A partire dal 1947, da quando, cioè,
ebbe inizio la storia comunale di San Nicola la Strada,
per venticinque anni mai un partito di opposizione si
era alleato, nel corso di una legislatura, con le forze
di maggioranza costituite in seguito alle elezioni.
Dal 1972, invece, l’evento è diventato quasi
una prassi consolidata.
Sfogliamo un po’ i nostri archivi e rispolveriamo
i “clamorosi” precedenti:
VII Legislatura eletta nel 1972, sindaco
Felice D’Andrea:
la maggioranza Dc-Pri-Psdi si avvale, cammin facendo,
dell’appoggio di due consiglieri di opposizione
(eletti nella lista Pci-Psi), dichiaratisi “indipendenti
di sinistra”.
IX Legislatura eletta nel 1982, sindaco
Felice D’Andrea:
Dagli inizi del 1985, il Psi entra nella maggioranza
composta da Dc-Pri-Psdi.
X Legislatura eletta nel 1988, sindaci
Angelo Pascariello, Pasquale Centore II e Andrea Letizia:
è la cosiddetta “amministrazione dei tre
sindaci” (definizione coniata da Nicola Ciaramella
per il giornale Il Ponte). In concomitanza con il passaggio
del testimone a Letizia, il Pri e il Psi danno man forte
alla precostituita maggioranza democristiano-socialdemocratica.
XI Legislatura eletta nel 1993, sindaco
Francesco Nigro:
è la prima volta dell’elezione diretta
del primo cittadino.
La legislatura più disastrata (e disastrosa per
qualità politica) della storia sannicolese vive
il suo momento più vergognoso nella inattesa
alleanza tra la lista del sindaco, La Nuova Strada (di
estrazione pidiessina), e gli acerrimi avversari della
Dc e dell’altra lista civica Cerniera, di triplice
ispirazione Pri/Psi/Psdi.
Penalizzato da un assurdo sistema elettorale, Nigro
viene eletto ma non ha i numeri per governare. Invece
di rassegnare il suo mandato al popolo, ringraziandolo
per l’eccezionale suffragio ottenuto, l’ex
paladino della coerenza politica non trova di meglio
che allearsi con chi aveva criticato per tutta la vita
dai banchi di una…eterna opposizione.
Il tutto, ovviamente, per salvare il suo trono e gli
strapuntini dei suoi scienziati.
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