Patrimonio storico della nostra
città, menzionato in tutti i programmi elettorali ed
amministrativi degli ultimi tre decenni, l’ex Mulino
Palomba torna finalmente protagonista del dibattito
politico grazie ad un appalto concorso deliberato e
già pubblicato dall’Esecutivo avente ad oggetto la proposizione
di idee concernenti la ristrutturazione e conseguente
destinazione della fatiscente struttura di Corso De
Gasperi che versa,
da anni, in uno stato a dir poco pietoso (vedasi al riguardo
i nostri continui interessamenti sui numeri del Corriere e del
Ponte, consultabili in Biblioteca Comunale).
Intanto, è stata resa nota la composizione della commissione
giudicatrice della gara, di cui faranno parte il Sovrintendente
ai Beni Artistici e Culturali, il Preside della Facoltà
di Architettura dell’Ateneo, il Presidente dell’Ordine
degli Ingegneri, il Presidente dell’Ordine degli Architetti,
il Dirigente dell’Ufficio Lavori Pubblici del comune,
nonché il Dirigente dell’Ufficio Urbanistica. “Per il risanamento di questo importantissimo edificio
ha precisato il “portavoce” Russo l’amministrazione
ha intrapreso sicuramente la strada giusta; con l’affidamento
della valutazione ad una commissione sì fatta, si uscirà
finalmente da noti e consolidati schemi lottizzatori di parcellizzazione
che hanno, in passato, prodotto ingenti guasti alla gestione
della cosa pubblica”.
Ci permettiamo di aggiungere che anche nell’88 Pascariello
e Co. si dichiararono entusiasti dell’idea di destinare
il Mulino ad utilizzazioni sociali e culturali, ma poi non se
ne fece niente.
Speriamo che adesso se la cavino, anche se i nostri auguri li
facciamo soprattutto ai partecipanti al concorso, dalle cui
meningi dovranno uscire valide soluzioni ad una delle più
difficili tematiche del nostro panorama amministrativo.