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URBANISTICA ALLA RIBALTA -
Articolo di Pag. 3 |
Piani particolareggiati
in dirittura d’arrivo. Sul tavolo di concertazione
anche la 167 e Zona-Michitto |
PIANI
CHIARI... AMICIZIA LUNGA |
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Dopo
aver letto su alcuni giornali delle considerazioni
un po’ confuse sui “ piani particolareggiati
in zona B1”, mi corre l’obbligo
di fornire un contributo per la chiarezza e
per una più giusta informazione.
Per completezza e per una migliore intelligenza
dell’argomento ritengo di dover partire
dalle origini, cioè dal nostro Piano
Regolatore Generale.
Una parte del territorio comunale, quella di
più antica costruzione, è classificata
come zona B1, per la quale sono previsti interventi
di ristrutturazione urbanistica. In essa le
prescrizioni del P.R.G. vanno attuate attraverso
piani particolareggiati esecutivi (P.P.E) che
sono strumenti urbanistici di dettaglio della
stessa natura delle lottizzazioni.
L’intento – come recitano le norme
di attuazione del Prg- è “di pervenire
al risanamento e al riordino dei volumi edilizi,
alla determinazione degli interventi per le
aree libere, alla riorganizzazione della viabilità
principale e secondaria e, più in generale,
alla riqualificazione urbanistica”.
Il Comune aveva tre anni di tempo per l’approvazione
dei P.P.E., successivamente i privati avrebbero
potuto presentare delle lottizzazioni convenzionate
su superfici non inferiori ad un isolato. |
Nelle more,
sono ammessi in tale zona solo interventi di
ordinaria e straordinaria manutenzione.
L’Amministrazione Nigro incaricò
un gruppo di tecnici per la redazione dei piani
particolareggiati per tutta la zona B1.
Costoro, dopo aver rilevato la consistenza e
lo stato del patrimonio edilizio esistente,
hanno elaborato un progetto di P.P.E. che prevede
diverse categorie di intervento. Sono stati
individuati sedici comparti dove è prevista
la ristrutturazione urbanistica, che consiste
nella sostituzione del tessuto urbanistico-edilizio
esistente , con reperimento di spazi pubblici
e miglioramento della viabilità. Per
la restante parte di zona B1 sono previsti la
ristrutturazione edilizia, il restauro e il
risanamento conservativo.
I diversi tipi di intervento sono giustificati
dalle varie condizioni di conservazione dei
manufatti e dal loro diverso pregio architettonico.
Questo progetto di P.P.E. venne approvato dal
Consiglio Comunale con delibera n. 22 del 05
maggio 1999.
La delibera venne votata dall’unanimità
dei presenti, poiché i gruppi politici
avevano ritirato le mozioni di modifiche, dopo
l’impegno dell’Amministrazione in
carica di riportare i piani in Consiglio Comunale.
Venne chiesto ai consiglieri un voto che significasse
la volontà di dotarsi di questo strumento
urbanistico. Le modifiche sarebbero state fatte
successivamente.
E’ mia intenzione ottemperare a questo
impegno, anche se assunto dalla passata amministrazione.
Ciò non è solo un fatto formale.
Il lavoro svolto dai progettisti è sostanzialmente
buono, ma le soluzioni adottate sono, in alcuni
casi, di difficile attuazione.
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La
distribuzione dei volumi e degli spazi liberi
all’interno dei comparti appare troppo
vincolante per la successiva progettazione esecutiva.
Alcuni comparti hanno una insignificante rilevanza
pubblica per cui potrebbero essere soppressi.
Come pure è poco praticabile l’obbligo
di recuperare vecchi edifici di dubbia rilevanza
architettonica.
Sono i privati che devono dar corso alla pratica
attuazione dei piani particolareggiati ed essi,
per essere indotti ad investire il proprio danaro,
devono essere incentivati con procedure semplici
e da risultati appetibili.
C’è inoltre la necessità
di un adeguamento alla nuova normativa sul recupero
abitativo dei sottotetti e alla legislazione
antisismica.
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Tutto ciò è
stato discusso nella conferenza dei capigruppo.
Si è deciso l’istituzione di un tavolo
di concertazione formato dagli stessi capigruppo,
coadiuvati da tecnici di fiducia.
Si sono avuti incontri con i progettisti e si
sono concordate le modifiche da apportare, per
cui in uno delle prossime sedute del Consiglio
Comunale i piani particolareggiati verranno definitivamente
approvati.
Lo stesso tavolo di concertazione ha assunto l’impegno
di risolvere altri due importanti e annosi problemi,
la definizione degli interventi nella zona ex
167 e nell’area della lottizzazione Michitto
.
Con la disponibilità e la fattiva collaborazione
di tutti i gruppi politici presenti in Consiglio
Comunale si sta portando avanti una notevole mole
di lavoro, che porterà alla eliminazione
di situazioni di degrado ambientale e alla acquisizione
di nuovi spazi ed attrezzature pubbliche, insieme
alla eliminazione dei vari contenziosi con i privati
proprietari.
Ma questa è un’altra “storia”,
su cui potrò ritornare se il “Corriere
di San Nicola” vorrà concedermi altro
spazio. |
Articolo di: Luigi Landolfi,
Presidente del consiglio comunale |
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