“Questa giunta arrogante e dispotica ha toccato il fondo. È riuscita nell’impresa di fare leggere nel collegio dei revisori dei conti tutti e tre i candidati di parte. Come dire che il controllato (sindaco ed esecutivo) si elegge anche i controllori di suo gradimento…”. È’ quanto ha affermato il capogruppo dei diesse, Vincenzo Battaglia, al termine del consiglio comunale del 15 giugno scorso, che nel giro di pochi minuti ha eletto i nuovi controllori delle finanze comunali.
Il commercialista Gianfranco Roviello di Caserta (che aveva già ricoperto la carica durante la legislatura di Nicola Tiscione) è il nuovo presidente dell’organo autorizzato a mettere il naso nelle spese dell’amministrazione: ci sono, inoltre, Anna Lerro e Anna Gallo, entrambe di San Nicola la Strada.
“Siamo in una monarchia assolutistica, altro che democrazia”, ha ribadito Battaglia, uno dei pochissimi oppositori rimasti in consiglio comunale. E poi: “Il sindaco Pascariello ha fallito. Ricordo come se fosse ora che nel discorso programmatico, fatto all’indomani della sua elezione, egli disse che avrebbe dato ampio spazio al confronto ed al dialogo con le opposizioni. Altro che dialogo! Questa è una monarchia dove i consiglieri comunali di maggioranza sono i suoi sudditi. Ora l’opposizione non ha più la possibilità di controllare la spesa. Il sindaco ha messo le sue mani su tutto!”.
Battaglia, infine, ha ricordato anche che all’inizio della consiliatura Forza Italia, che allora era un partito di opposizione, candidò la dottoressa Angela Migliore, che non venne eletta. “Perché -si chiede- ora non l’ha ripresentata ? E perché sulla vicenda dei revisori le opposizioni non sono mai state contattate dalla maggioranza e neppure nella riunione dei capigruppo si è potuto discutere della nomina?”
“Rapporti di correttezza istituzionale, di sensibilità, di etica politica - ha concluso Battaglia - avrebbero imposto alla maggioranza di riservare un membro del collegio alle opposizioni, ma evidentemente sono tutte cose che mancano a questo esecutivo”.
Il “golpe” della maggioranza sulla nomina del nuovo collegio dei revisori dei conti ha fatto scattare, ovviamente, anche l’ira dell’altro partito di minoranza, l’Udc. Nicola D’Andrea, neo presidente della Commissione consiliare di Garanzia e Controllo, ha inferto un durissimo attacco al sindaco: “Negli ultimi trent’anni -ha detto- non si era mai vista una cosa del genere. L’essersi accaparrati tutti e tre i revisori dei conti è un atto che non trova alcuna giustificazione, anzi è eticamente e politicamente scorretto. È vero che nessuna legge vieta ad un sindaco di nominare i tre revisori, ma per una questione di correttezza un membro del Collegio veniva sempre offerto alla minoranza. Nella conferenza dei capigruppo avevo chiesto di essere informato se l’amministrazione avesse intenzione di lasciare la possibilità alle minoranze di eleggere un proprio esponente. In quella sede mi fu assicurato che, prima del consiglio, avrei avuto una risposta. Ma non ho avuto, invece, nessuna risposta, per cui in consiglio riproposi la domanda. Ebbene, riferendomi che era stato concesso ai consiglieri di scegliere…secondo coscienza, mi è stata data una risposta piratesca! Ma quale coscienza! L’unica che conoscono è quella di prendersi tutto, di non lasciare nulla alle minoranze. Ora l’operato dell’esecutivo sarà controllato da esponenti legati alla maggioranza. E’ inaudito!”.
Dello stesso tenore è la segretaria cittadina del partito folliniano, Gabriella D’Ambrosio. “L’atto compiuto dalla maggioranza è un atto molto chiaro. L’amministrazione è già in piena campagna elettorale per il 2006 ed ha chiarito alla città cosa vuole fare. Questa maggioranza non ha mostrato nessuna apertura, dimostrando ancora una volta scarso rispetto per le opposizioni. Ma un risultato l’ha ottenuto…quello di ricompattare le opposizioni”.
NdP