Fra tre mesi ci saranno le elezioni nel nostro Comune che tutti avremmo voluto evitare ma che incoscienti nostri concittadini eletti a rappresentarci hanno reso inevitabili con condotte che definire censurabili significherebbe elogiarli.
Ebbene si, nessuno avrebbe voluto queste elezioni, c’è altro a cui pensare in questo momento ma l’arrivismo, l’ottusità, la voglia di protagonismo di alcuni ha fatto si che i cittadini della nostra amata San Nicola la Strada -ecco, così si scrive il nome della nostra città ma questo pochi politici lo sanno- fossero i primi ad essere penalizzati dai loro capricci, ricatti, tradimenti e stupide prese di posizione. Per questa condotta irresponsabile, che ha portato al dissesto economico del Comune, ne risentiranno proprio i cittadini che hanno votato quei politici. L’amministrazione, o meglio i pochi politici responsabili che fino all’ultimo l’hanno rappresentata nel bene, ha cercato di evitare un salasso, una vera e propria catastrofe per le famiglie in questo particolare momento storico ed economico…il dissesto, cioè una condizione che incute terrore e incertezze nei cittadini ai quali sono inevitabilmente richiesti ulteriori sacrifici economici per sanare il bilancio comunale. Abbiamo l’esempio di Caserta, città capoluogo, dove Del Gaudio, dopo pochi mesi di governo cittadino, accortosi che le finanze del Comune erano disastrate, ha dovuto dichiarare il dissesto economico aggravando, suo malgrado, il cittadino casertano di ulteriori e pesanti balzelli tributari. A San Nicola la Strada bastava poco per sanare un bilancio ed una situazione economica che risentiva inevitabilmente di sprechi e di spendacciosi investimenti della passata amministrazione che ha pensato solo alla forma ma poco alla sostanza. Bastava, infatti, ritoccare leggermente alcune aliquote dei tributi come ha fatto la stragrande maggioranza dei Comuni italiani per pareggiare il bilancio. Ma questo, con tutta la buona volontà del sindaco e di un manipolo di coraggiosi e responsabili amministratori, non è stato permesso dalla ignoranza, e mi fermo qui, di alcuni amministratori che, con ipocrisia e ottusa convinzione, dicevano, pur di crearsi un alibi nei confronti dei proprio elettori, di appoggiare la maggioranza. Il sindaco, e questa volta, fortunatamente, non un despota, con tanta abnegazione e responsabilità ma schiavo di certi personaggi, ha cercato fino all’ultimo di evitare un possibile dissesto ben sapendo a cosa sarebbero andati incontro i cittadini arrivando ad offrire, con le dimissioni, la propria testa alle fameliche belve politiche.
C’è da dire inoltre che, già poco dopo l’insediamento, questa amministrazione si è distinta per i tradimenti ed i volta gabbana, per dirla con un famoso libro di Bruno Vespa, di alcuni componenti della maggioranza che, pur di ottenere i propri interessi personali, non ci hanno pensato più di tanto a tradire i proprio elettori prima e le linee politiche dopo, per cui, se da cosa nasce cosa, questa è la inevitabile conclusione di una amministrazione nata male perché volutamente fatta nascere male e contro la quale già si tramava subito dopo il voto…una traversa di Corso De Gasperi e Largo Rotonda potrebbero dirne tante a proposito…
Egregio Direttore, sono incazzato per come sono andate e vanno certe cose, ma sono contento e fiero di essere un cittadino Sannicolese. Ma cosa si deve sopportare… Forse è meglio riderci sopra e continuare a sperare...
Arcangelo Ciaramella, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.">Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo./2/201">Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 
19/2/2015

-La pesantissima dolorosissima mazzata inferta ai contribuenti dal commissario prefettizio che, senza tempo perdere, ha aumentato al massimo i tributi locali, non è conseguenza del comportamento soltanto di qualcuno della maggioranza, ma anche di quello dell'opposizione, che, pur professandosi tanto vicina a ...quei poveracci dei cittadini, non ha minimamente preso in considerazione l'idea di non penalizzarli... L'unico a non volere il dissesto, che alleggerirà notevolmente non solo adesso ma per ben cinque anni le tasche dei sannicolesi, è stato, pur con tutte le sue colpe, il sindaco, che, comunque, si era dimesso (cosa che tutti volevano e che era a quel punto la più giusta) chiedendo a tutti un voto per evitarlo.
Insomma, se tutti i nostri rappresentanti (maggioranza ed opposizione, sia ben chiaro!!!) amassero veramente la città ed i loro abitanti e non pensassero solo ai cavoli loro, tutti avrebbero evitato questo disastro che, ripetiamo, PENALIZZA SOLO I CITTADINI.
Sarebbe bastato prendere atto delle tanto desiderate dimissioni del sindaco ed approvare il bilancio con le aliquote più basse. Invece, tra novanta giorni, tutti i cittadini tartassati, salassati e massacrati da TUTTI gli amministratori che li rappresentano, saranno chiamati in cabina elettorale a votarli di nuovo...
Nicola Ciaramella