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Un generoso "regalo" di Pascariello

Articolo di: Vincenzo Battaglia
QUESTIONE "MICHITTO"
Nello scorso numero del Corriere abbiamo ospitato, al riguardo, il parere del presidente del Consiglio Comunale e Presidente del Tavolo di Concertazione, Ing. Luigi Landolfi.
Diamo ora spazio, come è giusto che sia, al dr. Vincenzo Battaglia, rappresentante del guppo misto del centro-sinistra nel consesso cittadino.
“Troppe polemiche inutili! -aveva affermato Landolfi- Sarà salvaguardato l’interesse pubblico senza assolutamente compromettere le legittime aspirazioni dei privati”.
Vediamo cosa gli risponde il leader di opposizione.
Nella foto, volutamente lasciata con i segni del tempo, una San Nicola in piena Era Precementozoica
Nonostante sia trascorso qualche mese da quella “fatidica” seduta del consiglio comunale del 28 aprile, nel panorama politico sannicolese non si è ancora spenta l’eco della ormai “storica” delibera 19: un po’ per i ricorsi mossi da dubbi di legittimità, un pò per le indagini ancora in corso dell’Arma dei Carabinieri, ma soprattutto per l’attenzione riservata alla vicenda dagli organi di stampa, su tutti il Corriere di San Nicola.
Si parla, e non a caso, della “questione” Michitto per identificare un problema presente da anni sulla scena politica della nostra città.La “questione”, per farla breve, è quanta parte di quei terreni è di proprietà del Comune e quanta dei soggetti privati: una partita in cui quello che vince l’uno perde l’altro.
Il problema non è arrivato mai a soluzione giacché nessuna delle due parti voleva perdere, e ciò ha trasferito la sede della disputa presso le opportune sedi
giurisdiziarie attraverso l’instaurazione di un contenzioso con i Michitto allorquando, a metà degli anni ’80, l’allora sindaco Felice D’Andrea invitò i proprietari di quella zona a cedere al Comune i terreni così come stabilito dalla lottizzazione approvata, bloccando il rilascio di nuove concessioni.
Con l’avvento di Pascariello a primo cittadino della nostra città, la questione è pressoché risolta: egli opta per una soluzione stragiudiziale, cioè un accordo con i Michitto, dando praticamente ragione a questi ultimi, i quali avranno i terreni e costruiranno su di essi la cubatura che desideravano, mentre i cittadini di San Nicola si dovranno accontentare della differenza.
E’ un demiurgo il nostro primo cittadino! Un mago della politica capace di estrarre dal cilindro magico non un coniglio (ahimè!), ma una soluzione alla quale nessuno dei sindaci del passato aveva mai pensato. Sorge spontaneo pensare alla pubblicità di una nota marca di caffè …”E l’hanno fatto pure sindaco!”…
Ma uno così bisognerebbe mandarlo in Medio Oriente! Altroché! Dove, è cosa certa, non impiegherebbe più di 24 ore per risolvere i problemi che attanagliano gli israeliani e i palestinesi da secoli.
Pensiamo a tutti i sindaci che l’hanno preceduto, che sicuramente si stanno mangiando il fegato, pensiamo al tempo che abbiamo perso per l’inutile contenzioso…
Sui vizi di legittimità di tale accordo, non ci pronunciamo, anche se sembrano così evidenti da giustificare il ricorso presentato agli organi competenti.
Da un punto di vista politico, la scelta del nostro sindaco priva la comunità sannicolese di ben 13.000 metri quadrati sui quali ovviamente si sarebbe potuto organizzare verde attrezzato, parcheggi o opere pubbliche (pensiamo, ad esempio, ad una chiesa…). Val la pena invitare i lettori e i cittadini alla riflessione su quattro punti.

1. L’accordo non è motivato dalla soccombenza del Comune nella lite in corso, dal momento che, ad una nostra esplicita richiesta in Consiglio Comunale, nessuno dell’Amministrazione attiva, sindaco compreso, ha saputo riferire dell’esito di tale giudizio; ragion per cui potremmo aver fatto un accordo scellerato quando, invece, il giudice adito ci ha dato ragione.


2. L’avvocato Abbamonte, incaricato da Pascariello di esprimersi sulla liceità dell’accordo stragiudiziale, ha invitato il nostro sindaco ad effettuare, prima di qualsiasi accordo, una ricognizione degli attuali proprietari della zona Michitto; perché l’avvocato, giustamente, fa rilevare che se nel frattempo si è avuto un cambio nella titolarità dei terreni bisogna verificare se i nuovi proprietari hanno acquisito oltre ai terreni anche i nascenti diritti dalla lottizzazione approvata negli anni settanta, perché se così non fosse nessuna giustificazione potrebbe avere tale accordo. Pascariello non solo non procede alla ricognizione del nuovo assetto dei proprietari della zona Michitto ma, stranamente, non partecipa alla votazione…


3. La cubatura che il Pascariello consente di realizzare è di circa 113.000 mc pari, secondo lui, alla differenza fra quello previsto e quello realizzato, ma si guarda bene dall’attivare una verifica di quello realizzato, perchè. –appunto- la differenza è praticamente pari a zero, essendo di gran lunga, l’edificazione già presente nella zona Michitto, superiore alla lottizzazione originariamente approvata
.

4. In cambio della cessione dei terreni quest’accordo prevede la monetizzazione degli stessi attraverso una serie di opere (manutenzione strade, rifacimento marciapiedi, rifacimento illuminazione pubblica, etc.) che –udite, udite!- la legge pone già a carico dei proprietari in quanto ai lottizzatori è assegnata obbligatoriamente la realizzazione delle opere di urbanizzazione primaria e, in parte, di quella secondaria.Quindi il Sindaco non ha venduto alcun terreno, ma lo ha “generosamente” regalato ad un prezzo di circa 85 euro al mq. in una zona in cui il valore è dieci volte superiore…


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