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Numero Storico 31 - Luglio 2005 - Home 4 dicembre 2024 10:11:02

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Un gemellaggio monco
I controllori di fiducia...
La conferma di Santangelo
AN-Basile:
confronto burrascoso
Giulia Aglione, la “nuova leva” della politica sannicolese
La Nuova Mappa del Potere

Giornalisti per San Nicola

Delli Paoli: il vero “sogno” è la Cittadella

Lo Uttero , “padre” di tutti i problemi …
La protesta scende in … pista
I rifiuti dell’Unione
Caiazza responsabile cittadino di Astrambiente

…il Nucleo delle Meraviglie!

La “nuova” città ha paura…
I Vigili dell’Unione
Estate tranquilla

Lavori pubblici
In “cantiere”centro sportivo e via Buonarroti
5 aule in più per l l’“Einaudi”
Il “Muro del Pianto” comincia a sorridere…
La ... riqualificazione delle Piazze
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I Preparativi per il liceo


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Estate sotto le stelle


Comunisti, Verdi e Repubblicani in difesa dello Stradone
La protesta scende in …pista
Non piace al partito di Salvatore Motta il percorso ciclopedonale che si sta realizzando lungo Viale Carlo III: “E’un’offesa alla memoria storica del luogo!” Volantini per sensibilizzare la popolazione. A sostegno della protesta anche i Verdi di Roano e il segretario repubblicano Caiazza, che annuncia un’interrogazione parlamentare da parte del viceministro Nucara.
I Comunisti sannicolesi, capitanati dal segretario Salvatore Motta, definiscono uno “scempio” la pista ciclabile (di oltre un chilometro) che l’amministrazione sta costruendo ai margini di Viale Carlo III, lungo il galoppatoio est, e che collegherà il comune di San Nicola con quello di Caserta lungo l’antico ed artistico tracciato viario avente come sfondo la Reggia. Per sensibilizzare la cittadinanza, è stato organizzato, lo scorso 18 giugno, un primo volantinaggio, al quale ha partecipato anche il portavoce dei Verdi, Antonio Roano. “Lo storico e maestoso Viale Carlo III e i due passeggiatoi laterali -dicono gli organizzatori- continuano ad essere sottoposti a manomissioni e stravolgimenti nel silenzio generale. Gli enti competenti nulla fanno per preservare da violenze e modifiche questi percorsi stradali, concepiti nel ‘700 come opera d’arte. I lavori che hanno avuto inizio, nei giorni scorsi, per realizzare una pista ciclabile lungo il viale Carlo III, stanno snaturando la memoria storica del luogo. La pista ciclabile diventa così un intruso, un elemento che nulla ha a che vedere con la storia della costruzione del triplice viale vanvitelliano. Qualche anno fa sono stati già annullati, con la realizzazione di due sottopassi, parti di questi antichi tracciati viari. Oggi si interviene con la costruzione della pista ciclabile, domani si eseguirà il sottopasso alla Rotonda di San Nicola la Strada con l’apertura di grandi bocche sullo storico asse viario. E’ veramente assurdo. Un nuovo tracciato viario, destinato alla circolazione di biciclette, fiancheggerà lo Stradone e si inserirà nel contesto dei due passeggiatoi progettati dal Vanvitelli…”. Ma non vi era un luogo alternativo dove realizzare la pista ciclabile?, ci si chiede con sconcerto: “Non è la prima volta -afferma Motta- che si interviene in modo improprio e pesante su questo importante bene culturale, sottoposto a vincoli paesistici, a pochi passi dalla Reggia di Caserta”. I Comunisti Italiani, insomma, lanciano un allarme per impedire ulteriori alterazioni dell’intera area relativa al complesso stradale borbonico. Contro le “manomissioni e lo stravolgimento dello storico e maestoso Viale Carlo III da parte dell’amministrazione provinciale di Caserta, con il silenzio dell’amministrazione comunale di San Nicola la Strada e della Sovrintendenza di Caserta” si è espresso anche Francesco Nigro, segretario provinciale del partito comunista, che ha ripreso la parola in prossimità delle nuove elezioni del 2006… “Lo Stradone -ha dichiarato l’apologeta di altre, e fallite, nuove strade del ’93- ed i passeggiatoi che partono dalla Rotonda di San Nicola per confluire nella piazza ellittica di Caserta, vanno conservati e tutelati nel rispetto del progetto e dei disegni del Vanvitelli. Non si può restare indifferenti di fronte alla creazione di strutture che distruggono e cancellano la memoria storica”. Poi, preso carta e penna (evidentemente i bambini non lo disturbano più…) ha scritto questa lettera al presidente, agli assessori e ai consiglieri provinciali: “Vi trasmetto il testo del documento elaborato da nostro partito e richiedo di esaminarlo con la dovuta attenzione, non perché la meritiamo per avervi anche noi consentito di sedere sui banchi che attualmente occupate, ma perché riteniamo di stare dalla parte giusta, dalla parte della verità e della collettività. Vi chiedo di intervenire con la massima sollecitudine per impedire uno scempio che si sta compiendo nei confronti di un bene di alto valore culturale: lo Stradone ed i passeggiatoi vanvitelliano. Sono stupito del silenzio generale su di una aggressione, che si consuma sotto gli occhi di tutti, ad un importante complesso stradale borbonico, ad un paesaggio antico, ad un tracciato viario storico e artistico poco distante dalla Reggia di Caserta. L’intera area rischia la cementificazione e lo stravolgimento. Le dichiarazione di amore per il bello, per l’ambiente e per i beni culturali non possono restare lettera morta nei programmi elettorali. Il triplice tracciato viario progettato nel Settecento dall’architetto Luigi Vanvitelli anche allo scopo di far risaltare da lontano una grande opera architettonica, va rispettato e tutelato. Mi auguro che la voce di protesta dei Comunisti italiani venga ascoltata. La conservazione e la tutela del patrimonio artistico e del paesaggio sono un obbligo del cittadino italiano, in quanto patrimonio di tutti ”Nessuna menzione, comunque, ma forse pochi lo sanno, è stata fatta dell’altra pista ciclabile programmata per il galoppatoio ovest del Vialone: è recente, infatti, la notizia che anche l’altro” galoppatoio avrà presto la sua bella pista ciclopedonabile. A tal proposito, la Regione ha in corso la concessione di 600.000 euro per omogeneizzare… alla Plasmon il tratto “contestato” dello Stradone. Intanto, anche il leader cittadino del partito repubblicano, Luciano Caiazza, si unisce alla protesta: è di questi giorni il suo annuncio che il viceministro all’Ambiente, nonché segretario nazionale dell’“Edera”, Francesco Nucara, ha presentato un’interrogazione parlamentare per impedire lo “scempio”di Viale Carlo III.“ Sulla questione della pistaciclabile -ha aggiunto il neoresponsabile di Astrambiente- così come per la discarica dello Uttero, si sta interessando anche Rai3, da me contattata, che ha realizzato un servizio che andrà in onda prossimamente”.

 
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