Al di là dei meriti o demeriti (parliamo, ovviamente, del “politico”) che gli si possano riconoscere, l'“uomo”, ma anche il “politico” Delli Paoli, non ama molto farsi pubblicità. La…distonìa rispetto al Palazzo è evidente. E di motivi ne avrebbe tantissimi. La maggioranza originariamente costituita gli deve certamente tantissimo se è ancora al suo posto e se può continuare a sciorinare programmi e desideri, sopportando agevolmente anche il peso di qualche sparuto dissenziente.
Il leader di Forza Italia, da quando ha “sposato” l’amministrazione attiva, ha preferito restare il più possibile in disparte, cercando di dare il suo apporto con “silenzio costruttivo” (questo almeno negli intendimenti), senza eclatanti dichiarazioni e, soprattutto, con la consapevolezza di non dover deludere le aspettative del proprio elettorato. E sì, perché la legislatura volge ormai al termine e, da qui alla primavera del 2006, non si può più assolutamente sbagliare. L’accordo di governo che F.I. ha stipulato, lo scorso giugno, con la maggioranza ha riguardato soprattutto la istituzione del nuovo assessorato alla sanità e multietnicità: tematiche di indubbia rilevanza non affrontate con deleghe specifiche da parte dell’amministrazione Pascariello. Il momento di fare un consuntivo è arrivato:
A che punto siamo con la pratica attuazione delle proposte pianificate? Quali iniziative sono state sinora intraprese e quali sono in fase di studio? Pasquale Delli Paoli ci risponde con la solita modestia e con il solito senso di umiltà: “L’accordo di governo sottoscritto con la maggioranza di Pascariello nello scorso mese di giugno 2004, molto meditato e sofferto soprattutto per il sottoscritto, ha praticamente spaccato l’opposizione facendo venire a mancare il partito più forte e, se mi è consentito, chi avrebbe avuto più titolo per contrastarlo. Con l’accordo programmatico, Forza Italia ha voluto porre in essere un vero e proprio investimento, atteso che Pascariello era a capo di una coalizione civica. La nostra speranza, a questo punto, è di portarlo a scegliere, se non il partito azzurro, un partito della casa delle libertà. Non so se ci riusciremo, io ci spero vivamente; Pascariello è un uomo intelligente e capace e lo sta dimostrando con tutte le opere ed iniziative messe in cantiere, che hanno ridato a San Nicola la sua importanza di città ordinata, pulita e più vivibile”.
Il Delli Paoli adulatore, per la verità, non lo conoscevamo… “No, non è così! Non è mio costume adulare i vincitori, ma è doveroso dare il giusto riconoscimento ad un uomo che ha cambiato profondamente il volto della nostra città, divenuta fiore all’occhiello dell’intera provincia. Con ciò non voglio dire che tutto funziona; bisogna ancora fare molto ed i presupposti per farlo ci sono tutti. Qui si inserisce la delega alla sanità e multietnicità assegnata a F.I. E’una sfida che abbiamo accettato, consapevoli della importanza di un tale assessorato tutto da inventare. Ebbene, Il Dr Martire, chiamato a ricoprire tale incarico, si è assunto l’onere di porre in essere il programma di F.I, nell’ambito della sanità. Tra le prime iniziative poste in essere, va rilevata il potenziamento della struttura dell’ASL sia in termini di efficienza che di servizi specialistici. E’stato avviato nelle scuole un corso tenuto dai medici locali e dell’ASL sulla corretta alimentazione. E’stato avviato uno screening degli extracomuni-tari: dove vivono, come vivono. Ma è ancora In cantiere il mio sogno di realizzare una cittadella della salute, con una casa di riposo per anziani, poliambulatori medici, ed un eventuale punto di primo intervento”.
L’anno prossimo, di questi tempi, e ci scuseranno se ci ritorniamo sopra, ma riteniamo che sia logico cominciare a pensarci, saremo in piena campagna elettorale per il rinnovo dell’amministrazione comunale. Delli Paoli ne ha vissuto tante in oltre trent’anni di carriera politica, ma soprattutto l’ultima è stata certa-mente la più battagliata... Poi, da principale antagonista di Pascariello, ha scelto di colla-borare con l’amministrazione attiva. Ma ora, vediamo un po’ quali sono i suoi programmi in vista della prossima competizione: resterà alleato di Pascariello, partecipando alla lotta per la sua probabile riconferma, o sta pensando di ricandidarsi come aspirante sindaco?
“Per la prossima campagna elettorale amministrativa è tutto ancora da decidere. Tutto dipende eventualmente da cosa deciderà il sindaco. E’ ancora presto. La nostra città ha bisogno di uomini capaci e tenaci con background certificati e non di voltagabbana. Pasquale Delli Paoli il sogno non lo ha ancora riposto nel cassetto. Questo sia ben chiaro!”.
E’ in corso, sembra, una lenta ma inesorabile disgregazione del gruppo consiliare di F.I... Dagli originari quattro consiglieri eletti nel 2001, rappresentativi della forte presenza del partito a San Nicola, uno ha già scelto altre strade, mentre un altro si dichiara molto distante dalle posizioni della attuale leadership. Un partito che perde pezzi per strada o che accumula continui dissapori, se…ci consentite…, ha certamente, al suo interno, qualcosa che non va... D’obbligo il nostro dubbio: si tratta semplicemente di…banali impressioni?
“La disgregazione in F.I. c’è stata ed esiste. Inutile negarlo. Forse l’entrata in maggioranza ha creato a qualcuno qualche problema. Evidentemente ci si aspettava qualche tangibile riconoscimento che, per il momento, non c’è stato. Ma non è detto che non ci sarà. Non mi stancherò mai di dirlo: la politica ha bisogno dei suoi tempi. Chi merita, chi si impegna sarà politicamente ricompensato. La politica è servizio. Guai a dimenticarsi di questo assunto. Chi dalla politica vuole senza prima dare non dura a lungo. La coerenza credo sia l’arma vincente. E’ vero, ci sono trasformismi che non hanno nulla a che vedere con lo spirito di chi fa politica per la politica. In un partito aperto, democratico e partecipativo c’è confronto, scontro, ma alla fine il tutto deve tornare nell’alveo naturale della politica. Se non si vuol capire questo, significa che non si è portati per l’impegno in politica. Io credo fermamente nei partiti. Solo con il ritorno ai partiti si riuscirà a ridimensionare tanti generali senza esercito”.
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