita il primo articolo del Regolamento- viene effettuata dal Comune in modo da assicurare equità e trasparenza all'azione amministrativa e realizzando il migliore impiego delle risorse destinate al conseguimento di utilità sociali per la comunità amministrata ed a promuoverne lo sviluppo.
L'art.9, poi, espone le finalità dell'intervento finanziario pubblico in materia (ovviamente nei limiti delle risorse previste in bilancio), che sono praticamente tutte quelle perseguite dalle varie associazioni (cultura, sport, ricreazione, ecc.),
riservando all'amministrazione la possibilità di interventi di carattere straordinario in presenza di esigenze di particolare interesse per la comunità (come nel caso di tutte le feste, festarelle ed inaugurazioni complete di buffet organizzate direttamente dai premi Nobel per l' Immagine…).

E qui comincia il tortuoso cammino delle procedure burocratiche per la presentazione delle domande e l'iter istruttorio, che sinteticamente riportiamo, invitando tutti gli interessati a consultare il testo integrale del Regolamento collegandosi al nostro portale www.corrieredisannicola.it e cliccando nella sezione "Documenti".

La prima cosa che non si capisce è quando un'associazione può richiedere un contributo. L'art.12 dice che "La Giunta comunale stabilisce con deliberazione adottata entro un mese dall'approvazione del bilancio da parte del Consiglio, i termini entro i quali, a seconda della natura dell'intervento, i soggetti interessati possono presentare al Comune le loro richieste". Ma è previsto pure che essa "può rivedere o modificare, in corso d'anno, il piano delle scadenze al fine di correlarlo con le necessità di adeguamento della programmazione degli interventi per effetto di variazioni nelle disponibilità di risorse o del verificarsi di eventi imprevisti".
Praticamente, chi deve avere un contributo può sempre presentare una domanda, chi appartiene all'altra sponda non saprà mai quando presentarla.

Il procedimento amministrativo riguardante l'istruttoria delle istanze è praticamente allucinante: una serie di pregevoli passaggi di palla dal protocollo all'unità organizzativa responsabile, poi dal dirigente di questa ad un suo incaricato e poi ancora dal settore amministrazione generale al dirigente di quest'ultima e infine al segretario generale e alla giunta e, se questa è incazzata, di nuovo all'unità organizzativa competente. Una ragnatela asfissiante di centrocampo, dove però nessuno è in grado di individuare i ruoli e né tanto meno le tattiche. Povero Real Madrid!

Dall'istruttoria alle condizioni generali di concessione. E qui, oltre alla distinzione tra i contributi "annuali ricorrenti" e quelli per "manifestazioni ed iniziative" una tantum (che non si capisce a che serve), c'è una precisazione interessante: viaggiano in corsia preferenziale gli Enti benefici ( che non sappiamo esattamente quali siano, a meno che non si possa definire benefica anche un'associazione che organizza cazzotti e decide di devolvere tutto l'incasso a favore delle popolazioni denutrite dell' Alto Volta…), e le associazioni il cui statuto prevede, in caso di morte, di regalarne il patrimonio artistico, storico e culturale alla cara amministrazione (cioè, nessuna…).

Ancora materia per i contorsionisti è la "programmazione ed utilizzazione delle risorse" sancita negli articoli 21 e 22 del regolamento.
Anche qui, dalla relazione previsionale allegata al bilancio generale e fino alla consuntivazione, è un susseguirsi di impervi sentieri che probabilmente neanche gli addetti conoscono, semplicemente perché mai hanno avuto la possibilità di percorrerli: in sintesi, il consiglio comunale determina i risultati che intende conseguire nei settori della cultura-istruzione-sport-ricreazione- ambiente-paesaggio-beni storici ed artistici ed i mezzi finanziari che a tal fine vengono attribuiti al servizio preposto; la giunta definisce il piano esecutivo con gli obiettivi assegnati affidando al responsabile del servizio preposto gli uomini, gli strumenti e i soldi stanziati; il responsabile definisce i progetti degli interventi da attuare, li lima e li adegua alle situazioni contingenti; poi li sottopone al sindaco e questi alla giunta; la giunta li può modificare e quindi ripassare al responsabile del servizio, che dispone poi gli interventi nella loro definizione finale; il dirigente del settore amministrativo redige una relazione sullo stato di avanzamento delle iniziative inserite nel piano esecutivo trasmettendola al controllo di gestione, eccetera, eccetera, eccetera…(ripetiamo…cliccate "Documenti" nel nostro sito www.corrieredisannicola.it e leggetevi, se avete voglia, tutto il resto).

La chicca finale è il cosiddetto Albo dei beneficiari di provvidenze di natura economica! Articolo 20: "Il Comune provvede alla tenuta dell'albo dei soggetti a cui siano stati erogati in ogni esercizio finanziario contributi di natura economica a carico del proprio bilancio. L'albo è aggiornato entro il 30 aprile di ogni anno a cura del settore che predispone i provvedimenti finali di attribuzione dei contributi. Per ciascun soggetto iscritto nell'albo sono nello stesso indicati: a) denominazione dell'associazione, ente benefico o comitato ed indirizzo della sede sociale; b) finalità della concessione; c) disposizione di legge o di regolamento in base alla quale la concessione è stata effettuata; d) carattere annuale ricorrente ovvero speciale o straordinario della concessione; e) importo concesso. Il Sindaco adotta idonei provvedimenti per assicurare la consultazione dell'albo da parte di tutti i cittadini, enti, associazioni e comitati con la massima facilità di accesso e visione dell'albo predetto. Rende nota la pubblicazione dell'albo e il diritto di accesso mediante avvisi all'albo pretorio, negli spazi comunali destinati alla pubblicità stradale e dandone notizia nella cronaca locale di giornali e periodici".
Mai saputo niente! Forse perché prima non c'era l' addetto stampa, perché sono cose che non si devono far sapere (neanche ai preposti da noi interpellati) o perché le uniche risorse finora utilizzate sono state quelle non già concesse alle povere associazioni, bensì quelle spendacciate in millenovantanove iniziative tutte promosse in autonomia dal Comune per esaltare le gesta dei suoi paladini?
A proposito, ma è rimasto almeno qualche soldo per pagare gli straordinari dell'anno scorso a qualche dipendente che continua a sbraitare?
Ce lo vogliamo o no togliere dalle scatole?


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