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Nell’ accordo “paritetico” Delli Paoli mette in gioco la sua credibilità conquistata in trent’anni di politica. Il compito più difficile è contrastare le mire “dittatoriali” di Pascariello, soprattutto in funzione delle prossime elezioni comunali.
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Articolo di: Nicola Ciaramella |
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Il
protocollo di intesa tra il gruppo consiliare di Forza
Italia e la coalizione amministrativa facente capo al
sindaco, da tempo sollecitato e fortemente desiderato
dalle forze del governo cittadino, rappresenta una vera
e propria boccata di ossigeno per una magioranza dai
numeri risicati e dall’avvenire, fino a poche
settimane fa, più che mai incerto.Tutt’
altro significato, invece, assume la soffertissima decisione
di un Pasquale Delli Paoli estremamente
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attento a non farsi fagocitare
e perfettamente in linea con i “doveri” di
un leader prestigioso, da sempre abituato a rivestire
ruoli di primo piano e tenace co-protagonista nell’
ultimo ballottaggio, perso solo per una manciata di voti.
Nessuna sudditanza psicologica, nè sottomissione
e, soprattutto, nessun “regalo” ottenuto,
se non quello di buttarsi anima e corpo in una legislatura
da riequilibrare a tutti i costi, vuoi per la enorme importanza
dei contenuti deliberativi già messi in atto o
programmati , che per la notevole incidenza del suo operato
sugli aspetti futuri della nostra città. Giusto,
a questo punto, e condividiamo pienamente, che Delli Paoli
abbia dettato le condizioni per assumersi una ingente
responsabilità sotto gli occhi di tutti i cittadini
che l’ hanno votato e continuano a sostenerlo con
convinta stima ed immutata fiducia. Ma la sua, come quella
del Corriere di San Nicola (e ce lo riconosce a pieno
titolo!) è soprattutto soddisfazione, quella di
“poter contribuire spontaneamente alla crescita
politica, sociale e culturale di San Nicola, non asserviti
ad alcun gioco di potere, dando nome e cognome agli argomenti
trattati e ripagando i consensi con lealtà e sincerità”.
Un patto “paritetico”, insomma, e non poteva
andare diversamente, almeno fino alla scadenza naturale
di questa legislatura, nel quale sono sancite precise
richieste pretese da Delli Paoli, già presenti
nel suo programma elettorale di giugno 2001.
“Oltre ad offrire un fattivo contributo nella
spinta verso l’ efficienza dei servizi e l’
ammodernamento dell’ intera struttura comunale,
il peso e la qualità delle proposte che Forza Italia
ha posto sul tappeto sono innovative e occuperanno quella
nicchia di mercato laddove l’amministrazione Pascariello
ha, sin qui, praticamente o deliberatamente fallito. Mi
riferisco alla sanità, alle politiche sociali ed
all’ occupazione”.
“Sono proprio questi -enuncia Delli Paoli-
i punti cardine dell’accordo che abbiamo sottoscritto.
Forza Italia rappresenta quel valore aggiunto che dovrà
determinare una svolta concreta, modificando parzialmente
anche nella sostanza l’indirizzo di questa amministrazione:
una svolta più aperta alle problematiche della
gente e meno arroccata su posizioni dirigiste. In poche
parole, meno monocratica e più liberale”.
“Non è stata Forza Italia, né tanto
meno il sottoscritto -ribadisce Delli Paoli- a
chiedere di collaborare con l’Amministrazione, ma
è stata semplicemente una necessità di Pascariello,
dovuta ad un problema di numeri, dopo aver attentamente
valutato la nostra affidabilità e credibilità
politica”.
L’occasione che si presenta al leader forzista è
storica. Non potrà sciuparla. Né potrà
commettere errori. Da una corretta interpretazione del
ruolo che sta per assumere, non potrà che ricavarne
benefici personali in termini di proselitismo e di condivisione
politica, ma anche luminose prospettive per l’ importante
partito che localmente dirige.
D’obbligo, quindi, per Delli Paoli e i suoi amici
consiglieri, sottoporre ad un minuzioso e continuo monitoraggio
i punti programmatici che rappresentano la base di quel
“valore aggiunto” a beneficio
della maggioranza amministrativa e della comunità
civile, soprattutto la realizzazione di una casa di riposo
per anziani e l’ incentivazione della piccola e
media imprenditoria.
Ecco perché egli tiene a precisare che non ha assunto
incarichi nella giunta, dove avrebbe potuto irrimediabilmente
distrarsi nella sua prioritaria azione di controllo generale
sull’ amministrazione.
“Chi ha corso per fare il sindaco -ricorda
giustamente- non poteva limitarsi a farne il vice!”
Avrà, insomma, le mani libere, per concretizzare
il suo impegno verso la città, ma soprattutto per
traguardare nuovi spunti nelle tappe di avvicinamento
ad un suo vecchio e lungimirante progetto: “Costruire,
a San Nicola la Strada, un grande Centro moderato, aperto
alle istanze dei cittadini, pragmatico e moderno”.
Ecco anche perché Delli Paoli, attratto dalla prospettiva,
non rinuncerà a compiere qualsiasi tentativo per
ricucire gli strappi con l’Udc, nella speranza di
riceverne quegli ulteriori consensi che tra due anni gli
serviranno per riprovare a vincere le elezioni.
Sempre che l’ Angelo deciderà di spiccare
il volo verso i lidi regionali…
E sempre che egli riuscirà nel difficilissimo compito
di non farsi fare fesso dai soliti versi di un solito
vecchio poeta conosciuto anche, e soprattutto, dalle pietre…
Insomma, vecchi bollori e decasillabi rimati a parte,
consegnate le bomboniere agli invitati, Pascariello, Delli
Paoli e Campofreda sono già partiti per un insolito…viaggio
di nozze in tre, durante il quale -ci saranno due anni
a disposizione!- dovranno mettere a punto per bene le
strategie personali per presentarsi più belli e
forti che prìa alle prossime elezioni comunali.
Con la speranza che penseranno un po’ anche a San
Nicola: non al Santo, bensì a tutti quei Santi
Cittadini, sulla cui pelle sta prendendo forma il diabolico
disegno di una città a… misura d’Angelo.
Delli Paoli ha il preciso impegno di contrastare queste
mire “dittatoriali”, restituendo umiltà
e semplicità, chiave di ogni benessere sociale,
a quell’arte sublime, la politica, che dalle nostre
parti sta diventando un mostro.
Umile e semplice egli lo è per natura, e lo conosciamo
bene. Poi,si sa, i giochi del potere fanno spesso saltare
tutto.
In una scelta di coerenza a tutti i costi, insomma, noi
crediamo che risieda l’eventuale successo del suo
impegno per la città.
Soprattutto se vorrà diventarne il prossimo sindaco. |
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