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Nonostante
sia trascorso qualche mese da quella “fatidica”
seduta del consiglio comunale del 28 aprile,
nel panorama politico sannicolese non si è
ancora spenta l’eco della ormai “storica”
delibera 19: un po’ per i ricorsi mossi
da dubbi di legittimità, un pò
per le indagini ancora in corso dell’Arma
dei Carabinieri, ma soprattutto per l’attenzione
riservata alla vicenda dagli organi di stampa,
su tutti il Corriere di San Nicola.
Si parla, e non a caso, della “questione”
Michitto per identificare un problema presente
da anni sulla scena politica della nostra città.La
“questione”, per farla breve, è
quanta parte di quei terreni è di proprietà
del Comune e quanta dei soggetti privati: una
partita in cui quello che vince l’uno
perde l’altro.
Il problema non è arrivato mai a soluzione
giacché nessuna delle due parti voleva
perdere, e ciò ha trasferito la sede
della disputa presso le opportune sedi |
giurisdiziarie attraverso l’instaurazione di un
contenzioso con i Michitto allorquando, a metà
degli anni ’80, l’allora sindaco Felice
D’Andrea invitò i proprietari di quella
zona a cedere al Comune i terreni così come stabilito
dalla lottizzazione approvata, bloccando il rilascio
di nuove concessioni.
Con l’avvento di Pascariello a primo cittadino
della nostra città, la questione è pressoché
risolta: egli opta per una soluzione stragiudiziale,
cioè un accordo con i Michitto, dando praticamente
ragione a questi ultimi, i quali avranno i terreni e
costruiranno su di essi la cubatura che desideravano,
mentre i cittadini di San Nicola si dovranno accontentare
della differenza.
E’ un demiurgo il nostro primo cittadino! Un mago
della politica capace di estrarre dal cilindro magico
non un coniglio (ahimè!), ma una soluzione alla
quale nessuno dei sindaci del passato aveva mai pensato.
Sorge spontaneo pensare alla pubblicità di una
nota marca di caffè …”E l’hanno
fatto pure sindaco!”…
Ma uno così bisognerebbe mandarlo in Medio Oriente!
Altroché! Dove, è cosa certa, non impiegherebbe
più di 24 ore per risolvere i problemi che attanagliano
gli israeliani e i palestinesi da secoli.
Pensiamo a tutti i sindaci che l’hanno preceduto,
che sicuramente si stanno mangiando il fegato, pensiamo
al tempo che abbiamo perso per l’inutile contenzioso…
Sui vizi di legittimità di tale accordo, non
ci pronunciamo, anche se sembrano così evidenti
da giustificare il ricorso presentato agli organi competenti.
Da un punto di vista politico, la scelta del nostro
sindaco priva la comunità sannicolese di ben
13.000 metri quadrati sui quali ovviamente si sarebbe
potuto organizzare verde attrezzato, parcheggi o opere
pubbliche (pensiamo, ad esempio, ad una chiesa…).
Val la pena invitare i lettori e i cittadini alla riflessione
su quattro punti.
1. L’accordo
non è motivato dalla soccombenza del Comune nella
lite in corso, dal momento che, ad una nostra esplicita
richiesta in Consiglio Comunale, nessuno dell’Amministrazione
attiva, sindaco compreso, ha saputo riferire dell’esito
di tale giudizio; ragion per cui potremmo aver fatto
un accordo scellerato quando, invece, il giudice adito
ci ha dato ragione.
2. L’avvocato
Abbamonte, incaricato da Pascariello di esprimersi sulla
liceità dell’accordo stragiudiziale, ha
invitato il nostro sindaco ad effettuare, prima di qualsiasi
accordo, una ricognizione degli attuali proprietari
della zona Michitto; perché l’avvocato,
giustamente, fa rilevare che se nel frattempo si è
avuto un cambio nella titolarità dei terreni
bisogna verificare se i nuovi proprietari hanno acquisito
oltre ai terreni anche i nascenti diritti dalla lottizzazione
approvata negli anni settanta, perché se così
non fosse nessuna giustificazione potrebbe avere tale
accordo. Pascariello non solo non procede alla ricognizione
del nuovo assetto dei proprietari della zona Michitto
ma, stranamente, non partecipa alla votazione…
3. La
cubatura che il Pascariello consente di realizzare è
di circa 113.000 mc pari, secondo lui, alla differenza
fra quello previsto e quello realizzato, ma si guarda
bene dall’attivare una verifica di quello realizzato,
perchè. –appunto- la differenza è
praticamente pari a zero, essendo di gran lunga, l’edificazione
già presente nella zona Michitto, superiore alla
lottizzazione originariamente approvata
.
4. In
cambio della cessione dei terreni quest’accordo
prevede la monetizzazione degli stessi attraverso una
serie di opere (manutenzione strade, rifacimento marciapiedi,
rifacimento illuminazione pubblica, etc.) che –udite,
udite!- la legge pone già a carico dei proprietari
in quanto ai lottizzatori è assegnata obbligatoriamente
la realizzazione delle opere di urbanizzazione primaria
e, in parte, di quella secondaria.Quindi il Sindaco
non ha venduto alcun terreno, ma lo ha “generosamente”
regalato ad un prezzo di circa 85 euro al mq. in una
zona in cui il valore è dieci volte superiore…
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