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Delle vacanze trascorse a
Rimini dai nostri anziani abbiamo offerto ai nostri lettori
due “finestre” (Berlusconi non ce ne voglia per il termine)
che, a prescindere da qualsivoglia strumentalizzazione
o elucubrazione fantapolitica, intendevano rappresentare
la superficialità mostrata da questa Amministrazione
nel programmare prima e gestire poi un servizio particolarmente
apprezzato e “sentito” da coloro che lo attendono per
un anno intero.
Concludevamo il nostro precedente articolo
anticipando un dettagliato resoconto della debacle patita
in quel di Rimini, ma, ci scusiamo per questo con
i nostri “affezionati”, alcuni episodi e |
“chiacchierate” tra amici
anziani ci hanno indotto a scrivere queste quattro
righe per non mancare alla promessa fatta.
Per amore della verità, non rinneghiamo certo ciò che abbiamo scritto
(anzi!!!) però riteniamo che (purtroppo spesso) il silenzio sia più proficuo
di una crociata … senza soldati al seguito. Difendere servitori della gleba troppo
asserviti al potere di coloro che del potere ne fanno una ragione di vita quotidiana, è vana
impresa.
Il fallimento della spedizione a Rimini, per colpa
(o merito?) di buontemponi inclini al più sordido pentimento, si è miracolosamente trasformato
in un successo per l'impero …. delle “ottomani”. Potenza del trasformismo più bieco
e meschino di qualcuno che del servilismo ne fa ogni giorno una ragione di
vita.
E allora andiamo avanti, perché la giostra della vita ha iniziato un nuovo
giro, con nuovi anzi vecchi personaggi, con il solito baraccone che sfoggia imperturbabile
i suoi fenomeni e con i soliti “fessi” che assistono allo spettacolo quotidiano ….
pagando anche il biglietto.
Ma le idee , consentiteci, quelle sono proprio un'altra cosa, “quelle” possono
essere difese contro tutto e tutti. E a noi non resta altro che continuare a
difendere le idee .
Del resto, non abbiamo fatto altro fino ad oggi? |