“Ho seguito con stupore e
indignazione le vicende e le
dichiarazioni che hanno
costellato i recenti atti amministrativi
riguardanti la realizzazione
della nuova chiesa
parrocchiale di S.Maria della
Pietà. Contumelie gratuite,
assoluta e perseverante ignoranza
delle problematiche su
cui si interviene, demagogia
grossolana e senza costrutto”.
Le parole sono di Luigi Landolfi,
noto e storico conoscitore
di tutte le problematiche
urbanistiche della nostra città.
Il riferimento, ovviamente, è al
tanto “sofferto” ridisegno del
comparto compreso tra Via
Giovanni XXIII, Via E. Fermi e
Via Pertini, seguìto all’accoglimento
dell’osservazione n.
9 al PRG e al Piano di lottizzazione
convenzionata in zona
D4, approvato nella seduta
consiliare del 13 ottobre
scorso.“Don Oreste – riferisce il presidente
del consiglio comunale -crede di ottenere i suoli
per la chiesa con i sogni… Se
prova a svegliarsi e va a rileggere
la decantata delibera di
approvazione del progetto di
massima fatta dall’amministrazione
Tiscione, può rinfrescarsi
la memoria: al penultimo
punto è chiaramente scritto
che le spese di occupazione
ed esproprio dell’area
sono a carico dell’Ente
Parrocchia Santa Maria della Pietà. In alternativa all’esproprio
poteva concordarsi con i
privati proprietari un Piano
Particolareggiato Esecutivo.
Visto che la Parrocchia soldi
per l’esproprio non ne ha, l’attuale
Amministrazione Comunale
ha seguito la seconda
strada.
Bisogna, inoltre, sgombrare il
campo da un altro equivoco:
la destinazione urbanistica
dell’area prescelta. Chi ha
individuato quest’ area era
convinto, non so quanto in
buona fede, che essa fosse
classificata come F9 (spazi
pubblici). I proprietari dell’area,
quando il PRG venne
adottato, si opposero a tale
classificazione. Il comitato
tecnico regionale accolse tale
opposizione, demandando il
materiale ridisegno ai piani
particolareggiati esecutivi.
Il PRG venne approvato con
tale prescrizione, per cui può
affermarsi che quell’area non
è più zona F9 fin dall’atto di
approvazione del PRG da
parte dell’Amministrazione
Provinciale.
La stessa Amministrazione
Provinciale, settore Patologia
del Territorio, con lettera
n.42/PT del 3/2/04, comunicava
che il ridisegno del comparto
doveva avvenire
mediante piano di lottizzazione
di iniziativa privata. I proprietari
dei terreni interessati,
dopo numerosi ed estenuanti
incontri, tra loro (sono venti) e
con i rappresentanti del
Comune, hanno presentato
un Piano di Lottizzazione
Convenzionata in zona D4,
concordando con l’Amministrazione Comunale la disposizione
degli spazi da destinare
a parcheggi e a verde
pubblico, in modo da ottenere
un’area urbanizzata e
riqualificata in cui, oltre a rendere
possibile le legittime
aspettative dei privati proprietari
per la edificazione di strutture
per attività commerciali e
di servizio, venisse data al
Comune la possibilità di
disporre di consistenti suoli
per potersi dotare di attrezzature
di interesse pubblico
mancanti nella zona. La consistenza
catastale totale dei
terreni inclusi nel comparto è
di mq 18905. Verranno ceduti
al Comune 11605 mq, di
cui 1730 mq per la nuova
strada e l’ampliamento di Via
Giovanni XXIII e 9875 mq per
verde pubblico e parcheggi.
Il Comune potrà disporre, tra
l’altro, di un’area di circa
5200 mq compresa tra il prolungamento
di Via Giovanni
XXIII, la pista di pattinaggio e
la zona del campo sportivo.
Su tale area potrà collocarsi la
futura Chiesa.
Ed è bene precisare che tale
soluzione ha avuto, in data 25
febbraio 2004, il parere favorevole
della Curia Vescovile
di Caserta.
Chi ha veramente a cuore la
risoluzione dei problemi della
città non può non concordare
sui grandi vantaggi che si
otterranno: si disporrà gratuitamente
del suolo per la
costruenda Chiesa e per le
opere parrocchiali; la zona
verrà interamente urbanizzata
(strade, fognature, rete idrica,
pubblica illuminazione, parcheggi,
verde pubblico ecc.)
a spese dei privati; la presenza
del campo sportivo e della
pista di pattinaggio, con la
costruzione della Chiesa e
delle opere parrocchiali, la
realizzazione di zone di verde
attrezzato e sufficienti parcheggi,
creeranno, nei fatti,
un nuovo polo di attrazione
per la gente, che avrà il benefico
effetto di decongestionare
quello costituito dal centro
storico, con la villa comunale,
e quello della Rotonda. Si
vivacizzerà e valorizzerà una
parte della città, tra Via Cairoli
e Via Gentile da sempre
negletta.”
Sullo stesso argomento, solo
qualche giorno prima, dai
microfoni di Radioprimarete,
durante la trasmissione
L’Occhio su San Nicola” condotta
dal nostro direttore, il
capogruppo Russo lo aveva
già annunciato. E Pascariello,
a distanza di poche ore, non
aveva esitato a ribadirlo: “le
vicende che stanno conducendo
alla realizzazione della
nuova chiesa parrocchiale
della Rotonda rappresentano
un salto di qualità per l’ intera
comunità sannicolese!”
“Con il ridisegno dell’area
destinata alla costruzione del
nuovo tempio di S.M.della
Pietà - ha affermato il sindaco- l’Amministrazione
ha dato
una spinta decisiva al suo
impegno in una delle principali
questioni del corrente
mandato.
A questo punto, spetta alla
provincia, prima, e agli organi
ecclesiastici, dopo, azionare
gli ulteriori provvedimenti per
dare corso ad un’opera tanto
importante per la comunità
dei fedeli”.
In sostanza, il Comune ha
“donato”, se così si può dire, il
terreno alla comunità parrocchiale;
ora bisogna che, ad
approvazione avvenuta da
parte della Provincia, la Curia
riesamini il progetto alla luce
dei nuovi parametri e si attrezzi
per predisporre tutti gli strumenti
finanziari e tecnici per la
realizzazione del nuovo tempio
della Rotonda, che, come
tiene a precisare il sindaco
Pascariello, rappresenterà
l’inaugurazione di quel “Terzo
Polo” di aggregazione sociale,
fortissimamente voluto e indiscutibilmente
necessario,
intorno al quale si svilupperanno
una serie di servizi
amministrativi e commerciali,
finalizzati alla rivalutazione e
riqualificazione di una zona
storicamente depressa e che
sta per assurgere al ruolo di
centro motore di una nuova
realtà territoriale, opportunamente
inserita nel progetto
globale di equilibrata crescita
urbanistica.
A dirla con Pascariello, che
era intervenuto nella precedente
trasmissione di
Ciaramella, l’impegno del
Comune per l’insediamento
della nuova chiesa è una vera
e propria “questione di civiltà”.
Tutto da condividere e da
sottoscrivere, se si considera
che, in alternativa, c’era una
sola possibilità: reperire i
fondi, acquistare il terreno
come un comune privato e
mettere mano ad un cantiere
da svariate centinaia di migliaia
di euro.
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