Continua la disamina del nuovo contratto di raccolta rifiuti da parte del Comitato Cittadino "San Nicola la Strada Città Partecipata".
 
I nuovi contenitori, la paura di strade più sporche (almeno all’inizio) e la necessità di incrementare i controlli.

«La prima grossa novità introdotta nel nuovo contratto di raccolta e trasporto dei rifiuti solidi urbani per gli anni 2021/2023, è l’obiettivo di raggiungere il 65% di differenziata entro il primo anno di gestione ed il 70% entro il terzo anno». 

A parlare è il presidente Domenico Pennino, che espone il frutto del lavoro, fatto di riflessioni e discussioni, svolto dal consiglio direttivo del “Comitato Cittadino San Nicola Città Partecipata” su una delle tematiche più importanti della vivibilità cittadina. 

«È un obiettivo decisamente importante, considerato che negli ultimi cinque anni siamo stati sempre al di sotto del 50%. Questo ambizioso traguardo, essendo stato inserito nel capitolato speciale di appalto (CSA), è sicuramente una forte sollecitazione ad operare bene sia per il Servizio di Igiene Urbana del comune, sia per la ditta che prenderà l’appalto. La ditta, per contratto, pagherà una penale dello 0,5% dell’importo contrattuale per ogni punto mancante al raggiungimento degli obiettivi fissati (art. 31 del CSA), mentre sarà premiata, se raggiungerà gli obiettivi del 65% e del 70%, con l’incasso aggiuntivo del 50% dei contributi ottenuti dai consorzi della filiera del CONAI e da altri ricavi conseguenti alla cessione di rifiuti a terzi (es. RAEE, olio vegetale, indumenti usati, ecc.).
Il vero problema sarà l’efficacia della collaborazione tra l’Amministrazione comunale e la ditta appaltatrice, nonché la capacità di controllo del comune sul comportamento della ditta e dei cittadini.
Se gli operatori incaricati della raccolta porta a porta riscontreranno una irregolarità nel conferimento dei rifiuti e riusciranno anche ad individuare il soggetto che non si è comportato bene, dovranno, per contratto, informare il corpo di Polizia Municipale che dovrà intervenire per punire il trasgressore.
Noi, come cittadini, speriamo fortemente che questa collaborazione funzioni davvero».

«La seconda novità, molto gradita, è l’obbligo fatto alla ditta appaltatrice di raccogliere il rifiuto, domestico e non, in tutti i giorni dell’anno, escluso soltanto le domeniche. Significa che a Pasqua, Natale ed in ogni altra festività infrasettimanale il servizio di raccolta proseguirà regolarmente».

«La terza novità che vogliamo segnalare è la gestione informatizzata dei servizi: ogni veicolo adibito alla raccolta ed al trasporto verso l’area di smaltimento verrà seguito da un sistema di “tracciamento” centralizzato che saprà dire, in ogni momento dove si trova, quale percorso ha fatto, che tipo di servizio sta svolgendo ed altro ancora.
Si tratta, insomma di un potente strumento di controllo sulla correttezza dei servizi svolti: ovviamente, occorrerà un ufficio di controllo comunale con il compito di fare le opportune verifiche. Come cittadini, ci aspettiamo che questo ufficio di controllo sia costituito con le giuste risorse e funzioni efficacemente».

«Infine, vogliamo segnalare un altro obiettivo importante inserito nel nuovo contratto: la diminuzione della produzione complessiva dei rifiuti nella misura minima dell’1% al termine del secondo anno di gestione e del 1,5% al termine del terzo anno. Obiettivo questo auspicabile ma ancora più ambizioso dei precedenti perché richiede che gli utenti (famiglie ed operatori commerciali) siano “educati” ad evitare gli sprechi, riducendo il più possibile gli scarti». 

Il Comitato Cittadino affronta, poi, anche l’argomento contenitori: a chi e come verranno consegnati, quali informazioni saranno stampate su ognuno?

«Il nuovo capitolato di appalto -riferisce Pennino- prevede diverse novità, tra le quali ci piace sottolineare in primo luogo la consegna a tutti i cittadini, in regola con i pagamenti delle utenze, da parte della ditta appaltatrice, di bidoncini o cassonetti di diversi colori per la raccolta differenziata, in modo da esporre nel giorno prestabilito quello di colore idoneo.
Per tale consegna le famiglie sono state identificate nel piano industriale (allegato all’appalto) in utenze domestiche (UD) in numero di 8341, ed utenze non domestiche (UnD) in numero di 458. Le UnD in base alla loro produzione di rifiuto vengono suddivise in: utenze a bassa produzione, tale da essere ricondotte alle utenze domestiche, ed in un secondo gruppo a grandi produttori di rifiuto tanto che hanno necessità di particolari attenzioni o accorgimenti progettuali nella organizzazione del servizio.
I contenitori devono essere identificati con la stampigliatura di un codice che consente di abbinarlo al nominativo dell’utente che lo riceve e recare adesivi indicanti il tipo di rifiuto che può contenere, inoltre devono essere provvisti di idoneo coperchio.
I contenitori destinati ai condominii, qualora posti in aree accessibili al pubblico, dovranno essere dotati di sistema di chiusura a chiave unica riservata solo all'utenza di riferimento.
Le famiglie residenti in abitazioni singole riceveranno un kit di raccolta per il rifiuto organico composto da n.1 contenitore areato da 10 litri ed un numero di sacchetti compostabili sufficienti per il numero di componenti della famiglia; alle utenze che risiedono in condomini fino ad 8 unità sarà consegnato un contenitore da 25 litri; le utenze che risiedono in condominii con un numero uguale o superiore alle 8 unità riceveranno un contenitore carrellato di volumetria da 120 a 660 litri.
Un’importante innovazione del nuovo contratto è l’obbligo per gli operatori della raccolta di rimuovere i “rifiuti abbandonati nelle vicinanze dei contenitori nel raggio di 5 metri (art. 45 del CSA). Finalmente, dovremmo trovare l’area intorno ai cassonetti pulita, anche dai rifiuti che cadono durante lo svuotamento».

«Ciò detto, -conclude- quali considerazioni possiamo desumere da questa prima variazione del capitolato di appalto? Pensiamo tutto il bene possibile per queste disposizioni, ma indubbiamente ciò comporterà, speriamo solo inizialmente, un incremento del rifiuto disperso nelle strade cittadine. Veniamo a spiegare il perché. Abbiamo scritto precedentemente che il capitolato prevede che i contenitori vengono dati a tutti i cittadini in regola con le utenze e devono essere provvisti di talloncino di appartenenza ed i dipendenti della ditta dovranno raccogliere solo il rifiuto posto nel contenitore idoneo. Facendo le dovute considerazioni in merito ai cittadini non in regola con le utenze, alla presenza di un folto gruppo di irregolari ed ai cittadini presenti sul territorio ma non residenti, dovremmo trovarci, almeno per i primi tempi, con la presenza sulle strade di un notevole incremento dei rifiuti abbandonati. Ecco perché ci sembra logico che il primo dovere della stazione appaltante (leggi Comune) dovrebbe essere quello di un incremento dei controlli sia con il censimento, da parte dell’ufficio comunale preposto, degli effettivi cittadini residenti che con l’incremento dei controlli per le strade cittadine come deterrente per quelli che depositano i rifiuti in maniera inidonea».

©Corriere di San Nicola

LEGGI IL VADEMECUM DEL CORRIERE DI SAN NICOLA
(con il nuovo contratto tra Comune e gestore del servizio di raccolta)
https://www.corrieredisannicola.it/ambiente/notizie/ambiente/il-vademecum-della-raccolta-dei-rifiuti-2018