LA
CARICA DEI VENTITRE'
La nomina
del primo Difensore Civico in dirittura d'arrivo. Molti i
candidati e pochissime
le previsioni. Difficilissimo per i valutatori riscontrare
in un solo aspirante,
e tutti insieme, gli impegnativi requisiti richiesti dal
bando di concorso.
di Nicola Ciaramella
Quindici
avvocati, quattro commercialisti ed altrettanti dipendenti
(o ex) di enti pubblici sono nel mirino del consiglio
comunale. L'occhio di bue li sta ormai squadrando uno per
uno, da capo a fondo, riprendendone tutti i contorni, le
sfumature e i chiaroscuri per permetterne la proiezione
dell'immagine ad altissima definizione. L'elezione del primo
Difensore Civico di San Nicola la Strada è dunque
entrata nella sua fase decisiva. Dopo la fumata nera del
novantotto, entro il prossimo febbraio conosceremo, salvo
complicazioni, il "nostro" Perry Mason, pronto a tutelare i
nostri diritti e i nostri interessi nei confronti della cosa
pubblica garantendo, pena la ghigliottina per i funzionari
comunali inadempienti, correttezza, efficienza e speditezza
nei procedimenti amministrativi e nell'intera macchina
burocratica. Il tutto, e qui sta il bello, ispirandosi ad un
ricchissimo e semidivino patrimonio spirituale personale
fatto di indipendenza, obiettività,
imparzialità, probità e competenza che l'
"Avvocato dei Poveri (cittadini)" dovrà
necessariamente ed obbligatoriamente possedere. Alla
faccia!, direbbe Totò. Non si ha notizia, al momento-
eccezion fatta per quel tale di Recale che si è
autoimmortalato sul suo sito web tra i più grandi
personaggi, comici compresi, della storia del nostro
inguaiato pianeta- di un essere umano che, tutte insieme,
possa vantare queste incredibili qualità. Né
"mostri" siffatti sembrano spuntare da una attenta lettura
delle domande presentate dagli aspiranti, molte delle quali
morbosamente corredate da curricula professionali, titoli e
sottotitoli vari e variegati lunghi alcuni chilometri e
pesanti alcune tonnellate. Difficile, dunque, il compito dei
valutatori. Se non ci riuscirono i cecchini dell'
amministrazione di Tiscione a cavare un solo nome da appena
quattro, mandando all'aria buatte e burattini, figuriamoci
con quale ottimismo si possa affrontare una selezione con
ben ventitre candidati in fila per sette col resto di due. I
capi e i vicecapi della maggioranza e dell'opposizione ai
quali abbiamo chiesto di compilare la schedina dei
pronostici hanno evidenziato l'assoluta assenza nei loro
pensieri e nei loro piani di autentici aspiranti papabili o
in odore di elezione. Sembra che nessuno abbia il suo
raccomandato e nessuno riesca a tirar fuori un nome che
possa andar bene e che metta tutti a tacere. Campioni in
giro, insomma, non ce ne sono, inutile illudersi ed inutile
cercarli. Se ci togliamo, dalla lista dei candidati, i
"giovani" con poca esperienza, i consulenti e revisori che
in un modo o nell'altro chissà quante occasioni hanno
avuto di farsi amici sparsi in giro, quelli che sono scesi
direttamente in politica sotto una ben definita bandiera e
quelli che nella politica a noi più vicina hanno o
hanno molto recentemente avuto un piede familiare, allora il
cerchio si stringe di colpo. E se poi ci togliamo pure
quelli che appaiono subito presuntuosi già da come si
presentano nella domanda, quelli che probabilmente
prendevano quattro in italiano e quegli altri ancora che
nella vita hanno fatto mille mestieri volando dall'uno
all'altro per conoscere meglio i segreti del mondo, allora
si rischia veramente di cominciare ad adoperarsi per indire
un nuovo concorso. Se un giano pentafronte simboleggiante
l'indipendenza, l'obiettività, l'imparzialità,
la probità e la competenza non lo troviamo neanche
nelle fiction dei registi latini ed omerici, allora
accontentiamoci di quello che ci offre il convento,
scendendo su un piano più pratico e concreto. Invece
di preoccuparci di quello che dovrebbe avere, vediamo un po'
quello che il Difensore Civico non dovrebbe essere:
l'espressione di quella atavica ed ancestrale paura che
tutto debba andare come sempre e cioè secondo i
giochi di potere che, caso per caso, esigono in alcuni
momenti preconfezionamenti su misura per manichini rimasti
spogli e, in altri, cuciture di rinforzo per smoking
già abbondantemente indossati. Ma Pascariello, si sa,
è una persona molto intelligente- lo riconoscono
soprattutto i suoi teorici oppositori- oltre che uno
stratega del buon senso: non permetterà, ne siamo
certi, che un Difensore Civico di parte distrugga tutta una
immagine di grande serietà nel ruolo che sta
gradatamente costruendo nell'ottica di una
universalizzazione della sua già possente e
carismatica presenza nel tessuto politico-amministrativo
sannicolese. Un Difensore dalla mente sgombra da qualsiasi
condizionamento, pronto alle crociate per combattere
l'ingiustizia e gli abusi, certamente lo si troverà,
a costo di inventarlo
E poi, non dimentichiamo, si
può sempre chiedere consiglio a quel tale di Recale
che dice e scrive (ma può farlo solo sul suo giornale
o su quelli che finanzia
) di essere il più
grande genio che madre terra abbia mai saputo
partorire
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