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Ottobre 2001 - Pagina 3    |    Torna all'indice

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La posta dei lettori
S. Nicola e i "ggiovani"
Stop alla essiccazione selvaggia!


LA POSTA DEI LETTORI

Fare sport, il costo delle "illusioni"
Nell'aprile di quest'anno, il mio primogenito che svolgeva attività agonistica presso la società sportiva Basket Cedri subisce un infortunio; per la mia famiglia inizia il calvario.
Alle ore 19.00 circa di quella sera sono raggiunto telefonicamente da mia moglie che mi avverte di recarmi subito nell' Ospedale di Caserta perché nostro figlio era ricoverato; raggiunto il plesso ospedaliero, trovo un responsabile della società sportiva che mi comunica che mio figlio aveva subito un infortunio alquanto serio.
In accordo con mia moglie decidiamo di trasferire il bambino in altra azienda ospedaliera meglio attrezzata in ortopedia.
Ci salutiamo col responsabile della società sportiva dopo averlo informato delle ns. intenzioni; passano oltre cinque giorni prima di essere contattato dal presidente della società in questione, cioè solo dopo che egli ha ricevuto una raccomandata nella quale comunicavo l'infortunio di mio figlio.
Ad oggi non siamo stati più contattati da nessuno, neanche da una fantomatica Società Assicuratrice che percepisce £. 124.000 annue per assicurare circa 120 atleti ( lo scrivente aveva più volte richiesto prima dell'infortunio di visionare gli atti assicurativi dei ragazzi subendo sempre risposte poco convincenti). Io vorrei sapere che fine fanno i soldi delle rate che noi genitori paghiamo per far fare sport a ns. ragazzi (io ho pagato nell'anno 2000/2001 £. 360.000 e come me gli altri, quindi chi legge si faccia i conti), se poi questi soldi non garantiscono niente, nemmeno una polizza di Primaria compagnia assicurativa…
Io mi chiedo ancora cosa fanno i ns. amministratori comunali per verificare queste rampanti società sportive che illudono i cittadini, chi deve controllare i loro bilanci e le loro credenziali, come sono assegnati in gestione gli immobili sportivi, chi deve mantenere i costi della manutenzione di tali immobili, ancora perché nell'immobile in questione non funzionano ad oggi gli spogliatoi, perché sulla gradinata vi è ancora una vetrata di ferro e in vetro, perché forse ancora oggi l'immobile non è stato collaudato e quindi non è per legge agibile; e allora mi chiedo come genitore come mai una società sportiva gestisce un immobile che per legge deve essere chiuso.
Chiudo chiedendo a quanti genitori che come me vogliono far fare sport ai propri figli di non credere nella befana.
Inoltre, mi sono sentito affermare che sull'infortunio di mio figlio volevo far solo soldi e in virtù di ciò ho dichiarato che qualsiasi cifra mi sarà data per l'infortunio di mio figlio, essa sarà devoluta in beneficenza.
Concludo informando i lettori che un giorno di questi ultimi un responsabile della società sportiva in questione mi ha chiesto di considerare l'infortunio mai avvenuto...Chiedo a voi di trarre le conclusioni.

                                                         Francesco Feola

Le conclusioni, egregio signor Feola, le ha tratte già lei ponendo una serie di importantissime domande alle quali gli interpellati si spera che rispondano sul prossimo numero del nostro giornale.
Ai genitori rivolgiamo anche noi l'invito a valutare attentamente qualsiasi scelta riguardante le attività sportive dei propri figli, considerati i pericoli che potrebbero derivare dalla improvvisata, disorganizzata e precaria professionalità sia da parte delle società che degli amministratori comunali eventualmente riscontrabile nell'ambiente.

Traffico, ma che "senso" c'è?
In una accorata lettera pervenuta in redazione, gli abitanti e i commercianti di Via Bronzetti ci chiedono di sottoporre al sindaco e all'assessore al ramo i vari disagi che gli scriventi stanno vivendo a causa dei divieti istituiti sulle strade di collegamento con l'importante arteria comunale (provvedimenti adottati sul finire della vecchia amm.ne Tiscione).
Sotto accusa due sensi unici: quello di Via D.Gentile e l'altro relativo all'ultimo tratto di Via Cairoli che sfocia su Via Bronzetti. Il tutto provoca notevole dispendio di tempo occorrente per brevi spostamenti, nonché preoccupanti danni alle vendite degli esercizi commerciali ubicati nella zona.
Le proposte avanzate dai cittadini di Via Bronzetti (e non solo) sono sostanzialmente di ripristinare le vecchie direzioni: senso di marcia da S.Marco verso San Nicola lungo Via Gentile e doppio senso di circolazione nell'ultimo tratto di Via Cairoli. Ciò elimenerebbe, secondo una appropriata analisi, l'appesantimento del traffico attualmente concentrato in Via Fermi e Via Cairoli lato Rotonda. Insomma, se la fase di sperimentazione introdotta da Tiscione è finita, cosa si aspetta a tirare le somme?

S. NICOLA E I "GGIOVANI"
Prosegue con incessante impegno l'attività dell' associazione "il buco". Dopo la serie di concerti, concorsi letterari e convegni scientifici promossi negli ultimi quattro anni, ha riscosso notevole successo la rappresentazione teatrale "L'importanza di essere Franco" tenutasi recentemente al teatro Izzo.
Annalisa Lombardi

"I "ggiovani" non fanno mai niente, i "ggiovani" vogliono solo divertirsi, i "ggiovani" non sono concreti…": tutto corretto. Peccato, però, che a San Nicola la Strada esista il Centro Giovani "il buco", una struttura del Comune interamente gestita da ragazzi volontari. Spieghiamo una volta per tutte come funziona: è una associazione aperta a tutti i giovani e non c'è bisogno di essere amici di chi già ne fa parte per iscriversi, partecipare alle attività o proporle.

Pur essendo una realtà non tanto conosciuta nel paese, "il buco" lavora dal 1997 all'organizzazione di attività socio-culturali che possano interessare e aggregare i "ggiovani". Per cinque anni il Centro Giovani ha gestito un cineforum che si svolgeva nel Salone borbonico Santa Maria delle Grazie, ora di quelle proiezioni di commedie e film d'autore vecchi e nuovi rimane una filmoteca aperta per il prestito il giovedì pomeriggio presso la sede dell'associazione in Piazza Parrocchia. Sono stati organizzati concerti con la partecipazione di nomi noti come Daniele Sepe e Le Loup Garou, ma si cerca soprattutto di dare spazio a gruppi musicali locali, come " Bradipos four ", "Clistere al limone", "Stato Bravo" e, più recentemente, i "Taranterrae". La musica delle nostre terre quest'anno è stata privilegiata dagli incontri di danza popolare, in cui si insegnavano tammorriate e tarantelle campane e pizziche salentine. L'invito alla lettura e alla scrittura, invece, è arrivato mediante una serie di letture di classici del Novecento e il concorso di poesia e narrativa "Negativo del silenzio", al quale hanno aderito persone da tutta Italia. Anche l'interesse per l'ambito scientifico non è mancato con l'organizzazione della "settimana scientifica" e di conferenze a tema con la presenza di esperti. L'ultima attività promossa dal Centro Giovani è stata la rappresentazione teatrale de "L'importanza di essere Franco", (traduzione libera di "L'importanza di chiamarsi Ernesto" di Oscar Wilde), tenutasi il 12 settembre al Teatro Izzo e curata dalla compagnia "Fluegel e dobloni".

Nella commedia l'aristocrazia decadente di fine Ottocento nello scontro con la borghesia difende disperatamente i suoi valori, i suoi tic e la sua immagine. Questa rappresentazione in tre atti segna il debutto della compagnia "Fluegel e dobloni" formata da giovani attori casertani, capaci di curare l'allestimento della messinscena nelle sue varie fasi dalla regia alla recitazione, dalla scelta dei costumi alle musiche. Recitazione brillante e buon successo di pubblico hanno contraddistinto lo spettacolo.

Per la nuova stagione del Centro Giovani sono previsti ancora cinema, corsi e concorsi, una tre giorni di concerti in data e luogo da destinarsi, e la compagnia teatrale sta già pensando al prossimo spettacolo.

STOP ALL'ESSICCAZIONE SELVAGGIA!
Ordinanza del sindaco a tutela dell'ambiente
Tina Serino

Con ordinanza N° 45 del 5 luglio scorso, il sindaco Pascariello ha vietato l'essiccazione del tabacco così come viene effettuata abitualmente nelle serre e spesso anche nei cortili, in pieno centro abitato. Tale applicazione trova fondamento nella delibera Regionale n° 4102 del 05-08-1992 che ha recepito le conclusioni del Comitato Regio-nale contro l'inquinamento atmosferico della Campania, indicando nell'essiccazione del tabacco una fase caratterizzata da emissioni di sostanze inquinanti che comportano a lungo andare inconvenienti per la salute pubblica. Per questo motivo, tutte le persone interessate alla coltivazione del tabacco, nel momento dell'essiccazione dello stesso, devono osservare tutte le condizioni prescritte dalla delibera Regio-nale ed in particolar modo devono posizionare le serre preposte ad una distanza minima di mt. 300 dall'insediamento civile più vicino. Tale distanza può essere non rispettata solo nel caso in cui siano adottati tutti gli accorgimenti idonei per l'abbattimento delle emanazioni di odori molesti di cui alla Parte 2, punto 2.0, dell'allegato alla Delibera Regionale in argomento.

Tutti i trasgressori saranno puniti a norma di legge e nel caso specifico trova applicazione il Decreto Legislativo 267/2000 che prevede, fra l'altro, il termine temporale per l'adeguamento di venti giorni e, in caso di inosservanza, l'eliminazione coatta del tabacco in essiccazione, con spese a carico del proprietario delle serre.

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