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Numero Storico 29 - Dicembre 2004 - Home 24 novembre 2024 03:17:02

L'esordio dei Verdi
Obiettivo Centro Storico!








I CINQUE “PERCHE?” DI DON ORESTE

“Con il ridisegno ed il ridimensionamento dell’ area, difficilmente riusciremo ad ottenere i fondi dalla CEI…”
E’ una lottizzazione “mirata”! Altro che “regalo”!
Come ho già ribadito varie volte, non mi è piaciuto l'atteggiamento oligarchico perpetrato dall'amministrazione comunale, che recita “ciò che è donato non può essere motivo di disapprovazione, anche se risulta non idoneo e disattende le attese di chi ha ricevuto…”. Le promesse fattemi e concordate a suo tempo con esponenti di primo piano dell' amministrazione, in primis il Sindaco e l' ing. Luigi Landolfi, che poi sono sfociate nei negoziati attuati attraverso i famosi tavoli di concertazione, sono state disattese. Checché ne dica l' ing. Landolfi, che, con forzatura, cerca, attraverso i media, di proporre la propria tesi con conteggi numerici alchimistici, rispolveri legislativi e sistematici sulla lottizzazione proposta, ecc….cercando il consenso e la legittimazione dell'operato, tengo a sottolineare che l'affare, in uno stato democratico, si materializza in due componenti; nel caso specifico si è concretizzato in una sola: i lottizzatori! Anche se non sono un urbanista, e non voglio esserlo, faccio presente che il presunto ridisegno dell'area, tanto avallato dall' amministrazione, altro non è che il risultato di una lottizzazione mirata. Peraltro, gli accordi trascritti tra la Santa Sede e lo Stato Italiano indicano che la misura minima per il rilascio dei predetti suoli destinati ad opere parrocchiali non può essere inferiore ai 5000 mq. …Quindi, sia ben chiaro, non ci è stato regalato un bel niente! L'assurdo è la previsione della realizzazione dell‘ opera parrocchiale sullo spazio verde, standard urbanistico destinato alla cittadinanza. E' vero che esponenti della Curia si sono sentiti con l'Amministrazione, ma è pur vero che essi, purtroppo, non erano e non sono a conoscenza, come invece lo è il sottoscritto, dello stato dei luoghi, delle situazioni comportamentali e delle promesse fatte, che erano di ben altro spessore. Ma veniamo al dunque. Mi chiedo:
-perché usufruire solamente di una struttura parrocchiale monca, rabberciata, striminzita, per lo più ubicata su di un suolo irregolare e per lo più destinato a standard verde, quando poi esiste la concreta possibilità di ottenere una soluzione ottimale per la cittadinanza, l' amministrazione e la parrocchia?
-perché non ottenere il massimo con il minimo sforzo?
-perché non guardare poco oltre al di là del proprio naso, rendendo felice la comunità parrocchiale, e fossilizzarsi, invece, su opere alchimistiche, pur di convincere la cittadinanza che il “pacco” proposto è quello buono?
-perché riaffrontare una nuova progettazione su di un suolo di risulta, irregolare, che non permette l' esecuzione di una progettazione consona alle normative CEI, con la certezza di non poter accedere ai finanziamenti?
-perchè cestinare il progetto dell' Arch. Vincenzo Mastroianni, redatto secondo le normative CEI, già approvato dalla commissione tecnica della curia vescovile, progetto pilota ed in buona parte finanziato dalla CEI?
Per chi ancora non è al corrente, il sottoscritto ha indirizzato al Sindaco, all' intero Consiglio Comunale e ai capigruppo dei partiti politici una proposta che così sintetizzo: data la non omologabilità e le proporzioni ridotte della struttura sportiva composta da campetto di calcio e basket, sita a ridosso di via E. Fermi, che non può ospitare eventi sportivi ufficiali; rilevato che la struttura è di proprietà comunale; constatato il crescente bisogno di presenza di strutture sportive per la sovraffollata cittadina… perché non traslocare il campo sportivo su di un sito più idoneo, tale da consentire l' edificazione della Chiesa e relativi servizi proprio su questo vecchio terreno? In tal modo la chiesa verrebbe posizionata a ridosso di via Fermi, facilmente accessibile, con percorsi e distanze ridotte, per consentire l' ingresso agiato alle persone anziane, vecchi, bambini e portatori di handicap. Questa è l' ubicazione ideale, e su di essa si è già espresso favorevolmente Sua Eccellenza Raffaele Nogaro, tramite una nota inviata a suo tempo al Sindaco, e che è stata disattesa, ponendone un veto ostativo ad una realizzazione diversa. Si ripropone, in tal modo, integralmente il progetto dell' Arch. Mastroianni, con finanziamenti garantiti, e non solo, ma escludendo la lottizzazione giocoforza proposta; si restituirebbe, insomma, interamente la natura originaria all' intero comparto. Non mi resta che affidarmi alla coscienza ed al senso civico dell' Amministrazione, del Consiglio Comunale e di tutta la classe politica cittadina. Mi appello all' uomo credente, all' essere cristiano che vive ed intende la Cristianità non passivamente, ma, di fatto, nella sostanza.
Don Oreste Farina

 
 
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