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 Numero storico 16 - Marzo 2002 -> Home
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Il dispensatore automatico dei disservizi
Passi carrabili: Ma che fretta c'era ?
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Giovani , impariamo a conoscerli meglio

Giovani, impariamo a conoscerli  

Spazio a cura del Dr.: Giuseppe Cardone

Problematiche sociali correlate alla crescita adolescenziale


La famiglia, cellula fondamentale del sistema sociale


- Articolo di Pag. 7
 Per definizione la famiglia si può identificare in due o più persone legate fra di loro da vincoli di sangue, da rapporti affettivi di matrimonio filiale o di adozione che spesso vivono insieme nel medesimo nucleo domestico condividendo quotidianamente bisogni ed esigenze sociali e materiali .




 La famiglia deve essere analizzata in rapporto ai bisogni sociali che essa soddisfa, per cui l’impegno principale è quello di assolvere a fondamentali funzioni sociali attraverso il dialogo intra ed extrafamiliare ed essere motore trainante della socializzazione e della trasmissione della cultura, dalla propria generazione a quella successiva.
Il territorio sannicolese è stato teatro di un’ immigrazione da territori limitrofi, alla fine degli anni 70, ed è diventato crogiuolo di culture diverse comportando una trasformazione tale da mutare il tessuto sociale: da un contesto contadino ed artigiano a una connotazione commerciale, imprenditoriale, professionale rendendo la convivenza tra queste due culture difficoltosa.

Il compito delle istituzioni e degli organi di informazione consiste nel rendere realizzabile una fusione di entrambe le culture, allo scopo di garantire la costruzione di un clima adatto alla crescita e alla formazione dei giovani, carenti di una integrazione armoniosa nel contesto di una vita sociale. Nel concreto, la vita sociale giovanile si compendia in occasionali incontri in bar o pizzerie senza un proficuo confronto, perdendo, in tal modo, l’opportunità di identificarsi e correlarsi per un qualsivoglia attivismo sociale, sportivo o culturale.

Compito della famiglia, dunque, e delle istituzioni in generale, deve essere quello di favorire la partecipazione e la socializzazione attraverso punti di incontro e di aggregazione, sviluppando in ognuno di essi la propria coscienza civile e morale.

Questa è la strada da percorrere. Se si dovesse deviare, il rischio sarebbe quello di trovarsi di fronte a problematiche come il “bullismo” l’evasione scolastica, la devianza psico-sociale, la tossicodipendenza e l’alcolismo.

Prendere coscienza di tale stato di fatto, obbliga ad un necessario intervento in termini propositivi ed una progettualità che rispecchi le istanze di valutazioni attinte dalla società civile che si rappresentano in istituzioni, scuole, attività parrocchiali, associazioni di volontariato supportate dagli organi d’informazione affinché il contesto familiare non sia una palestra affollata e spesso faticosa da frequentare e che, se non accuratamente trattata, possa determinare deflagrazioni devastanti.

Dr. Giuseppe Cardone

 Giuseppe Cardone, 46 anni, dirigente Medico dell’ ASL CE/1, già presidente dell’ Associazione Disabili Sannicolese (A.Di.Sa.), é coordinatore del centro di ascolto Volontari “la Rotonda” per la prevenzione della tossico e dell’alcool dipendenza con il sostegno di don Oreste Farina. Da tre anni collabora con l’Amministrazione comunale di San Nicola la Strada alla redazione di progetti a favore del disagio giovanile, quali la prevenzione della tossicodipendenza e del rischio di coinvolgimento di minori in attività criminose. E’ attualmente incaricato dal sindaco quale consulente tecnico previsto dal protocollo di intesa con altri Comuni riguardante la legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali, nell’ambito del quale svolge anche funzioni di operatore del Centro di Ascolto Comunale “Spazio Libero”.


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