“L’Opera Lucana”, il “libro della comunità”
Presentato nel Salone Borbonico di San Nicola la Strada, alla presenza di tutte le Autorità locali, l’ultimo volume di Don Francesco Catrame.
Il saluto e l'impegno del sindaco Marotta e dell’assessora alla cultura Natale.
La ricca relazione del Prof. Don Valentino Picazio.
Gli apprezzamenti di Mons. Antonio Pasquariello in un messaggio inviato al conduttore Ciaramella.
L’invito del Vescovo Emerito Mons. Nogaro a “prendere tutti in mano il Vangelo di Luca e gli Atti degli Apostoli per sentire il brivido della vita che risorge ogni giorno”.
Il VIDEO della manifestazione con gli interventi di tutti i relatori.
Un Salone Borbonico predisposto con cura ed attenzione, affollato di cittadini ed arricchito della presenza di tutte le Autorità locali (Civili, Politiche e Religiose, Protezione Civile, Dirigenti scolastici, Personalità del mondo culturale, Rappresentanti delle principali Associazioni del Territorio e della Stampa), ha tributato il dovuto omaggio a Don Francesco Catrame, di cui è stato presentato, giovedi 23 febbraio, l’ultimo capolavoro letterario, “L’Opera Lucana – Vangelo e Atti degli Apostoli”.
A condurre la serata, dopo aver doverosamente ringraziato tutti i presenti, Nicola Ciaramella (che scrive), il quale non ha esitato ad esternare la sua soddisfazione nell’essere stato chiamato dal parroco di Santa Maria degli Angeli per dirigere i “lavori” del convegno.
“Mi è stato concesso il grande onore di coordinare questo incontro imperniato sulla presentazione dell’ennesimo pregevole prezioso libro scritto da Don Francesco Catrame”, ha detto il direttore del Corriere di San Nicola, specificando che l’incontro ha fatto seguito alla presentazione ufficiale del testo, già avvenuta, lo scorso dicembre, sempre a cura del Centro Apostolato Biblico della Diocesi di Caserta, presso la biblioteca Diocesana di Caserta.
Come da suo desiderio fortemente espresso in varie occasioni, Don Francesco, dunque, ha voluto porgere il frutto del suo ultimo lavoro anche e soprattutto alla comunità dei sannicolesi, che gli stanno testimoniando il proprio affetto e la propria vicinanza sin da quella domenica 3 luglio 2016 in cui si insediò quale parroco di Santa Maria degli Angeli.
Una data memorabile che Ciaramella ha voluto sottolineare, ricordando uno dei suoi pensieri che scrisse sul suo giornale sulla venuta nella città di San Nicola la Strada di un sacerdote “dal nome meraviglioso”:
“Un nome affascinante, come quello del nostro Grande Papa e di Don Francesco, non poteva lasciarmi indifferente. Ed è anche ulteriore motivo per cui non ho saputo dire di no quando mi è stato chiesto di organizzare questa serata”.
Teologo biblico e docente di Sacra Scrittura, Don Francesco è sublime sostenitore, come ha ininterrottamente manifestato nella sua carriera pastorale e nei suoi studi, della necessità di affermare sempre con maggior vigore il valore della famiglia, dimora e presidio insostituibili di tutte le virtù della persona e della società in un clima, come quello che oggi regna, in cui sono continuamente calpestati i più alti valori tradizionali. Don Franco, insomma, sta affrontando con grandissima carica umana e profondo impegno spirituale la sua nuova missione di fede nella nostra città, dove ha subito trovato tantissimi amici ed estimatori, dalle istituzioni ai cittadini comuni.
Al “tavolo dei lavori” del convegno, oltre all’autore del libro, il Sindaco di San Nicola la Strada Vito Marotta, l’ Assessora alla Cultura Maria Natale e il Prof. Sac. Don Valentino Picazio, Docente di Sacra Scrittura presso l’istituto Superiore di Scienze Religiose della Diocesi di Caserta (e coordinatore Responsabile dell’Area Profetica-Evangelizzazione della Diocesi di Caserta, nell’ambito della quale è anche Direttore del Settore Biblico e Direttore dell’Ufficio per l’Educazione, la Scuola e l’Università), che ha fornito il suo preziosissimo contributo al fine di far conoscere più da vicino l’opera di Don Francesco Catrame.
Prima di dare la parola ai relatori, Ciaramella ha parlato delle tappe più importanti della vita di Don Francesco Catrame, tracciando un breve, doveroso, essenziale curriculum del suo impegno sacerdotale nonché di raffinato scrittore.
Don Franco Catrame è specializzato in Teologia Biblica. Fu ordinato sacerdote il 24 marzo del 1984. Gli sono stati affidati, dopo la sua ordinazione, numerosi servizi pastorali. E’ stato vicario nella parrocchia di S. Sebastiano in Caserta; notaio del tribunale diocesano per le cause di nullità matrimoniale; cappellano delle Suore degli Angeli in Casagiove.
Poi, e qui giusto soffermarsi per più di un attimo, vicario parrocchiale della Parrocchia di Santa Maria degli Angeli in San Nicola la Strada.
«Era settembre 1985 -ha ricordato Ciaramella- lo volle l’amatissimo Don Antonio Pasquariello, parroco, in quell’epoca, della nostra meravigliosa parrocchia “madre”; chissà in quanti lo ricordano. Don Francesco rimase a San Nicola per un anno e mezzo, lasciando a malincuore la nostra città per assolvere un importantissimo compito che gli fu affidato».
Nel febbraio 1987, infatti, fu chiamato a seguire una realtà pastorale che stava per nascere, la erigenda Chiesa del Santissimo Nome di Maria in Puccianiello, realtà alla quale Don Francesco dedicò due anni di intenso lavoro ed innumerevoli fatiche per formare la Comunità. Il vescovo Mons. Cuccarese, nel maggio del 1989, finiti i lavori di costruzione della nuova chiesa, nominò Don Francesco, appena trentenne, primo Parroco della Parrocchia di Puccianiello.
Nel 1994, dopo essere stato assistente spirituale dell’Ospedale Civile di Caserta, a Don Francesco fu affidata, per forte volere del vescovo Mons. Raffaele Nogaro, la cura pastorale e spirituale dei malati: fu, infatti, nominato Direttore diocesano della Pastorale sanitaria nonché Assistente dei Medici cattolici della Diocesi.
Don Francesco è stato per un decennio, precisamente dal 1994 al 2004, Docente di Sacra Scrittura presso la Scuola di formazione teologica per i Diaconi permanenti e i Ministri straordinari della Comunione istituiti nell’ambito delle Parrocchie. Poi è stato Parroco, dal ’96 al 2000, in San Leucio e Vaccheria e poi ancora parroco di S. Bartolomeo in Centurano, adoperandosi per la ripresa dei lavori di costruzione (bloccati da anni) della nuova chiesa nel parco Cerasole, dando forte impulso all’Oratorio e alle attività pastorali.
Le ultime tappe della sua luminosissima carriera, prima di venire a San Nicola, le ha vissute quale Parroco della Parrocchia dell’Assunta a Recale (per dieci anni, dal 2006 al 2016) e Vicario della Foranìa di Marcianise (lo è tuttora), per nomina dell’attuale Vescovo di Caserta, Mons. Giovanni D’Alise.
Don Francesco non ha mai scisso la sua vita pastorale dall’impegno culturale che ne ha caratterizzato l’intera sua esistenza fin qui consumata. Non si contano le sue ore trascorse sui libri, in biblioteca, in chiesa, in qualunque luogo egli potesse trovare alimento per la sua irrefrenabile voglia di leggere e di approfondire il suo strettissimo naturale legame con la conoscenza.
Che Don Francesco Catrame sia diventato, nel tempo, raffinato scrittore dall’eccezionale carisma culturale, lo testimoniano i testi di cui sinora è stato autore, a partire dai “Commenti sui Sinottici e gli Atti degli Apostoli” scritti proprio per laScuola diocesana di formazione della quale abbiamo parlato. Sono stati, in seguito, pubblicati “Commento della Familiaris Consortio nel XXV anniversario” (2006), “Preghiere” (2015) e “La Famiglia Cristiana” (2015), quest’ultimo giunto a coronamento dei suoi studi, iniziati negli anni ’90, sulla pastorale socio-familiare per la formazione dei fidanzati e delle famiglie, alla luce della Sacra Scrittura e del Magistero conciliare.
Il suo ultimo lavoro, “L’Opera Lucana – Vangelo e Atti degli Apostoli”, oggetto del partecipatissimo incontro di giovedi 23 febbraio, pubblicato da Edizioni Saletta dell’Uva e stampato presso Depigraf, si avvale, come il precedente, della prestigiosa prefazione di Mons. Raffaele Nogaro, Vescovo Emerito di Caserta, che ben conosce Don Francesco sin dal primo giorno in cui assunse la guida della diocesi.
"Parroco zelantissimo" -scrive Mons. Nogaro nell’aletta posteriore del libro- "che con sapienza e grazia ha preso in considerazione il sostanziale messaggio di vita del Vangelo e degli Atti di Luca, rivolgendolo con amore al popolo di Dio. La sua scrittura è chiara, consapevole ed accurata, espressione di una sensibilità profonda verso i contenuti. L’intenzione è far emergere la bellezza della narrazione lucana, che si rivela nella completezza e nella varietà del messaggio".
Mons. Nogaro ritiene il libro di Don Francesco "una scrittura di 'periferie', sempre 'in uscita', nel senso di Papa Francesco, rivolta cioè a tutti, anche ai non cristiani e non credenti, perché il Vangelo è l’unico messaggio che valga la pena ascoltare e praticare".
«Io ho letto varie volte questo libro -ha detto Ciaramella- e la mia umile, certamente non all’altezza, impressione finale, è che questo libro trova la sua forza nella semplicità e nella umiltà di Don Francesco. Il quale, pur essendo un uomo dall’elevato spessore culturale, con semplicità riesce non solo a scrivere, ma a dialogare. Sì, perché, in fondo, non c’è messaggio più semplice, e grande, di quel Vangelo che Don Francesco vuole proporre quale compagno di viaggio al popolo che cammina verso Dio».
Pregevoli e particolarmente sentiti gli interventi che si sono succeduti.
A cominciare, secondo la scaletta predisposta dal conduttore, il sindaco Vito Marotta, primo a giungere, prima di tutti, pubblico compreso, nel salone del Real Convitto, con notevole anticipo rispetto all’orario di inizio della manifestazione. Del Primo Cittadino è ben nota l’attenzione che da sempre ha dedicato alla cultura e alla valorizzazione delle risorse culturali: l’occasione della presentazione del libro di Don Franco ha chiaramente lasciato trasparire il suo piacere di poter essere partecipe di un avvenimento che, oltre ai suoi altissimi contenuti, arreca lustro alla nostra città, per la quale la presenza di Don Franco quale autorità religiosa è bene prezioso.
«Con Don Franco, che è qui da non molti mesi -ha detto Marotta- si è stabilito un rapporto davvero molto bello, soprattutto nell’interesse costruttivo della nostra città. Era giusto, quindi, che l’amministrazione comunale desse subito la disponibilità affinché questa opera fosse presentata in uno dei luoghi simbolo di San Nicola la Strada. Proprio per testimoniare il rapporto stretto che deve esserci tra la nostra vita spirituale e la comunità cittadina nella sua interezza e non solo nella sua comunità parrocchiale. Avevamo bisogno e abbiamo bisogno di una guida ed è ancor più bello che la nostra comunità stringa un rapporto con noi anche attraverso un’opera letteraria».
La parola è poi passata alla sempre presente Assessora alla Cultura Maria Natale, di cui non si contano le lodevoli iniziative in questi anni realizzate per la promozione della cultura sul territorio comunale.
«Mi piace prendere spunto -ha detto Maria Natale- da un passo del libro, nel quale ci sono parole portanti per la vita di ognuno di noi. L’unica cosa necessaria all’uomo per vivere, scrive Don Franco, è l’essere amato senza condizioni. Io credo che ogni essere umano, di qualsiasi fattezza, di qualsiasi radice sociale, economica, culturale debba essere spinto da questa cosa fondamentale. Ed è proprio l’amore che ha spinto gli apostoli a prodigarsi, ad essere vicini a Gesù. Se noi ci riflettiamo, uomini semplici, pescatori, uomini di poca cultura sono riusciti, attraverso sicuramente l’aiuto dello Spirito Santo, a raggiungere vette così elevate».
Il compito di parlare diffusamente del libro, di farne conoscere i fini e gli aspetti motivazionali, di aiutare a capire la ricchezza che si cela in ogni parola, in ogni frase, in ogni riflessione scritta da Don Francesco, lo ha degnamente assolto con insuperabile maestrìa Don Valentino Picazio, che già fu presente, lo scorso dicembre, al tavolo dei relatori nella biblioteca diocesana.
Prima di cedergli la parola, Ciaramella ha voluto ricordare una “piccola curiosità”: Don Valentino fu ordinato sacerdote il 24 marzo 1984, cioè nello stesso giorno di Don Francesco Catrame…
«Se per noi cristiani il Vangelo è una parola così difficile -ha detto Don Valentino Picazio- immaginiamo per chi non crede. Noi dovremmo cercare, come credenti, di sdoganare questo tema che la Bibbia è dei preti, è delle suore, è delle persone colte; altrimenti Gesù avrebbe parlato a pochi e non a tutti. Anzi, Gesù parla semplicemente, proprio perché vuole farsi capire. Il rapporto con la Sacra Scrittura deve diventare popolare, familiare e nello stesso tempo credente. Abbiamo bisogno, oggi, di recuperare questo tema dell’accesso ai testi, anche se non stiamo studiosi, anche se non siamo biblisti, anche se non siamo esperti».
E, dopo questa premessa, una accurata analisi del testo: a partire dalla “logica continuazione” tra i due “tomi” con cui Don Francesco ha voluto approfondire e porgere ai lettori l’opera di Luca, ovvero il Vangelo e gli Atti degli Apostoli, con l’intento di metterlo a disposizione della comunità per parteciparne i contenuti e gli alti insegnamenti.
A seguire, c’è stato un momento di grande raccoglimento con la lettura di alcune pagine del libro, contemporaneamente proiettate, con altre foto (tra cui uno splendido ritratto a matita di Don Francesco realizzato dall’artista Vittorio Di Tommaso) sullo schermo della sala grazie alla collaborazione dei volontari della protezione civile.
Protagonista la donna, scelta non a caso, ma perché, come scrive Don Francesco, "Nel corso della Scrittura emergono figure femminili che sono presentate come esempi di intelligenza e di devozione, di eroismo e di femminilità”.
A declamare, mirabilmente, affascinanti paragrafi da pag. 84 a pag. 90, “La donna” e “Le donne che seguivano Gesù”, Giovanna Tramontano.
E poi, prima di dare la parola all’Autore, la “sorpresa”, fortemente voluta ed annunciata poche ore prima su facebook.
«Don Francesco Catrame, come abbiamo detto» -a parlare è Nicola Ciaramella- «è stato vice parroco di Santa Maria degli Angeli. Era il 1985. Parroco era il nostro grande, amatissimo, adoratissimo Mons. Antonio Pasquariello, il cui nome è indelebilmente scolpito nella storia sannicolese, all’epoca, e precisamente dal 1971 al 1990, ancora ‘Don’. Beh, nei giorni scorsi, gli ho telefonato. Gli ho chiesto di parlarmi un po’ di Don Francesco, di quella sua vecchia esperienza a San Nicola, quando era appena agli inizi della sua missione sacerdotale. Sono giornalista, la curiosità è sempre tanta, ma gliel’ho chiesto soprattutto da sannicolese legato alla storia di questa città e ai suoi protagonisti. Mons. Pasquariello, come sempre amorevole, disponibile e puntuale, mi ha mandato questa mail. Molto bella, mi sono commosso. La leggo: “Carissimo Nicola, grazie per l'invito, ma per precedenti impegni giovedì non potrò essere a San Nicola la Strada per la presentazione del volume di Don Francesco Catrame ‘L'Opera Lucana’, per cui affido a te questa nota che potrai trasmettere a Don Franco. E' per me motivo di gioia e di grande orgoglio che un mio vice-parroco di tanti anni fa, da giovane sacerdote, timido e riservato, sia diventato uno dei più fecondi e coraggiosi scrittori di libri, impegnati e profondi, della nostra diocesi. ‘L'Opera Lucana’, scritta da Don Franco, sempre chiaro e preciso nella esposizione, va letta con l'intento di conoscere e approfondire il messaggio di Gesù e la realizzazione di tale messaggio nella prima comunità cristiana di Gerusalemme. Le due parti dell'unico progetto letterario dell'Evangelista, Vangelo e Atti degli Apostoli, come dice l'autore, vanno letti di seguito, perché ogni realtà esistente, e in questo caso la comunità cristiana, va considerata nell'indispensabile connubio della teoria e della pratica. A Don Franco auguro con tutto il cuore ‘Ad Maiora!’ e a te porgo un vivo ringraziamento per questo nobile servizio che fai per la città di San Nicola la Strada. Don Antonio Pasquariello”.
«Umiltà encomiabile» -ha concluso Ciaramella- «"Don" Antonio Pasquariello ha il titolo di Monsignore. Il primo, unico Monsignore della storia sannicolese… E preferisce firmarsi "Don"…. Un Grande!».
D’obbligo, a questo punto, oltre che da scaletta, la parola a Don Francesco, che, dopo aver ringraziato tutti i presenti e i componenti del “tavolo dei lavori”, ha espresso tutta la sua gioia per la particolare “location” nella quale si è tenuto l’incontro:
«Dico grazie al sindaco per aver accolto subito il mio desiderio di presentare questo libro qui e non in chiesa. La chiesa è una parola fredda, spesso anche astratta. Invece a me piace essere dove vive la gente, perché la parrocchia significa stare tra la gente. Ci siamo allontanati dal vangelo. Il vangelo è una possibilità che viene data all’uomo. Io credo che il vangelo, Luca in modo particolare, è per l’uomo, non per il credente. Il motivo della mia presenza qui è perché io volevo un luogo che fosse la città, che fosse una realtà dove si pulsa il cuore alla città. Noi incontriamo autenticamente l’uomo, e in lui Gesù, se camminiamo per la strada, se usciamo dal nostro tempio».
Al termine del suo intervento, seguito con molta attenzione dal pubblico, con il fiato quasi sospeso per la straordinaria intensità di ogni parola usata, il momento finale: il saluto del Vescovo Emerito di Caserta, autore della prefazione al libro.
Mons. Raffaele Nogaro, un non sannicolese che ha, da sempre, San Nicola la Strada nel cuore, è stato seduto lì, ad ascoltare con attenzione, in prima fila, per tutta la durata della manifestazione. Un gesto dall’altissimo significato per tutti i membri di una comunità che vuole crescere, conoscere, capire ed aver fiducia.
«Sia questo libro il libro della comunità. Luca, sia negli Atti sia nel Vangelo è la consolazione dell’uomo. Vorrei che sin dall’inizio sentiste che lui presenta il suo Vangelo come la scienza della salvezza, della gioia dell’uomo. Parla, già all’inizio, del Padre che ha le viscere materne della misericordia per tutti. Il Cristo si rivela come giustizia di Dio, ma la giustizia di Dio è giustificazione dell’uomo; è, cioè, consolare l’uomo e la donna, aiutare l’uomo e la donna, salvare l’uomo e la donna».
«Mi raccomando» -ha concluso Nogaro- «prendete tutti in mano il Vangelo di Luca e gli Atti degli Apostoli; allora sentite il brivido della vita che risorge ogni giorno».
Grandi parole a suggellare una magica, indimenticabile serata, che, come ha detto, carico di tutta la sua passione, Ciaramella, "tutti i presenti hanno voluto regalare alla città di San Nicola la Strada”.
Una serata tutta vissuta sulle ali del suo unico protagonista, “quel Gesù” che chiede ad ogni creatura umana la “conversione al Vangelo”. «Che non significa -come scrive Don Francesco- cambiare strada o cambiare mentalità, bensì accogliere Gesù, respingendo continuamente l’ "anticristo" che è in ognuno di noi: l’idolo del denaro, del potere e della vanità».
“Convertirsi al Vangelo” significa «eseguire l’unico comandamento di Gesù: “Amatevi gli uni gli altri, come Io vi amo”».
Nicola Ciaramella
©Corriere di San Nicola
IL VIDEO DELL'INCONTRO
(realizzato da Biagio Pace)
(cliccare sulla freccetta)
SOMMARIO:
-introduzione di Nicola Ciaramella
-parla il sindaco Vito Marotta (da minuto 07:35)
-parla l'assessora Maria Natale (da 10:41)
-parla Don Valentino Picazio (da 14:01)
-legge Giovanna Tramontano (da 31:25)
-lettura messaggio di Don Antonio Pasquariello (da 34:06)
-parla Don Francesco Catrame (da 37:50)
-parla Mons. Raffaele Nogaro (da 54:39)
Don Francesco Catrame
Nicola Ciaramella ha condotto la serata
Il sindaco Vito Marotta
L'Assessora alla Cultura Maria Natale
Il Relatore Sac. Prof. Don Valentino Picazio
Il Vescovo Emerito di Caserta, Mons. Raffaele Nogaro
Il pubblico è accorso numerosissimo. Presenti anche TUTTE le Autorità locali. Una concreta testimonianza, insomma, dell’importanza culturale dell’iniziativa e, soprattutto, dell’affetto e della stima che San Nicola la Strada nutre per il parroco di Santa Maria degli Angeli. Ricordiamo, oltre, naturalmente, al Primo Cittadino Vito Marotta e all’Assessora alla Cultura Maria Natale, entrambi al tavolo della conferenza, l’Assessora Valeria Tramontano, il Presidente del Consiglio Comunale Fabio Schiavo, i Consiglieri comunali Alessia Tiscione, Michela Papa, Giovanni Motta e Gaetano Mastroianni, il Comandante della Polizia Locale Ten. Col. Michele Orlando, il Coordinatore del Nucleo Comunale della Protezione Civile Dr. Ciro De Maio, la Presidente del Tavolo Regionale del Partenariato Economico e Sociale della CampaniaD.ssa Lucia Esposito, il Vescovo Emerito di Caserta Mons. Raffaele Nogaro, la Dirigente scolastica dell’Istituto Comprensivo Capoluogo D.ssa Antonia Mazzarella, i Diaconi delle due parrocchie Don Lino Tiscione e Don Alfonso Tiscione, il Presidente della Pro Loco Carlo D’Andrea con alcuni suoi collaboratori, Rappresentanti di alcune delle principali Associazioni del territorio (“Gli Allori”, “N.S. di Lourdes”, “Atletica San Nicola”, “Il Giardino”, “Alterum”) nonché il giornalista Luigi Russo.
Una nota a parte merita il Coordinatore del Nucleo Comunale della Protezione Civile, Dr. Ciro De Maio, presente con alcuni Volontari del Nucleo della Protezione Civile di San Nicola la Strada, che egli guida con saggezza ed insuperabile professionalità. La loro disponibilità e prontezza nell’allestire, predisporre e rendere funzionale il Salone Borbonico messo a disposizione dal Sindaco Marotta si sono rivelati fondamentali per la riuscita dell’iniziativa.
Vanno ringraziati, inoltre, il sempre disponibile, competente ed appassionato video-operatore Biagio Pace, che ha realizzato il filmato della manifestazione, pubblicato, come tantissimi altri avvenimenti, nella VideoGallery del Corriere di San Nicola.
Un grazie a Michele Feola, che ha messo a disposizione il suo impianto di amplificazione, agli studenti che hanno accolto il pubblico e al fotografo Stani Smeragliuolo, attentissimo nell’immortalare i momenti più importanti della serata.
Il ritratto di Don Franco Catrame eseguito a matita dal Prof. Vittorio Di Tommaso, che, con altre foto del libro e di Don Franco stesso, è stato proiettato sullo schermo dai volontari della Protezione Civile. Sarà il logo di una nuova rubrica in preparazione sul Corriere di San Nicola.
La mail inviata al Corriere di San Nicola da Mons. Antonio Pasquariello, che Nicola Ciaramella ha letto con gioia e commozione nel segno di quell’amore immortale che il popolo sannicolese nutre nei confronti del suo “vecchio” parroco.
«Carissimo Nicola, grazie per l'invito, ma per precedenti impegni giovedì non potrò essere a San Nicola la Strada per la presentazione del volume di Don Francesco Catrame "L'Opera Lucana", per cui affido a te questa nota che potrai trasmettere a Don Franco. E' per me motivo di gioia e di grande orgoglio -ha scritto Mons. Pasquariello, uno dei personaggi più grandi ed amati della storia di San Nicola la Strada ricordi- che un mio viceparroco di tanti anni fa, da giovane sacerdote, timido e riservato, sia diventato uno dei più fecondi e coraggiosi scrittori di libri, impegnati e profondi, della nostra diocesi. "L'Opera Lucana", scritta da Don Franco, sempre chiaro e preciso nella esposizione, va letta con l'intento di conoscere e approfondire il messaggio di Gesù e la realizzazione di tale messaggio nella prima comunità cristiana di Gerusalemme. Le due parti dell'unico progetto letterario dell'Evangelista, Vangelo e Atti degli Apostoli, come dice l'autore, vanno letti di seguito, perché ogni realtà esistente, e in questo caso la comunità cristiana, va considerata nell'indispensabile connubio della teoria e della pratica. A Don Franco auguro con tutto il cuore "Ad Maiora!" e a te porgo un vivo ringraziamento per questo nobile servizio che fai per la città di San Nicola la Strada. Don Antonio Pasquariello».
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