La discarica è un metodo che
prevede lo stoccaggio definitivo dei rifiuti per strati
sovrapposti, allo scopo di facilitare la fermentazione
della materia organica.
I processi di decomposizione delle sostanze organiche,
che avvengono ad opera dei batteri anaerobici presenti
nelle discariche, portano alla produzione di percolato
e biogas, la cui diffusione nell’ambiente circostante
sarebbe causa di inquinamento del suolo, delle acque
(superficiali e sotterranee) e dell’aria.
Quindi, i criteri di costruzione di una discarica controllata
devono garantire la limitazione del flusso degli inquinanti
verso l’ambiente esterno (ad esempio tramite la
realizzazione di barriere di impermeabilizzazione, di
sistemi di drenaggio del percolato e di pozzi di captazione
del biogas).
Altri problemi che si devono affrontare nella realizzazione
di una discarica sono le condizioni di stabilità
e di assestamento del corpo dei rifiuti, i problemi
di stabilità del terreno d’appoggio, delle
scarpate e delle strutture di contenimento (argini)
e le attività di sistemazione finale e recupero
dell’area occupata dalla discarica.
Quando non vengono rispettate le regole, la discarica
diventa una fonte di inquinamento. La discarica presente
in territorio di San Marco Evangelista, distante, in
linea d’aria, poche decine di metri da San Nicola
la Strada, è assurta a livello nazionale per
i danni che negli anni ha arrecato alla popolazione.
Secondo lo studio effettuato recentemente da autorevoli
scienziati del CRN di Pisa è risultato che San
Marco Evangelista e Castelvolturno sono i comuni che
hanno il più alto numero di decessi dovuti a
tumori, allergie, e morti perinatali da 0 a 4 anni,
in Campania.
Lo studio è stato effettuato confrontando il
numero di decessi per patologie tumorali, nell’arco
di quindici anni, di 156 comuni d’Italia, che
avevano come caratteristica comune la presenza sul loro
territorio di una discarica. Se non saremo in grado
di muovere i cittadini su un problema di così
vaste proporzioni al fine di eliminare le discariche
dai nostri territori, come possiamo salvaguardare la
salute dei nostri figli ?
|