Terra dei fuochi: dopo la sentenza della corte europea, istituzioni assenti e non all’altezza di dare risposte adeguate.
Attenzione alle finte bonifiche, alle finte promesse, alle soluzioni fittizie e ai falsi profeti… 

Ogni cittadino, abitante della Terra dei fuochi, ma anche della terra in generale, farebbe bene a monitorare e controllare le azioni e gli interventi che i Governi dicono di voler fare, per rimediare, aggiustare oppure per dare seguito a qualche sentenza che condanna le loro non-azioni, non-opere ed omissioni.

Esiste un altro luogo, poco distante dalla Terra dei fuochi, che spesso citiamo nei nostri articoli: Crotone, denominata, non per un caso, “Terra dei veleni”. Qui, il sindaco Ing. Vincenzo Voce si batte da anni contro la devastazione ambientale e le finte bonifiche, ancor prima di diventare primo cittadino.
Così risponde in uno dei suoi post sui social all’A.D. di ENI REWIND, uno dei maggiori responsabili del disastro ambientale a Crotone:

«LA BONIFICA COME LA TELA DI PENELOPE.
Si fa finta di bonificare, ma siamo sempre al punto di partenza.
Secondo l’A.D. di ENI REWIND Dott. Grossi, il problema dello stallo della bonifica sarei io, il Presidente Ferrari e la Regione Calabria. Il motivo? Ci stiamo opponendo con tutte le forze nella difesa del nostro territorio. Meno male aggiungerei. Forse erano abituati ad altri interlocutori, magari con il cappello in mano. Oggi sono stato in audizione alla commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti.
L’ho detto chiaramente ai parlamentari: Comune, Provincia e Regione pretendono che si rispetti il progetto approvato. Un progetto che non mi è mai piaciuto, che prevede la tombatura dei veleni di Pertusola. Ci stiamo opponendo in tutte le sedi, in ogni Conferenza dei Servizi, nelle aule giudiziarie. La logica di portare a SOVRECO i rifiuti da altre parti, ma non quelli della bonifica, non è un paradosso. Il progetto di bonifica FASE 2 è stato un compromesso: messa in sicurezza dei siti industriali (tombatura) e fuori regione i rifiuti delle discariche a mare. Oggi ENI Rewind non vuole fare né uno e né l’altro. Se aggiungiamo poi che Eni non ha presentato un progetto di sviluppo per la città, si capisce che non possiamo far altro che opporci.
Resta il problema degli altri rifiuti (Tenorm con amianto), che non possono andare neanche a SOVRECO. Ho detto alla Commissione che la bonifica crotonese è come la tessitura della tela di Penelope, con l’unica differenza che dopo vent’anni Ulisse è ritornato a casa, mentre noi dopo vent’anni siamo al punto di partenza.
Il tempo l’ha perso ENI con gli alberelli magici e le finte bonifiche green, tra inutili sperimentazioni di tecnologie inique. Sono sempre loro ad aver interrato scorie in tutta la città, con l’attività di recupero della scoria del forno cubilot, fatta in maniera non conforme, o inquinato paesi distanti un centinaio di km come Cassano allo Ionio e Cerchiara di Calabria con le pericolosissime ferriti di zinco.
Direi che l’A.D. Grossi è il meno titolato a fare la morale a noi.
Un consiglio al dott. Grossi voglio darglielo: non perda tempo e porti i rifiuti all’estero».

Analoga scena nella Terra dei fuochi. Dopo la sentenza CEDU, le istituzioni non sanno cosa fare e cosa propinare ai cittadini. Cominceremo anche qui a tessere la tela di Penelope, sperando che Ulisse ritorni dal suo lungo viaggio.
Nella Terra dei fuochi, a circa un mese dalla sentenza CEDU, le istituzioni sono impreparate su tutta la linea. Secondo circa cinquanta sigle e organizzazioni della Terra dei fuochi, Regione e Governo stanno dando risposte inadeguate o palesemente contradditorie rispetto alle prescrizioni della Corte europea dei diritti. La regione Campania dice che la sentenza si riferisce al 2013, tirandosene fuori, mentre il Ministro dell’Ambiente minaccia ricorso contro la sentenza (una sentenza giusta).

«A circa un mese di distanza - scrivono Legambiente, Volontari Antiroghi Acerra ed altri - i vertici istituzionali hanno restituito la cifra della loro inadeguatezza di fronte al caso». I comitati campani si stanno compattando in un rinnovato coordinamento: «Costruiremo momenti di riappropriazione del diritto alla vita che, ancora, viene negato a chi vive, e muore, nella Terra dei Fuochi».

-Terra dei Fuochi, video a Napoli flash-mob con lettura sentenza Cedu: https://www.youtube.com/watch?v=L3PwOJJS1z0
Finché il giorno splendea, tessea la tela
Superba, e poi la distessea la notte
Al complice chiaror di mute faci.
Così un triennio la sua frode ascose,
E deluse gli Achei.
Tessea e distessea, Tessea e distessea, Tessea e distessea, Tessea e distessea…aspetta e spera…

Giovanna Angelino
©Corriere di San Nicola

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-Fonte immagine: Volontari antiroghi Acerra – pagina facebook