Boom di ascolti senza precedenti per la puntata di giovedì 17 novembre della rubrica “L’Occhio su San Nicola”, irradiata da Prima Rete Stereo. Certo, con un argomento così rovente come le lottizzazioni edilizie a San Nicola la Strada non poteva essere altrimenti.
Il merito principale, comunque, al di là della sagacia di Ciaramella e della maestosa regia di Gazzillo, va senz’altro riconosciuto all’Ing. Luigi Landolfi, ospite d’eccezione di un programma richiestissimo e molto seguito dai sannicolesi.
L’esperto presidente del consiglio comunale, tecnico ineguagliabile in materia urbanistica, è stato sempre pronto a replicare, punto su punto, alle numerose domande ed osservazioni rivoltegli dagli ascoltatori, sia attraverso decine di sms giunti in redazione, che attraverso le tantissime telefonate in diretta, tra le quali vanno segnalate quelle degli esponenti politici Salvatore Motta, Gabriella D’Ambrosio e Franco Di Spazio.
Tra i vari aspetti dell’importante tema affrontato nel talk show di Rpr, l’attenzione si è soffermata soprattutto sulla carenza di strutture e servizi generata dalla prorompente cementificazione in atto a San Nicola. Aumento demografico, traffico ingovernabile, inadeguatezza delle strade, del verde, degli spazi vitali e della vivibilità in genere hanno spinto il pubblico degli ascoltatori a chiedere ripetutamente il perché di tutto questo immane disastro, perpetrato in un piccolissimo paesetto esteso per pochissimi chilometri quadrati, dove sarebbe più giusto e logico imporre un deciso freno alla crescita edilizia, per riguadagnare quella dimensione umana letteralmente sconvolta alla luce delle recenti lottizzazioni approvate in tempi record dall’attuale compagine di governo.
Chi ha evidenziato la densità abitativa da primato provinciale; chi ha posto l’accento sullo scarso riguardo per il settore produttivo; chi ha ricordato che ai diciannovemila residenti ufficiali dichiarati da Landolfi vanno aggiunte le cinque-seimila anime non registrate anagraficamente; chi ha pronosticato con sconcerto che di questo passo arriveremo a ben oltre i ventiquattromila abitanti previsti dal piano regolatore…Altri hanno proposto, ad hoc, l’inno di Celentano Là dove c’era l’erba…; altri ancora hanno espresso il timore che le ruspe seppelliranno anche gli ultimi brandelli di storia disseminati lungo le antiche strade cittadine, come, ad esempio, la Tana di Mazzamauriello di Via Grotta…C’è stato, poi, chi ha auspicato una città più a misura di bambino…
Insomma, un po’ di tutto, ma soprattutto tutti a contestare l’incessante opera di cementificazione che sta stravolgendo e mutando il volto e l’assetto urbanistico di San Nicola la Strada.
Landolfi non si è mai scomposto. Flemmatico, da esperto conoscitore delle problematiche in argomento, più che mai convinto che “presto, a lavori ultimati, tutti i cittadini potranno apprezzare una nuova città, bella e funzionale”, il presidente del civico consesso ha ribadito, ancora una volta, passo su passo, le linee ispiratrici della “programmata razionalizzazione degli insediamenti”, imperniate sulla realizzazione contestuale di tutte quelle opere pubbliche che mai si potrebbero realizzare, a suo dire, in assenza di un piano organico di lottizzazioni. “I vantaggi per la collettività saranno enormi -ha affermato Landolfi- in termini di servizi sociali, scolastici, sanitari e di mobilità. Gli effetti indotti generati dalla politica delle lottizzazioni faranno di San Nicola la Strada una città invidiabile. Del resto, il Prg non lo abbiamo fatto noi. Noi stiamo cercando semplicemente di attuarlo nel migliore dei modi”.
Un dato, comunque, è emerso in maniera inequivocabile. Nessuna delle tantissime telefonate pervenute in diretta e nessun messaggio lanciato sul cellulare di Rpr è stato di conforto all’indomito Ing. Landolfi. Tutti i radioascoltatori intervenuti si sono scagliati contro le colate di cemento, a conferma, per quanto ce ne fosse bisogno, dell’ “umore” finora espresso dal sondaggio pubblicato sul sito del Corriere, che vede, al momento, oltre il settantacinque per cento dei votanti schierati con un netto “no” ai palazzoni e alle tre San Nicola (Borgata Grotta, Zona Michitto e Quartiere Appia Nord) in inesorabile corso di costruzione…
Opportuna, a questo punto, ed anche volutamente un po’ provocatoria, la domanda/auspicio del conduttore, accolta con un largo sorriso da Landolfi: “Visto che San Nicola è tutta stravolta, perché non stravolgiamo anche il piano regolatore…magari facendone un altro più umano?”.
“Il PRG è ormai compiuto -ha sentenziato Landolfi- e c’è rimasto ben poco ancora da lottizzare…”.
“Meno male!”, ha concluso Ciaramella.
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