Sul piano della composizione
degli schieramenti in consiglio comunale, la conseguenza
più immediata e tangibile dell’ “accordo
programmatico” è rappresentata, senza dubbio,
dalla scomparsa definitiva del gruppo di Alleanza Nazionale:
L’ alleanza ha praticamente rivoluzionato completamente
gli assetti politici sannicolesi. “Grazie”
al consigliere Mario Campofreda, che ha approvato e sottoscritto
il documento di intesa, oltre a condividerne l’impostazione
programmatica e dando il suo contributo personale, il
gruppo consiliare di Alleanza Nazionale ha cessato di
esistere.
Infatti, l’ingresso di Campofreda nella maggioranza
del sindaco rende monco il gruppo di una unità
e, poiché i gruppi per potersi costituire debbono
essere composti da almeno due consiglieri, ecco che il
partito di Fini a San Nicola la Strada non esiste più.
Viene così cancellata la presenza storica di AN
a San Nicola, quella Destra che sta riscuotendo sempre
maggiori consensi (e lo hanno dimostrato le recenti elezioni
europee) avvalendosi di personaggi come il consigliere
Francesco Basile e il presidente del Circolo Giovanni
Santangelo.
La mossa di Campofreda non è, però, passata
inosservata.
Il direttivo della Destra sannicolese, dopo numerosi contatti
intrapresi con Gennaro Coronella e Angelo Polverino, coordinatori
di collegio (i quali hanno escluso nella maniera più
assoluta che la Federazione provinciale abbia mai avallato
le scelte di Campofreda), ha ottenuto, in attesa delle
decisioni finali degli organi provinciali del partito,
il deferimento del “ribelle” al collegio dei
Probiviri per condotta in contrasto con i doveri sanciti
dallo Statuto del partito, nonché con i principi
della dignità.
Al neo alleato della maggioranza sono stati mossi addebiti
circa la mancata osservanza di quanto disposto dal direttivo
del circolo, che, secondo il Capo II, capoverso 13 dello
Statuto, ha “piena autonomia organizzativa e di
azione politica sul territorio”.
In sostanza, sembra, Campofreda è stato ammonito
a non intraprendere iniziative per nome e per conto di
Alleanza Nazionale: quanto basta per sancire una vera
e propria rottura del consigliere sannicolese non solo
con le rappresentanze locali, bensì con l’intera
struttura del partito. |