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"Anziano
" dove vai ? - L'Officina dell'amore - Pag. 7 |
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La generazione
che ci ha preceduti sicuramente era dotata di altri
sentimenti, e, perché no?, di spirito di sacrificio
e abnegazione. Forse la guerra aveva portato altri valori,
proprio quelli che oggi mancano a noi. Una volta la
persona “anziana” era considerata come un
qualcosa di prezioso, si attingeva alla sua memoria,
ai ricordi, all’esperienza vissuta per poter affrontare
il quotidiano.
A San Nicola, come in Italia, demograficamente siamo
messi male, ci sono molti anziani e pochi giovani e
non siamo preparati ad avere un paese così trasformato.
Non ci sono strutture adeguate, spazi o attività
per chi dopo una vita intera fatta di sacrifici, si
ritrova con una pensione e niente altro. Ah, questi
“vecchi” abbandonati, strattonati, maltrattati,
derisi, offesi, ripudiati.
Se si guarda con affetto nei loro occhi, si possono
leggere cose meravigliose: anche loro un tempo sono
stati “giovani” anche loro hanno sofferto
per amore, sì proprio come tutti noi! Hanno lavorato
e affrontato la vita e adesso cosa ne sarà di
loro? |
Le famiglie
( molte) preferiscono scaricarsi di questo “peso”,
abbandonando gli anziani in case di cura: quanti ne
sono stati trovati legati ai letti, non curati e tanto
vicini alla morte? Cosa possiamo, noi…popolo civile,
offrire a queste persone? Quale assistenza? Quanto amore?
Quanto rispetto? Ognuno di noi in famiglia ha una persona
anziana: cosa gli diamo? Non sono da considerare una
nullità, sono esseri umani, come noi hanno il
loro carattere, i loro sogni e il terrore della “morte”.
Sui giornali quante volte abbiamo letto di persone anziane
trovate
morte nei loro appartamenti? Oppure morti di morte violenta
per mano di un tossicodipendente per pochi spiccioli?
Ma se donassimo il rispetto e l’amore che meritano,
forse queste cose non accadrebbero con tanta frequenza.
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Basta pensare che l’anziano rispecchia il nostro
passato, proprio come noi oggi costruiamo il futuro per
i nostri figli.
Abbiamo cura di queste persone, diamo loro la possibilità
di vivere il resto della vita circondati da rispetto e
da tanto amore, diamo gli spazi dove trascorrere il loro
tempo, facciamo conto che ogni vecchio che incontriamo…sia
il nostro amato vecchio!
Ed intanto, accogliamo con entusiasmo la preziosa iniziativa
dell’Amministrazione, affinché da un laboratorio
delle tradizioni possa nascere una vera e propria “officina”
dell’amore. |
Ombre
Racchiuse nei contorni indecisi
Sagome imprecise, allungate, deformate
False comparizioni delle loro origini.
La luce si dissolve lentamente
Il tepore si disperde.
E’ l’invito alla quiete
Alla moderazione, al ritmo lento
il richiamo alla misura
alla coscienza del riposo.
A.Domenica
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