L'ex sindaco quantifica i pesanti aumenti intervenuti "grazie a tutti quei consiglieri che non hanno voluto approvare la delibera di riequilibrio finanziario evitando il dissesto."

Riceviamo dall’ex sindaco Pasquale Delli Paoli e pubblichiamo:

«Cari Concittadini Sannicolesi,
come vi avevo preannunciato, vi trasmetto di seguito una griglia di dati relativi a tariffe ed imposte prima e dopo il dissesto. E’ la quantificazione della differenza di ciò che noi tutti contribuenti sannicolesi avremmo pagato con l’approvazione della delibera di riequilibrio di bilancio proposta dalla mia Amministrazione e non votata.
E’ noto che la delibera con le nuove tariffe fu all’ordine del giorno del consiglio comunale più volte e che la sera del 3 dicembre scorso l’opposizione composta dai consiglieri Nuzzi, Megaro, Della Peruta, Mona, Panico, Motta, Narducci, Annunziata e Schiavo non la votò.
Quella sera della maggioranza eravamo presenti soli io e altri due consiglieri, gli altri credevano che l’argomento sarebbe stato votato in seconda convocazione e non parteciparono ai lavori.
Comunque, nonostante il mio appello ad approvare la delibera e le mie dimissioni dalla carica di Sindaco già rassegnate pubblicamente in consiglio comunale, dimissioni accolte e verbalizzate dalla Segretaria Comunale, coloro che ebbero l’occasione per dare un segno concreto del loro attaccamento alla città non lo fecero, votarono contro causando così di fatto il dissesto finanziario poi deliberato in data 31 dicembre 2014 dai Commissari che ha comportato l’aumento delle tariffe e delle imposte al massimo consentito per i prossimi cinque anni.
Il dissesto finanziario, ovvero i debiti accumulati, non sono stati causati dalla mia Amministrazione ma vengono da lontano. Sono tutti debiti fuori bilancio, ovvero somme che non sono mai impegnate prima con il bilancio di previsione; è noto a tutti che presso un ente locale si spende solo ciò che si ha e si prevede prima in bilancio.
Con la mia Amministrazione ho provveduto attraverso i due decreti salva imprese a saldare debiti per ben 10 milioni di euro. Se non avessi voluto assumermi tale responsabilità, firmando di mio pugno i contratti con la Cassa Depositi e Prestiti, il dissesto sarebbe stato di circa 17 milioni di euro. E’ tutto provato e documentato e sfido chiunque a dimostrare il contrario.
E’ vero mi si potrà obiettare anche che facevo parte della precedente amministrazione, ma cari concittadini Sannicolesi a quel tempo la guida del comune era una partita a tre: sindaco, assessore alle finanze e responsabile finanziario altro che consiglieri di maggioranza.        

Ogni considerazione è superflua.
Cari Concittadini Sannicolesi, adesso potete rendervi conto di quanto sono aumentati i costi a carico dei contribuenti, questo grazie a tutti quei consiglieri che non hanno voluto approvare la delibera di riequilibrio finanziario evitando il dissesto che, numeri alla mano, metterà in ginocchio l’intera popolazione.
Ora questi consiglieri comunali si candideranno, qualcuno aspira alla carica di Sindaco, verranno a chiedere i voti per essere eletti.
Evidentemente non si sono resi ancora conto di quanti e quali danni hanno causato all’intera popolazione Sannicolese, specialmente a chi stenta ad arrivare a fine mese.
A voi il giudizio. Pasquale Delli Paoli».