Il “Laboratorio Teatrale Universitario” dell'Ateneo di Salerno si è esibito in Santa Maria degli Angeli

Cinquanta minuti tra la crescente intensità delle parole e la forte emozione della grande musica.
Federica Gambardella a leggere con interpretazione sublime alcuni brani di “Getsemani”, Francesca Cardone all’arpa e Matteo Parisi al violoncello ad incorniciare magistralmente lo “spettacolo” con pezzi d’autore.
L’esibizione di “Quelli del Portico” ha catturato l’attenzione del numeroso pubblico accorso martedi 11 aprile nella Chiesa di Santa Maria degli Angeli, donando a tutti momenti di profondo coinvolgimento.
L’evento è stato organizzato dalla Commissione per la Catechesi ed Evangelizzazione in collaborazione con il Laboratorio Teatrale Universitario (libera aggregazione di studenti, tecnici e docenti dell’Università di Salerno) e Musicateneo (associazione culturale, nata vent’anni fa con l’obiettivo di promuovere le attività musicali e di danza all’interno dell’Ateneo di Salerno).
Oggetto della narrazione il testo “Getsemani”, edito dalla casa editrice italiana Jaca Book, che Jean Bastaire, studioso del pensiero di Charles Peguy, uno dei più importanti scrittori e saggisti francesi vissuto dal 1873 al 1914, ha estratto nel 1995 dall’opera “Veronique. Dialogo della storia e dell’anima carnale” scritta dal suo “maestro” dopo il ritrovamento della sua perduta fede cattolica e poi diventato cardine della letteratura cristiana sotto l’aspetto teologico e mistico.
Federica Gambardella, la voce narrante, è casertana di nascita e sannicolese di residenza; studia alla facoltà di Giurisprudenza della “Federico II” di Napoli, è appassionata di teatro e dedica il suo tempo libero ad educare i ragazzi di Azione Cattolica della Parrocchia di Santa Maria degli Angeli.
Federica Cardone, napoletana, ha conseguito il diploma in arpa presso il Conservatorio “S.Pietro a Majella” e la laurea specialistica in arpa al Conservatorio di Benevento; ha vinto numerosi premi e concorsi ed è componente del quartetto d’arpe “Melarpa Ensamble”, con il quale si esibisce in Italia e all’estero.
Matteo Parisi, di Oliveto Citra, si è diplomato in violoncello nel 2004 presso il Conservatorio di Salerno e perfezionato presso l’Accademia di S. Cecilia a Roma. Laureatosi anche in Informatica presso l’Ateneo di Salerno, è stato per cinque anni primo violoncello dell’Orchestra Giovanile “Cherubini” diretta dal maestro Riccardo Muti.
Le musiche eseguite sono state tratte da opere di Bach, Bloch, Massenet, Thomas e Schubert: una carrellata di eccelse melodie presentate dall’Ing. Renato Pelella, sannicolese, Responsabile della Redazione scientifica Unisound webradio dell’Università di Salerno, che ha curato l’organizzazione dello spettacolo.
Molto soddisfatto della serata artistica, ben inserita nel contesto del periodo liturgico pasquale, il Parroco Don Francesco Catrame, che ha rivolto i suoi saluti iniziali e finali agli spettatori intervenuti. 

Nicola Ciaramella