Il
Centro Multidisciplinare “Moving
Art” di San Nicola la Strada
ha concluso l’anno accademico 2002-2003
portando in scena, lo scorso 30 giugno, un
saggio di eccellente qualità che si
è tenuto al Teatro Don Bosco di Caserta,
gremito in ogni ordine di posti.
La sapiente scelta delle esibizioni, la cura
dei costumi e le preziose coreografie, tutto
miscelato dall’impronta artistica e
l’impeccabile regìa della direttrice
Mariarosaria Giordano, si
sono rivelati i succosi ingredienti di uno
spettacolo entusiasmante dove, comunque, i
veri protagonisti sono stati gli allievi dei
corsi di danza e karate che hanno dato sfoggio
della loro bravura acquisita durante un anno
intenso di addestramento, ora finalmente giunto
ad un altro meritato traguardo.
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Ma
un grazie particolare va soprattutto ai genitori
degli allievi, non meno tenaci ed appassionati
dei loro figli, che con costanza e spirito
di sacrificio hanno permesso che questa scuola
di cui va sottolineata soprattutto l’originalità
nella proposizione delle discipline insegnate
sia oggi un vanto artistico per la nostra
città, fucina rigogliosa di futuri
talenti.
Il “Moving Art”, infatti, nato
nel 1998 solo come scuola di danza classica
e moderna diretta dal duo Giordano-Ciro Aglione,
ha ben presto allargato i suoi orizzonti con
l’avvento del maestro Giuseppe
D’Apice, al quale è
stato affidato l’insegnamento delle
arti marziali.
“La mentalità molto condizionata
dei non addetti ai lavori e la scarsa informazione
al riguardo hanno spesso presentato soltanto
gli aspetti, diciamo deteriori, del karate
afferma con veemenza il |
bravissimo istruttore come la violenza e altro
del genere. Tutto questo, invece, non ha nulla
a che vedere con il vero contenuto artistico
di questa disciplina.
Il karate, è bene saperlo una volta
per tutte, è sinonimo di rispetto e
di controllo, è l’arte che apre
a colui che la pratica la via dell’unione
tra il corpo e lo spirito, manifestando così
il suo alto senso civico e di responsabilità”.
Lo spirito del combattimento, insomma, come
quello della danza, è insito nella
natura stessa dell’uomo e la possibilità
di un connubio tra queste due arti è
è stata abilmente dimostrata dagli
allievi del “Moving Art”.
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In seguito, dunque, ad un numero sempre
più elevato di iscritti alle due
discipline e sotto l’incalzare di
incoraggianti risultati agonistici ottenuti
(gli allievi del corso avanzato di danza
conquistano il titolo di campioni nazionali
di hip-hop e partecipano alle selezioni
per “Danza sì”, mentre
i corsisti di karate si aggiudicano il
2° posto alle finali nazionali di
“kata” e il 3° nella categoria
“kumite”), si è presentata
l’esigenza di migliorare ed approfondire
ogni aspetto sia tecnico che logistico,
giungendo così alla realizzazione
di un centro multidisciplinare integrato,
con sede in Via Giovanni XXIII, diventato
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praticamente un club sportivo, ricreativo
e culturale, dove l’armonia del ritmo
di insegnamento, la tecnologia di altissimo
livello, la professionalità degli istruttori
e il comfort degli spazi organizzati rappresentano
i motivi di un successo che si concretizzano,
oggi, nel malcelato orgoglio con cui tutti
gli iscritti mostrano il senso di appartenenza
ad una scuola all’avanguardia.
Oggi, insomma, “Moving Art” non
è più soltanto danza e karate,
ma è anche body building, cardio fitness,
power zen, aerobica e minorobica, fit boxe,
spinning, ginnastica, stretching, free style,
step e tante altre cose che vale veramente
la pena di conoscere più da vicino,
magari dotandosi di un trainer personale,
altra perla del Centro ideato da Mariarosaria
Giordano. In parole povere e molto sinteticamente,
ce n’è per il corpo, per la mente
e per il cuore…e per tutte le età.
Tutto questo grazie alla professionalità
del corpo docente e alle brillantissime risposte
finora fornite dagli allievi dei vari corsi,
sulla cui scìa e sul cui entusiasmo
si sono lanciati anche gli alunni della scuola
elementare di Via Einaudi, destinatari e protagonisti
di un programma didattico-artistico svolto
dagli istruttori del “Moving”
nell’ambito della formazione scolastica
per l’anno appena conclusosi.
Ma torniamo ora allo spettacolo del Don Bosco,
luminosamente condotto dal nostro direttore,
del quale, ormai, abbiamo ben poco ancora
da scoprire…
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Giornalista
per amore della sua città, scrittore
e poeta (ma non ci tiene affatto a pubblicare
le sue opere!) per raccontarsi solo a
se stesso, appassionato di musica e ladro
inarrestabile del proprio tempo libero,
Nicola Ciaramella ha dimostrato di essere
anche un versatile anchor-man al quale
tutto è possibile: passare dalla
presentazione dei brani alle sottigliezze
ispiratrici degli autori, dall’accorato
incitamento dei giovani allievi al dialogo
tecnico con lo staff organizzativo, dalla
scelta delle interviste ai contenuti più
propriamente artistici del programma,
è stato un crescendo di coraggiosa
simpatìa e di limpida originalità,
in perfetta linea con i princìpi
sposati dai giornali da egli ideati e
diretti da ormai |
quasi un ventennio. Abile
tessitore degli spazi messigli a disposizione,
raffinato ricercatore dell’idioma, ha
riempito alla perfezione tutto quello che
c’era da riempire nel ricco programma
della manifestazione (molto apprezzate le
sue continue citazioni ad effetto sulla carriera
e il pensiero di grandi artisti come Nureijev
e Fracci) , trasferendo all’attento
pubblico il suo carisma fatto di umiltà
e soprattutto di grandissimo amore per tutto
ciò che è presenza significativa
nel bagaglio storico e culturale della sua
città. Giusta (ma vissuta con grandissima
sorpresa dall’interessato) la donazione
di una targa che alla fine del saggio Mariarosaria
Giordano ha voluto tributargli.
Per la danza classica, è stata rappresentata,
con le coreografie della Giordano, la fiaba
musicale per voce recitante e orchestra “Pierino
e il lupo” , opera congegnata nel 1936
dal grande pianista e compositore russo Prokofeev
in modo da permettere al pubblico infantile
di riconoscere gli strumenti che compongono
un’orchestra attraverso i personaggi
della storia e le loro azioni sul palcoscenico.
Si sono esibiti i giovani allievi Francesca
Letizia, Roberta D’Angelo, Federica
Gionti, Laura Caricchio, Anna Guarino, Graziana
Buccino, Silvia Caccavale, Alessia D’Angelo,
Francesca D’Angelo, Michela Letizia,
Nadia Petrillo, Sara Celotto, Sara Galazzo,
Giada Gammella De Masi, Francesca Giaquinto,
Claudia Lazzari, Federica Marena, Martina
Minutolo, Bernardo Moronese, Teresa Rienzo,
Lidia Vermiglio, Raffaella De Maio, Arianna
Capasso, Rosaria Letizia e Sabrina Russo.
Il saggio di danza moderna si è svolto
invece in sintonia concomitante con quello
degli allievi dei corsi di karate ( vi hanno
partecipato Federico Albano, Susanna Bargigli,
Sebastian Bisurgj, Ousim Badjame, Loredana
De Carlo, Matteo Di Siena, Antonio Pastore,
Arianna Stabile, Niji Bisurgj, Riccardo Ianniello,
Stefano La Tempa, Vincenzo La Tempa, Aniello
Martucci, Marco Razzano e Alessio Ruggiero)
su un mixage di musiche di autori vari (coreografie
di Ciro Aglione e Giuseppe
D’Apice), quali “What’s
your flave”, “Tammurriata nera”,
“Sexy lady”, “Rise and fall”,
“Kata” e “Chicago”.
Poi il “clou” della serata con
l’esibizione in “Per dire di no”
di una Mariarosaria Giordano in serata di
grazia, dalle magiche movenze degne della
ballerina di gran classe che è diventata.
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A rendere il giusto
e doveroso omaggio alla sua bravura, un partner
d’eccezione : Sergio Cunto,
ballerino professionista molto noto in televisione
per le sue partecipazioni a numerosi programmi
( tra i quali ricordiamo “Carramba che
sorpresa”, “Per tutta la vita”,
“Paperissima” e “Scopriamo
le carte”) e già impegnato anche
in teatro nell’operetta “Al Cavallino
bianco” e nel musical “Kiss me Kate”.
Altro momento importante è stato quello
dell’hip-hop, il genere di ballo che ha
dato sinora tantissime soddisfazioni al Centro
Moving Art, grazie al primo posto nella gara
disputata lo scorso maggio al Palazzetto dello
Sport di Ponticelli, oltre naturalmente al titolo
italiano conquistato nel 2000. Su musiche di
autori vari e con le coreografie del duo Aglione-D’Apice,
si sono esibiti gli allievi sia dei corsi di
danza (principianti, intermedi, medio-avanzati
e avanzati) che dei corsi di karate, tra i quali
tutti ricordiamo i non citati in precedenza
Gennaro Bifano, Nicole Della Valle, Ilaria Letizia,
Rita Pascariello, Salvatore Tiscione, Bianca
Cammuso, Anastasia Comune, Ilia D’Aria,
Valentina Luongo, Rosanna Marcellinaro, Claudia
Padrone, Noemi Santonastaso, Lucia D’Auria,
Sara De Lucia, Nicole Mastroianni, Valentina
Oliva, Ilaria Rossi, Giovanna Tiscione, Donatella
D’Angelo, Virginia Golino, Maddalena Battaglia,
Giuseppe Alfieri, Giuseppe D’Apice e Ettore
Scognamiglio. |
La coreografa Arianna
Chiariello ha curato la parte finale
dello spettacolo ( “Fantasia latina”)
che ha visto la partecipazione di tutti i
corsisti del Moving Art in un’altalena
di balli da capogiro culminati nell’”arrivederci
all’anno prossimo” al ritmo del
chiwawa.
Da citare, infine, il direttore di scena e
tecnico luci Domenico Viglione, i costumisti
de La Primula, lo scenografo Luigi Evangelista,
l’istruttore di spinning Gabriele Loffredo,
il grafico Maurizio Cimmino e il fotocameraman
Giuseppe Di Marco, tutti impegnati in un faticoso
lavoro che alla fine ha riscosso il meritato
consenso da parte di tutto il pubblico presente.
Numerosi e qualificati gli ospiti presenti,
tra i quali ci piace segnalare in particolar
modo il direttore delle rassegne artistiche
organizzate dal Comune, Tonino Daniele in
splendida forma.
Si è scusato invece per l’assenza
dovuta ad “improrogabili impegni istituzionali
già assunti in precedenza” il
sindaco di San Nicola , Angelo Pascariello,
che ha avuto, in una lettera fatta giungere
all’ Organizzazione, parole di elogio
e di apprezzamento per “le attività
salienti dei giovani del nostro Comune indirizzate
all’arricchimento culturale e allo svago,
come il nutrito saggio 2003 del Moving Art,
perché attraverso queste manifestazioni
si contribuisce a costruire autentiche comunità
vive e vivaci, ricche di stimoli, pronte alle
innovazioni e contente della loro municipalità”.
Ma il conduttore non si è scomposto
più di tanto, invitando sul palco,
per una loro doverosa testimonianza, il presidente
del consiglio comunale Luigi Landolfi e il
leader del partito di maggioranza Giuseppe
Russo. Due le “promesse” strappate
agli amministratori: San Nicola la Strada
avrà presto un teatro degno di questo
nome per non essere più costretta ad
emigrare in occasioni…affollate come
questa e il Comune riserverà in futuro
maggiore attenzione alla pratica della danza,
che nella nostra città sta assumendo
una rilevanza sempre più crescente
fino al punto da essere ormai considerata
un vero e proprio fenomeno sociale.
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Mariarosaria Giordano
nella sua splendida esibizione in duo con
Sergio Cunto.
Studiosa di danza classica e moderna da ventitre
anni, la bravissima ballerina e coreografa
ideatrice del “Moving Art” ha
frequentato numerosi stages di perfezionamento
con maestri di fama internazionale, quali
Pedro De La Cruz, Susan Sentles, Victor Litvinov,
Silvio Oddi e Steve La Chance.
La Giordano è insegnante Anmb in danze
caraibiche nonché tecnico della Fids.
Ha inoltre conseguito brevetti in aerobica,
step, step in stile e funk, formandosi alla
scuola di importanti presenters nazionali
e mondiali come Laura Rapuzzi, Hugo Diez,
Micelle Lemay e Madonna Grimes.
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Nella foto, Giuseppe
D’Apice durante la sua applauditissima
performance.
Insegnante di karate da oltre quindici anni,
tiene molto alla formazione tecnica ed atletica
dei suoi allievi fino al punto di sentirsi
gratificato solo nel rivedere negli altri
tutto ciò che con la sua esperienza
ha saputo trasmettere.
La sua filosofia è “aggiornarsi
per dare e progredire”. Nel 1993 ha
conseguito il 1° Dan iniziando così
la sua ascesa tecnico-professionale.
E’ arbitro nazionale e specializzato,
in quanto tecnico federale F.I.J.L.K.A.M.,
nel settore Difesa Personale, che rappresenta
il suo punto di ispirazione e la sua grande
passione.
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