16 maggio 2005, comunicato stampa dal Palazzo di Vetro: “Il sindaco...
(di San Nicola che è diventata città), a seguito delle continue segnalazioni da parte dei cittadini
(e soprattutto da parte della stampa!!!) riunitisi in vari comitati permanenti, riguardanti lo svuotamento del sito di stoccaggio del Comune di Caserta e la messa in regime del sito di trasferenza del Consorzio Acsa Ce 3 in località Lo Uttero, ha inviato una lettera-diffida al sindaco di Caserta, al Consorzio Acsa Ce 3, al Commissario Straordinario per l’emergenza rifiuti in Campania, al Prefetto di Caserta e all’Arpac, affinché venga risolto in maniera definitiva, per quanto di propria competenza, il problema, non avendo più nessuna fiducia nella formalizzazione degli impegni assunti e mai mantenuti”.
“Il sindaco...
(continuiamo ad omettere il nome per non incorrere in pubblicità occulta…) nella missiva fa, brevemente, la cronistoria degli ultimi mesi...”: e qui vengono ricordate tutte le riunioni, i convegni, i discorsi, i solleciti e quant’altro egli ha fatto per salvare la forma e mettere qualcosa di scritto per chi, un domani, potrebbe dire che non ha fatto niente.
Morale della favola: era ed è stata una favola, come dicemmo in tempi non sospetti, che lo svuotamento sarebbe avvenuto entro il 30 giugno:“Il quantitativo di rifiuti asportati quotidianamente rispetto a quello previsto nella riunione del 18 marzo e del relativo verbale sottoscritto, si è dimezzato; di conseguenza lo svuotamento non avverrà più per il 30 giugno ma si prolungherà per almeno tutto il periodo estivo”.
“Inoltre -aggiunge il comunicato- da notizie di stampa si apprende che, con ordinanza n.54, il sindaco di Marcianise ha disposto la bonifica del sito di stoccaggio di Santa Veneranda, con il trasferimento immediato, a cura dell’Ecocampania s.r.l., dei rifiuti solidi urbani da detto sito di trasferenza dell’Acsa Ce 3 in località Lo Uttero”.
“Si continua, quindi, ad intasare un sito che a mala pena è in grado di smaltire la raccolta quotidiana e non certo queste quantità di rifiuti, facendolo diventare, di fatto,una discarica a cielo aperto”. “Per quanto tempo ancora -si chiede il capo di questa nuova
città- dovremo assistere e sopportare questo scempio ambientale?”.
“Ormai -e qui conclude- la situazione è divenuta e diventerà sempre più insostenibile, aggravata inoltre dalla imminente stagione estiva”.
Il dispaccio chiude con la notizia che il primo cittadino ha affidato ad un legale il compito di tutelare gli interessi della cittadinanza sannicolese “nei confronti dei responsabili di questa gravissima situazione”.
Mah! Tutto ciò non ci stupisce affatto. Lo avevamo già detto NOI e con molto anticipo: rileggetevi il Corriere cartaceo di aprile (potete farlo anche accedendo all’archivio del nostro sito) e vedete cosa avevamo scritto il 19 marzo...!Non ci voleva certo il mago Zurlì per capire che quella data era tutto un bluff. Un
fetente bluff!
Il nostro sindaco, comunque, e bisogna riconoscerlo, ha fatto di tutto per spingere alla ragione i burocrati, diciamo così, di quel grande colosso chiamato rifiuti. Del resto, un tipo energico, determinato e intelligente come lui difficilmente se ne sarebbe stato con le mani in mano.
Certo, le lettere e le diffide doveva pur farle, chiedere le riunioni anche, rivolgersi agli avvocati pure, lasciare traccia comunque.
Ma la verità, secondo noi, sta tutta lì, nella sua totale incapacità di incidere, seppur minimamente, su un problema che non appartiene alla sua giurisdizione e che è, soprattutto, troppo più grande di lui.
Onnipotente tra le mura amiche, Pascariello non ha, purtroppo, ma la colpa non è sua, un gran “peso” all’esterno del suo impero.
Diffidare il sindaco di Caserta, il Consorzio, il Commissario regionale, l’Arpac e il Prefetto…ma se son tutti amici…ma va!
Ma doveva farlo! Ed è giusto e noi lo applaudiamo, come gli diciamo grazie per l’impegno con cui sta promuovendo la raccolta differenziata nell’ambito dell’Unione! Solo che, come lui, siamo molto sfiduciati…Siamo certi, sì!,come lui, che
“le laboriose popolazioni che hanno mostrato sempre grande intelligenza e spirito di collaborazione rispetto alle problematiche di interesse generale sapranno cogliere tutti glia spetti positivi dell’iniziativa dell’Unione, tali da lasciare presagire un sicuro ritorno alla vivibilità ed all’ambiente dei nostri territori comunali e non solo...”
…Sì, questi…presagi ci onorano, ma, pensatela pure al contrario, secondo noi la puzza che cala ogni sera sulle teste dei poveri sannicolesi e che tanto ci ricorda quella delle stalle, non finirà mai. E allora, come facciamo? Semplice, amici, non ci scoraggiamo, per carità. Non lasciamoci prendere dal panico, che diavolo, dovremmo pur essere abituati, ormai, a simili calamità. Di leucemia non si muore solo a San Nicola, finiamola di dire stupidaggini…
Basta prendere qualche piccola precauzione e questa ennesima estate puzzolente ci farà un baffo.
Innanzitutto, affrettiamoci a sbarrare, giorno e notte, le porte e gli infissi delle nostre abitazioni, spalmandoli
lungo lungo con un buon coibente che non lasci passare neanche una goccia d’aria: suggeriamo il silicone, il suo odore è certamente più gradevole di quello del soffritto marcio che cala dallo Uttero. Cosa fare di sera, se si vuole uscire a…respirare un po’ d’aria fresca?
Due le soluzioni. La prima:scappare dalla
Città, almeno venti chilometri a nord-est. La seconda: se decidiamo, con un grandissimo atto di coraggio, di recarci in palestra per goderci un bel film all’aperto per la serie dell’ “
Arte (di arrangiarsi)
e Cultura sotto le stelle”, non dimentichiamoci la mascherina protettiva a casa.
A proposito, chi non l’avesse già comprata, faccia presto: i prezzi stanno salendo, appunto, agli astri…
Ci.Nico